Hirscher re anche sulla Chuenisbärgl; 3/o Blardone
Hirscher, Raich, Blardone: questo semplicemente il podio sulla Chuenisbärgl di Adelboden. Ma che spettacolo! Non ci sono parole per descrivere forse uno dei più entusiasmanti e spettacolari giganti degli ultimi anni. In dieci centesimi troviamo racchiuso il futuro, il passato – se mi è consentito il termine - ed il recente di questa specialità. Vince, infatti, Marcel Hirscher, l'austriaco al secondo centro stagionale dopo Beaver Creek, dove fu anche secondo nel recupero di Val d'Isere, e reduce dal successo di due giorni fa a Zagabria in slalom. Alle sue spalle un gradito ritorno, quello di un grande campione come Benjamin Raich – che dopo il grave infortunio nel tem event al mondiale di Garmisch sembrava aver perso lo smalto degli anni migliori. Una grande seconda manche per il compagno di Marlies Schild conclusa con solo otto centesimi a dividere i due compagni di squadra nel Wunder Team che oggi fa bottino pieno anche grazie al successo della Goergl in quel di Bad Kleinkirchheim.
Sul gradino più basso del podio si accomoda dunque di diritto il nostro Max Blardone. Dopo la vittoria in Alta Badia prima di natale l'azzurro torna dunque ancora sul podio. Solo una manciata di centesimi – dieci per l'esattezza - ed un quasi testa coda nella prima diagonale hanno però sicuramente separato Blardone da un altro successo. Ma va bene così: l'ossolano c'è e lo ha dimostrato anche oggi su una pista, forse la più difficile e spettacolare del mondo, insieme alla nostra Gran Risa. Dopo un fine stagione scorsa ed avvio di quest'anno non certo esaltante, la musica in casa di Max sembra dunque ritornata quella di un tempo. Fuori da questo strepitoso podio resta – per soli quattro centesimi – il leader di specialità Ted Ligety: troppa paura forse degli autovelox svizzeri, dopo la disavventura doganale all'aeroporto di Zurigo, dove ha dovuto pagare delle contravvenzioni per eccesso di velocità rimediate lo scorso anno. Lo statunitense precede nell'ordine Baumann, Richard, Pinturault – quest'ultimo autore di un grande recupero nella seconda manche dalla 17/a alla 7/a piazza - quindi Fanara, Missillier e Kostelic.
Giornata più che positiva anche per gli altri azzurri: 11/o il giovane talento Giovanni Borsotti, miglior risultato in carriera, dopo il 12/o posto in Alta Badia, 13/o Simoncelli; più attardati 19/o Moelgg, 22/o Casse, 23/o Gufler, 27/o Eisath. Un grande risultato di squadra comunque siano andate le cose, con ben sette azzurri qualificati tra i top30 che fanno ben sperare per il proseguo della stagione. Peccato solo per l'uscita di Alexander Ploner e di Roberto Nani, questo promettente giovane che viaggiava con degli ottimi intermedi. Un plauso finale va fatto però agli organizzatori e ad Hans Pieren, direttore di pista, per il lavoro svolto in questa ultima settimana per una tappa che pareva in dubbio fino a ieri sera causa neve, pioggia, vento e poi ancora neve caduta fino a questa mattina. Delle avversità climatiche, tali da scoraggiare molti, ma non gli organizzatori elvetici che hanno messo all'opera sul tracciato di gara per tutta questa notte oltre 300 volontari – quasi 100 arrivati dalla vicina Wengen – regalando così uno spettacolo di sport ai quasi 40mila spettatori presenti al parterre d'arrivo.
Domani appuntamento con gli slalomisti sulla Chuenisbärgl: prima manche ore 10.30; seconda manche ore 13.30.
(sabato 7 gennaio 2012)
Sul gradino più basso del podio si accomoda dunque di diritto il nostro Max Blardone. Dopo la vittoria in Alta Badia prima di natale l'azzurro torna dunque ancora sul podio. Solo una manciata di centesimi – dieci per l'esattezza - ed un quasi testa coda nella prima diagonale hanno però sicuramente separato Blardone da un altro successo. Ma va bene così: l'ossolano c'è e lo ha dimostrato anche oggi su una pista, forse la più difficile e spettacolare del mondo, insieme alla nostra Gran Risa. Dopo un fine stagione scorsa ed avvio di quest'anno non certo esaltante, la musica in casa di Max sembra dunque ritornata quella di un tempo. Fuori da questo strepitoso podio resta – per soli quattro centesimi – il leader di specialità Ted Ligety: troppa paura forse degli autovelox svizzeri, dopo la disavventura doganale all'aeroporto di Zurigo, dove ha dovuto pagare delle contravvenzioni per eccesso di velocità rimediate lo scorso anno. Lo statunitense precede nell'ordine Baumann, Richard, Pinturault – quest'ultimo autore di un grande recupero nella seconda manche dalla 17/a alla 7/a piazza - quindi Fanara, Missillier e Kostelic.
Giornata più che positiva anche per gli altri azzurri: 11/o il giovane talento Giovanni Borsotti, miglior risultato in carriera, dopo il 12/o posto in Alta Badia, 13/o Simoncelli; più attardati 19/o Moelgg, 22/o Casse, 23/o Gufler, 27/o Eisath. Un grande risultato di squadra comunque siano andate le cose, con ben sette azzurri qualificati tra i top30 che fanno ben sperare per il proseguo della stagione. Peccato solo per l'uscita di Alexander Ploner e di Roberto Nani, questo promettente giovane che viaggiava con degli ottimi intermedi. Un plauso finale va fatto però agli organizzatori e ad Hans Pieren, direttore di pista, per il lavoro svolto in questa ultima settimana per una tappa che pareva in dubbio fino a ieri sera causa neve, pioggia, vento e poi ancora neve caduta fino a questa mattina. Delle avversità climatiche, tali da scoraggiare molti, ma non gli organizzatori elvetici che hanno messo all'opera sul tracciato di gara per tutta questa notte oltre 300 volontari – quasi 100 arrivati dalla vicina Wengen – regalando così uno spettacolo di sport ai quasi 40mila spettatori presenti al parterre d'arrivo.
Domani appuntamento con gli slalomisti sulla Chuenisbärgl: prima manche ore 10.30; seconda manche ore 13.30.
(sabato 7 gennaio 2012)