Ligety domina a Beaver Creek; Simoncelli 9/o
Il sorriso forzato sul podio di domenica nascondeva tutta la rabbia di chi sa di essere il migliore e vuole sempre vincere: dopo la dimostrazione di forza di Soelden, e la vittoria sfumata a favore di Hirscher, oggi Ted Ligety torna sul gradino più alto del podio proprio ai danni dell'austriaco. Ma la differenza da domenica è netta: nella gara odierna Ted ha sciato ad un livello superiore a tutti, grazie ad una seconda manche dove è stato l'unico capace di spingere dall'inizio alla fine, aggressivo nel primo tratto, e abile nel portare velocità da metà manche via via fino al tratto finale, che in tanti non hanno digerito. Decimo sigillo in carriera per l'americano: è vero siamo solo alla terza gara ma la quarta coppetta di specialità, la terza di fila, è già mezza a stelle e strisce.
A 69 centesimi di distanza si ferma l'austriaco Hirscher: partiva nella seconda con un centesimo di vantaggio e è arrivato al primo intermedio con lo stesso tempo del vincitore, poi alcune sbavature gli han fatto perdere velocità e così il distacco è aumentato. Ma Marcel sarà certamente felice per questo doppio appuntamento nordamericano, ha dimostrato di essere tornato al 100% dall'infortunio e di poter lottare per il vertice della specialità. Ed ha solo 22 anni.
Terzo gradino, meritatissimo, per Kjetil Jansrud, tra i migliori in entrambe le manche nell'interpretare le ultime porte. Il norvegese approfitta dell'errore del connazionale Svindal e torna sul podio. E' in forma Kjetil, è tra i grandi non solo in gigante, la sua specialità, ma anche in superg e a Lake Louise anche in discesa.
Forse la pressione, forse la mancanza di esperienza fanno, solo leggermente, tremare le gambe al giovanissimo Pinturault che dopo il miglior tempo della prima frazione si perde sul ripido della seconda, accumulando quanto basta per scivolare fuori dal podio. Il francese è stabilmente tra i migliori interpreti della specialità, ha 20 anni ed è l'unico classe 1991 tra i primi 30 al mondo.
Ottima prova, sopratutto nella seconda manche, per l'austriaco Reichelt che dall'inizio del 2011 sembra un altro: non solo fa risultato in superg ma anche in discesa e gigante. Chiudono i migliori 10: Svindal (punti preziosi in chiave classifica generale), Dopfer (conferma il podio di domenica), Richard, Simoncelli e Jitloff. Davide è il miglior azzurro, e la sua prova è ancor più buona di quanto dica il distacco finale, +1.80 dal vincitore. Sì perchè il trentino ha affrontato al meglio la seconda manche, aggressivo e determinato, il migliore sul ripido, tanto da far bottino di centesimi persi poi, come prevedibile, sui tratti di scorrimento, recuperando così 5 posizioni. In generale per il team azzurro è stata una prova incoraggiante, più di quello che dice la classifica finale. Eisath è riuscito a qualificarsi dopo alcune prove opache ed è 20/p, Mattia Casse con il pettorale 52 si qualifica e con il 24/o posto fa il miglior risultato della carriera, ed era uno dei più giovani in starting list. Positivo, nonostante errori e distacchi, anche Innerhofer che si qualifica al 30/o posto e chiude 28/o. Peccato per Max Blardone: 12/o dopo la prima, ha fatto bene nel primo tratto, poi una serie di errori e ritardi lo ha portato a scivolare ed uscire dal tracciato. E con questo Max dice addio, per il momento, al primo gruppo di merito, che rimane senza azzurri. Moelgg, Ploner e Borsotti non si qualificano. Da notare infine la prova di Grange: al ritorno dall'infortunio il francese chiude con il 10/o tempo la prima frazione, perdendosi poi nella seconda per un 21/o posto finale, ma dimostra di esserci e giovedì vorrà essere protagonista.
(martedì 6 dicembre 2011)
A 69 centesimi di distanza si ferma l'austriaco Hirscher: partiva nella seconda con un centesimo di vantaggio e è arrivato al primo intermedio con lo stesso tempo del vincitore, poi alcune sbavature gli han fatto perdere velocità e così il distacco è aumentato. Ma Marcel sarà certamente felice per questo doppio appuntamento nordamericano, ha dimostrato di essere tornato al 100% dall'infortunio e di poter lottare per il vertice della specialità. Ed ha solo 22 anni.
Terzo gradino, meritatissimo, per Kjetil Jansrud, tra i migliori in entrambe le manche nell'interpretare le ultime porte. Il norvegese approfitta dell'errore del connazionale Svindal e torna sul podio. E' in forma Kjetil, è tra i grandi non solo in gigante, la sua specialità, ma anche in superg e a Lake Louise anche in discesa.
Forse la pressione, forse la mancanza di esperienza fanno, solo leggermente, tremare le gambe al giovanissimo Pinturault che dopo il miglior tempo della prima frazione si perde sul ripido della seconda, accumulando quanto basta per scivolare fuori dal podio. Il francese è stabilmente tra i migliori interpreti della specialità, ha 20 anni ed è l'unico classe 1991 tra i primi 30 al mondo.
Ottima prova, sopratutto nella seconda manche, per l'austriaco Reichelt che dall'inizio del 2011 sembra un altro: non solo fa risultato in superg ma anche in discesa e gigante. Chiudono i migliori 10: Svindal (punti preziosi in chiave classifica generale), Dopfer (conferma il podio di domenica), Richard, Simoncelli e Jitloff. Davide è il miglior azzurro, e la sua prova è ancor più buona di quanto dica il distacco finale, +1.80 dal vincitore. Sì perchè il trentino ha affrontato al meglio la seconda manche, aggressivo e determinato, il migliore sul ripido, tanto da far bottino di centesimi persi poi, come prevedibile, sui tratti di scorrimento, recuperando così 5 posizioni. In generale per il team azzurro è stata una prova incoraggiante, più di quello che dice la classifica finale. Eisath è riuscito a qualificarsi dopo alcune prove opache ed è 20/p, Mattia Casse con il pettorale 52 si qualifica e con il 24/o posto fa il miglior risultato della carriera, ed era uno dei più giovani in starting list. Positivo, nonostante errori e distacchi, anche Innerhofer che si qualifica al 30/o posto e chiude 28/o. Peccato per Max Blardone: 12/o dopo la prima, ha fatto bene nel primo tratto, poi una serie di errori e ritardi lo ha portato a scivolare ed uscire dal tracciato. E con questo Max dice addio, per il momento, al primo gruppo di merito, che rimane senza azzurri. Moelgg, Ploner e Borsotti non si qualificano. Da notare infine la prova di Grange: al ritorno dall'infortunio il francese chiude con il 10/o tempo la prima frazione, perdendosi poi nella seconda per un 21/o posto finale, ma dimostra di esserci e giovedì vorrà essere protagonista.
(martedì 6 dicembre 2011)