Zettel superstar ad Aspen; Moelgg 18ima di grinta
Ragazzi che Kathrin Zettel! Se i due secondi posti in gigante conquistati tra Solden e Aspen non fossero stati sufficienti, oggi la ventiseienne del Niederosterreich ha voluto mettere il definitivo sigillo sul suo ritorno nell'elite dello sci mondiale. Miglior tempo in entrambe le manche per la giovane austriaca che tra i paletti stretti ha sciato come non mai, ancora meglio di quanto fatto nel gennaio del 2010 a Maribor, unica sua precedente vittoria nella disciplina in Coppa.
E la prova stratosferica è testimoniata dal fatto che nella seconda manche la Zettel è riuscita non solo a difendersi, ma addiritutta ad incrementare il proprio vantaggio nei confronti di sua maestà Marlies Schild, ricordatasi finalmente di essere la grande protagonista dello slalom mondiale dopo la prova imballata di Levi ed una prima frazione non del tutto incisiva. Va detto che anche nella seconda frazione la Schild ci ha inserito un errore non propriamente veniale, ma non sufficiente comunque per giustificare i quasi 7 decimi di distacco patiti nei confronti della Zettel. E l'ovvia conseguenza è una sola: oggi la slalomista più forte è proprio lei, l'esile Kathrin, tornata a gioire (è la nona volta in carriera) a quasi tre anni di distanza, molti dei quali passati a combattere contro problemi all'anca e alla schiena.
La superlativa Zettel ha quindi tenuto Marlies Schild ancora a distanza dal record di Vreni Schneider; un primato che prima o poi cadrà ma questi primi due slalom suggeriscono come il traguardo potrebbe non essere così agevole come si pensava; perchè questa ritrovata Kathrin è un cliente quantomai ostico e soprattutto non è sola. La stessa Tina Maze, ad oggi, non ha molto da invidiare alla Schild: certo, alla fine il distacco della gara odierna vede la slovena pagare oltre un secondo all'austriaca, ma per la ventinovenne di Slovenj Gradec l'opportunità di conquistare altri punti pesanti in chiave Coppa del Mondo era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Un terzo posto che vale dunque oro per la Maze che chiude la parentesi del Colorado a quota 310 punti sui 400 disponibili complessivamente in queste prime gare stagionali. Meglio di così non poteva partire e questo pensiero si affaccia sia nella sua mente sia in quella di Riesch e Vonn che devono iniziare seriamente a fare i conti con l'allieva-fidanzata di Andrea Massi. Interessante in questa ottica il primo fine settimana di gare veloci in programma tra pochi giorni a Lake Louise.
Tornando allo slalom di Aspen, il quarto posto consente a Maria Riesch di mantenersi in testa alla classifica di specialità mentre alle sue spalle trova spazio la svedese Maria Pietilae Holmner che si mette alle spalle l'altra tedesca Lena Duerr e la teenager Michaela Shiffrin.
L'Italia invece si deve aggrappare all'incerottata Manuela Moelgg, comunque ineccepibile nel portare a casa un 18imo posto di grande valore, considerate tutte le magagne che hanno (e continuano a farlo) ostacolato il suo cammino estivo e autunnale. Chissà quando la fortuna si degnerà di guardare verso la marebbana: il credito ormai è illimitato. Niente da fare per le altre azzurre, con Irene Curtoni e Chiara Costazza out nella prima manche: ma partire indietro oggi era assolutamente proibitivo, complice una pista andata rovinandosi piuttosto in fretta. Certo, allo slalom femminile azzurro sarebbe servita una giornata più felice, ma per questo bisognerà attendere la prova di Aare poco prima di Natale: nel frattempo ci sarà modo di lavorare; sì, anche per Marlies Schild che, finalmente, dovrà ricominciare a sudarsi le (meritate) vittorie.
(domenica 25 novembre 2012)
E la prova stratosferica è testimoniata dal fatto che nella seconda manche la Zettel è riuscita non solo a difendersi, ma addiritutta ad incrementare il proprio vantaggio nei confronti di sua maestà Marlies Schild, ricordatasi finalmente di essere la grande protagonista dello slalom mondiale dopo la prova imballata di Levi ed una prima frazione non del tutto incisiva. Va detto che anche nella seconda frazione la Schild ci ha inserito un errore non propriamente veniale, ma non sufficiente comunque per giustificare i quasi 7 decimi di distacco patiti nei confronti della Zettel. E l'ovvia conseguenza è una sola: oggi la slalomista più forte è proprio lei, l'esile Kathrin, tornata a gioire (è la nona volta in carriera) a quasi tre anni di distanza, molti dei quali passati a combattere contro problemi all'anca e alla schiena.
La superlativa Zettel ha quindi tenuto Marlies Schild ancora a distanza dal record di Vreni Schneider; un primato che prima o poi cadrà ma questi primi due slalom suggeriscono come il traguardo potrebbe non essere così agevole come si pensava; perchè questa ritrovata Kathrin è un cliente quantomai ostico e soprattutto non è sola. La stessa Tina Maze, ad oggi, non ha molto da invidiare alla Schild: certo, alla fine il distacco della gara odierna vede la slovena pagare oltre un secondo all'austriaca, ma per la ventinovenne di Slovenj Gradec l'opportunità di conquistare altri punti pesanti in chiave Coppa del Mondo era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Un terzo posto che vale dunque oro per la Maze che chiude la parentesi del Colorado a quota 310 punti sui 400 disponibili complessivamente in queste prime gare stagionali. Meglio di così non poteva partire e questo pensiero si affaccia sia nella sua mente sia in quella di Riesch e Vonn che devono iniziare seriamente a fare i conti con l'allieva-fidanzata di Andrea Massi. Interessante in questa ottica il primo fine settimana di gare veloci in programma tra pochi giorni a Lake Louise.
Tornando allo slalom di Aspen, il quarto posto consente a Maria Riesch di mantenersi in testa alla classifica di specialità mentre alle sue spalle trova spazio la svedese Maria Pietilae Holmner che si mette alle spalle l'altra tedesca Lena Duerr e la teenager Michaela Shiffrin.
L'Italia invece si deve aggrappare all'incerottata Manuela Moelgg, comunque ineccepibile nel portare a casa un 18imo posto di grande valore, considerate tutte le magagne che hanno (e continuano a farlo) ostacolato il suo cammino estivo e autunnale. Chissà quando la fortuna si degnerà di guardare verso la marebbana: il credito ormai è illimitato. Niente da fare per le altre azzurre, con Irene Curtoni e Chiara Costazza out nella prima manche: ma partire indietro oggi era assolutamente proibitivo, complice una pista andata rovinandosi piuttosto in fretta. Certo, allo slalom femminile azzurro sarebbe servita una giornata più felice, ma per questo bisognerà attendere la prova di Aare poco prima di Natale: nel frattempo ci sarà modo di lavorare; sì, anche per Marlies Schild che, finalmente, dovrà ricominciare a sudarsi le (meritate) vittorie.
(domenica 25 novembre 2012)