A Roma la Festa delle Medaglie
a cura della redazione
Si è tenuta ieri a Roma, presso la sede di Palazzo Altieri della Banca Finnat, l'annunciata "Festa delle Medaglie" con tutti i protagonisti delle medaglie Mondiali: da Christof Innerhofer a Federica Brignone, poi Fill e Moelgg per lo sci alpino a Garmisch, ma anche Arianna Follis ed Elena Runggaldier per fondo e salto, Lukas Hofer per il biathlon, Roland Fischnaller per lo snowboad, Armin Zoeggler e Christian Oberstolz/Patrick Gruber er lo slittino. Premiato anche Giuliano Razzoli come "Atleta dell'anno FISI 2010". Non è stato invitato il l'ex DT azzurro Claudio Ravetto. Gli atleti sono stati salutati dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta "Rigore, impegno, disciplina e lealtà sono valori da perseguire non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni perché rappresentano le vere chiavi del successo. Questi campioni hanno onorato l’Italia e spero che con la loro applicazione e con le divise che fieramente indossano facciano da esempio per i giovani italiani".
La festa arriva al culmine di una "trasferta" romana particolarmente significativa per la FISI. Ieri mattina infatti una delegazione guidata dal presidente Morzenti e dal segretario generale Fausto Cartasegna, con la presenza di quasi tutti gli atleti citati in precedenza, è stata ricevuta in Vaticano, per un incontro ufficiale, dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi e appassionato di sci. La delegazione ha visitato la Sala Regia, la Cappella Sistina, la Cappella Paolina e i Giardini Vaticani: il cardinale Re ha omaggiato tutti i presenti di un rosario benedetto dal Papa. Il sito FISI riporta le parole di Innerhofer: "Mi sono molto emozionato e credo che d'ora in avanti porterò con me questo Rosario benedetto dal Papa in tutte le gare, insieme a quello regalatomi da mia madre, che finora mi ha sempre accompagnato in tutte le discese".
Infine martedì il presidente Morzenti a Luca Businaro Presidente Assosport, presso la Camera dei Deputati, hanno presentato i risultati di una ricerca commissionata dalla FISI "Gli italiani, la montagna e gli sport invernali. Criticità e possibili soluzioni per il turismo e lo sport montano". Come riporta il comunicato stampa federale, attraverso 2096 interviste si è costruito un campione rappresentativo della popolazione italiani dai 18 ai 65 anni, arricchendo le risposte con opinioni di tesserati FISI e di appartenenti a Sci Club. Alcuni dei risultati emersi: "Quasi il 42% degli italiani frequenta la montagna e 1 su 3 ci va regolarmente in vacanza uno o più volte all’anno, anche se non necessariamente durante il periodo invernale. Infatti solo il 16,2% della popolazione pratica in modo non occasionale sport invernali. Lo sci alpino rimane lo sport più praticato, anche se risultano particolarmente ‘attrattivi’ (con un elevatissimo numero di concittadini che vorrebbero praticarli o almeno provarli: 20% o più): lo sci di fondo, lo slittino e lo snowboard e, a seguire, gli altri sport invernali. Si tratta di un mercato potenziale enorme e scarsamente sfruttato e risulta dunque evidente la necessità di ampliare l’offerta formativa e le occasioni di 'prova' degli sport, non dimenticando che la domanda non viene solo dalla parte più giovane della popolazione ma si estende anche alle fasce adulte e tardo. La domanda c’è, occorre offrire quanto il popolo della montagna desidera in modo più easy, economico e adatto a tutta la famiglia (bambini in particolare) per una stagionalità che dura a lungo. Una potenzialità che emerge anche dalle interviste ai tesserati della FISI e degli Sci club, che nell’85% dei casi pratica sci alpino, ma vorrebbe cimentarsi con lo sci d’alpinismo, il free-style, lo snowboard ed anche con lo sci d’erba e con lo sci di fondo, oltre al fatto che alcuni sport 'minori' non sono noti neppure a parte dei tesserati FISI."
(giovedì 19 maggio 2011)
La festa arriva al culmine di una "trasferta" romana particolarmente significativa per la FISI. Ieri mattina infatti una delegazione guidata dal presidente Morzenti e dal segretario generale Fausto Cartasegna, con la presenza di quasi tutti gli atleti citati in precedenza, è stata ricevuta in Vaticano, per un incontro ufficiale, dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi e appassionato di sci. La delegazione ha visitato la Sala Regia, la Cappella Sistina, la Cappella Paolina e i Giardini Vaticani: il cardinale Re ha omaggiato tutti i presenti di un rosario benedetto dal Papa. Il sito FISI riporta le parole di Innerhofer: "Mi sono molto emozionato e credo che d'ora in avanti porterò con me questo Rosario benedetto dal Papa in tutte le gare, insieme a quello regalatomi da mia madre, che finora mi ha sempre accompagnato in tutte le discese".
Infine martedì il presidente Morzenti a Luca Businaro Presidente Assosport, presso la Camera dei Deputati, hanno presentato i risultati di una ricerca commissionata dalla FISI "Gli italiani, la montagna e gli sport invernali. Criticità e possibili soluzioni per il turismo e lo sport montano". Come riporta il comunicato stampa federale, attraverso 2096 interviste si è costruito un campione rappresentativo della popolazione italiani dai 18 ai 65 anni, arricchendo le risposte con opinioni di tesserati FISI e di appartenenti a Sci Club. Alcuni dei risultati emersi: "Quasi il 42% degli italiani frequenta la montagna e 1 su 3 ci va regolarmente in vacanza uno o più volte all’anno, anche se non necessariamente durante il periodo invernale. Infatti solo il 16,2% della popolazione pratica in modo non occasionale sport invernali. Lo sci alpino rimane lo sport più praticato, anche se risultano particolarmente ‘attrattivi’ (con un elevatissimo numero di concittadini che vorrebbero praticarli o almeno provarli: 20% o più): lo sci di fondo, lo slittino e lo snowboard e, a seguire, gli altri sport invernali. Si tratta di un mercato potenziale enorme e scarsamente sfruttato e risulta dunque evidente la necessità di ampliare l’offerta formativa e le occasioni di 'prova' degli sport, non dimenticando che la domanda non viene solo dalla parte più giovane della popolazione ma si estende anche alle fasce adulte e tardo. La domanda c’è, occorre offrire quanto il popolo della montagna desidera in modo più easy, economico e adatto a tutta la famiglia (bambini in particolare) per una stagionalità che dura a lungo. Una potenzialità che emerge anche dalle interviste ai tesserati della FISI e degli Sci club, che nell’85% dei casi pratica sci alpino, ma vorrebbe cimentarsi con lo sci d’alpinismo, il free-style, lo snowboard ed anche con lo sci d’erba e con lo sci di fondo, oltre al fatto che alcuni sport 'minori' non sono noti neppure a parte dei tesserati FISI."
(giovedì 19 maggio 2011)