Schild: poker perfetto; Moelgg miracolosa sesta
Vederla sciare è uno spettacolo; per sicurezza, capacità di spianare le buche in pista, di passarci sopra come niente fosse. Marlies Schild si conferma regina dello slalom di Lienz, pendio sul quale ottiene il terzo successo nelle ultime quattro edizioni e soprattutto si conferma imbattibile in questa stagione: quattro gare, altrettante vittorie.
Non ce n'è per nessuno, neppure per una Tina Maze che tra i paletti snodati dimentica ancora una volta le difficoltà che invece incontra nelle altre discipline: difficile trovare pecche nell'azione della slovena nelle due frazioni, eppure la Schild le rifila ancora 7 decimi. Praticamente un livello innavicinabile. Schild, Maze e poi la teenager Mikaela Shriffin, sedicenne che sta bruciando le tappe sostenuta da un talento fuori dal comune. Una manciata di gare in Coppa del Mondo e già capace di ritagliarsi un posto sul podio per rendere ancora più speciale la giornata nel team a stelle e strisce che saluta Sarah Schleper all'ultimo atto della carriera (con tanto di manche affrontata con il figlioletto in braccio), abbracciando la giovane Shriffin. Ed è particolarmente emozionante vedere l'intera squadra americana, Schleper in testa, portare in trionfo la giovanissima slalomista. E restando oltreoceano, che dire di Resi Stiegler? A Lienz 4 anni fa si infortunò pesantemente, finendo nel bosco oltre le reti, in gigante: da quel giorno è iniziato un periodo nero, nerissimo che si spera possa essere esorcizzato prorpio con i 4 piccoli punticini odierni.
Ai piedi del podio, spazio per Christina Geiger e Kathrin Zettel, quindi una prodigiosa MAnuela Moelgg. E' vero, la marebbana era terza a metà gara, ma nelle condizioni in cui versa la ventottenne delle Fiamme Gialle già un sesto posto sa del miracoloso, figuriamoci un terzo. Va bene, benissimo così dopo una settimana senza sci e un passaggio in ospedale per capire le origini ed i possibili sviluppi del dolore che l'ha attanagliata sotto Natale.
"Ora basta con gli acciacchi!" sbotta a fine gara Manu "In queste condizioni credo di aver fatto davvero il massimo, ora non vedo l'ora di tornare a casa, riposare e riprendermi del tutto."
Il risultato della Moelgg non deve però nascondere il grigiore del resto della truppa di Beppo Zeni: nessun'altra ragazza è stata capace di entrare nelle 30, con Chiara Costazza ancora uscita. L'impressione è che manchi quella giusta dose di cattiveria agonistica - forse anche un po' di convinzione - che permetta di sciare con un minimo di aggressività e non di attendere l'arrivo delle varie porte. Federica Brignone ed Elena Curtoni, forti del loro ardore giovanile, ci hanno quanto meno provato e soprattutto la carabiniera era vicina a ripetere la qualificazione di Flachau, prima di bloccarsi sul muro. Insomma, c'è da lavorare: Manu Moelgg salva il bilancio, ma queste ragazze possono fare davvero tanto di più. Non resta che sperare nell'anno nuovo...
(giovedì 29 dicembre 2011)
Non ce n'è per nessuno, neppure per una Tina Maze che tra i paletti snodati dimentica ancora una volta le difficoltà che invece incontra nelle altre discipline: difficile trovare pecche nell'azione della slovena nelle due frazioni, eppure la Schild le rifila ancora 7 decimi. Praticamente un livello innavicinabile. Schild, Maze e poi la teenager Mikaela Shriffin, sedicenne che sta bruciando le tappe sostenuta da un talento fuori dal comune. Una manciata di gare in Coppa del Mondo e già capace di ritagliarsi un posto sul podio per rendere ancora più speciale la giornata nel team a stelle e strisce che saluta Sarah Schleper all'ultimo atto della carriera (con tanto di manche affrontata con il figlioletto in braccio), abbracciando la giovane Shriffin. Ed è particolarmente emozionante vedere l'intera squadra americana, Schleper in testa, portare in trionfo la giovanissima slalomista. E restando oltreoceano, che dire di Resi Stiegler? A Lienz 4 anni fa si infortunò pesantemente, finendo nel bosco oltre le reti, in gigante: da quel giorno è iniziato un periodo nero, nerissimo che si spera possa essere esorcizzato prorpio con i 4 piccoli punticini odierni.
Ai piedi del podio, spazio per Christina Geiger e Kathrin Zettel, quindi una prodigiosa MAnuela Moelgg. E' vero, la marebbana era terza a metà gara, ma nelle condizioni in cui versa la ventottenne delle Fiamme Gialle già un sesto posto sa del miracoloso, figuriamoci un terzo. Va bene, benissimo così dopo una settimana senza sci e un passaggio in ospedale per capire le origini ed i possibili sviluppi del dolore che l'ha attanagliata sotto Natale.
"Ora basta con gli acciacchi!" sbotta a fine gara Manu "In queste condizioni credo di aver fatto davvero il massimo, ora non vedo l'ora di tornare a casa, riposare e riprendermi del tutto."
Il risultato della Moelgg non deve però nascondere il grigiore del resto della truppa di Beppo Zeni: nessun'altra ragazza è stata capace di entrare nelle 30, con Chiara Costazza ancora uscita. L'impressione è che manchi quella giusta dose di cattiveria agonistica - forse anche un po' di convinzione - che permetta di sciare con un minimo di aggressività e non di attendere l'arrivo delle varie porte. Federica Brignone ed Elena Curtoni, forti del loro ardore giovanile, ci hanno quanto meno provato e soprattutto la carabiniera era vicina a ripetere la qualificazione di Flachau, prima di bloccarsi sul muro. Insomma, c'è da lavorare: Manu Moelgg salva il bilancio, ma queste ragazze possono fare davvero tanto di più. Non resta che sperare nell'anno nuovo...
(giovedì 29 dicembre 2011)