Riecco la Worley! Fede Brignone ottima seconda
Dopo aver digiunato per l'intero 2011, Tessa Worley è tornata sul trono del gigante e per farlo ha scelto una delle piste più classiche del Circo Bianco, anche se solo di rado visitata dalle ragazze, come la Podkoren di Kranjska Gora. Ed alle spalle della ventiduenne francese spunta Federica Brignone che invece si conferma sul podio: aveva salutato l'anno passato dal secondo gradino di Lienz, inizia il 2012 dalla stessa altezza, a 55 centesimi dalla transalpina.A completare il podio, tre decimi più indietro, ecco Viktoria Rebensburg: ancora una volta è la nouvelle vague del gigante ad ipotecare il podio, segno di un cambio generazionale sempre più concreto (almeno tra le porte larghe) in una specialità ormai rivolta apertamente al futuro.Tre giovani protagoniste (come a Lienz, fanno 65 anni in tre; in Tirolo c'era la Fenninger, oggi la Rebensburg) piuttosto diverse tra loro. Tessa Worley è - se ci è concesso - la trasposizione moderna della perfetta gigantista classica: tecnicamente ineccepibile, linee da scuola, stabilità eccellente anche sul fondo piuttosto duro della pista slovena. Fede è l'intuito, è la sensibilità, l'originalità, l'estrosità: linee più morbide, mai estremizzate nell'acuto ma piuttosto sfogate verso l'esterno nell'intento di non perdere nemmeno un briciolo di velocità. Vicky Rebensburg è l'ideale mix di tutto cioè: potenza teutonica, precisione bavarese e maturità da veterana.
Un terzetto che lascia dunque a terra ad applaudire le tre prime donne del circo rosa: nell'ordine Lindsey Vonn (+0.92), Maria Riesch (+1.20) e la padrona di casa Tina Maze (+1.25) con l'americana che allunga ancora e si riporta ad oltre 300 punti di margine sulla slovena rabbuiata dopo il nono tempo di metà gara e parzialmente risollevata nel primo pomeriggio.
Sulla nobile Podkoren matura quindi il quarto podio nella carriera di Coppa del Mondo di Fede Brignone; per la terza volta seconda (la quarta se si prende in considerazione anche l'argento di Garmisch) e ad un passo da quel primo successo sempre più vicino. Ogni volta potrebbe essere quella giusta, perchè mai come in questi frangenti la carabiniera di Courmayer ha saputo essere costante, nonostante debilitata dal recente attacco influenzale: dopo Lienz ecco Kranjska, e tra una ventina di giorni le nevi pirenaiche di Soldeu potrebbero rappresentare il teatro ideale per il primo vero brindisi.
Nel frattempo vale la pena brindare per questo ottimo secondo posto. Fede è una che non si accontenta ed è la prima ad aspettarsi quella "benedetta prima volta", ma oggi a Kranjska c'era ben poco da fare contro una Worley tanto splendente.
E vale la pena brindare anche per il resto della squadra azzurra che ritrova una Gianesini spumeggiante a metà e autrice del terzo tempo nella seconda manche per risalire in 13ima piazza dopo la 30ima della prima discesa e prendere il posto di una discreta Irene Curtoni (13ima a metà gara, poi 16ima) ma deve fare i conti con gli errori di Manuela Moelgg (fuori nella prima) e Denise Karbon, fermatasi nella discesa decisiva per un testacoda a metà manche dopo aver chiuso in quarta posizione la prima prova. Salire sul podio era comunque difficile, ma per l'altoatesina sarebbe stato importante anche un buon piazzamento dopo i problemi alle ginocchia di queste settimane. Fuori nella seconda anche Elena Curtoni, brava comunque a qualificarsi, mentre per le sorelle Fanchini ed Anna Hofer la prima manche non ha regalato la soddisfazione della qualifica. Ma soprattutto per Nadia (34ima col 64, peccato) c'è da brindare, eccome. Bentornata anche a te, Nikki.
(sabato 21 gennaio 2012)
Un terzetto che lascia dunque a terra ad applaudire le tre prime donne del circo rosa: nell'ordine Lindsey Vonn (+0.92), Maria Riesch (+1.20) e la padrona di casa Tina Maze (+1.25) con l'americana che allunga ancora e si riporta ad oltre 300 punti di margine sulla slovena rabbuiata dopo il nono tempo di metà gara e parzialmente risollevata nel primo pomeriggio.
Sulla nobile Podkoren matura quindi il quarto podio nella carriera di Coppa del Mondo di Fede Brignone; per la terza volta seconda (la quarta se si prende in considerazione anche l'argento di Garmisch) e ad un passo da quel primo successo sempre più vicino. Ogni volta potrebbe essere quella giusta, perchè mai come in questi frangenti la carabiniera di Courmayer ha saputo essere costante, nonostante debilitata dal recente attacco influenzale: dopo Lienz ecco Kranjska, e tra una ventina di giorni le nevi pirenaiche di Soldeu potrebbero rappresentare il teatro ideale per il primo vero brindisi.
Nel frattempo vale la pena brindare per questo ottimo secondo posto. Fede è una che non si accontenta ed è la prima ad aspettarsi quella "benedetta prima volta", ma oggi a Kranjska c'era ben poco da fare contro una Worley tanto splendente.
E vale la pena brindare anche per il resto della squadra azzurra che ritrova una Gianesini spumeggiante a metà e autrice del terzo tempo nella seconda manche per risalire in 13ima piazza dopo la 30ima della prima discesa e prendere il posto di una discreta Irene Curtoni (13ima a metà gara, poi 16ima) ma deve fare i conti con gli errori di Manuela Moelgg (fuori nella prima) e Denise Karbon, fermatasi nella discesa decisiva per un testacoda a metà manche dopo aver chiuso in quarta posizione la prima prova. Salire sul podio era comunque difficile, ma per l'altoatesina sarebbe stato importante anche un buon piazzamento dopo i problemi alle ginocchia di queste settimane. Fuori nella seconda anche Elena Curtoni, brava comunque a qualificarsi, mentre per le sorelle Fanchini ed Anna Hofer la prima manche non ha regalato la soddisfazione della qualifica. Ma soprattutto per Nadia (34ima col 64, peccato) c'è da brindare, eccome. Bentornata anche a te, Nikki.
(sabato 21 gennaio 2012)