La spagnola Maria Rienda chiude la carriera
Venerdì scorso, a Spindelruv Mlyn, tutte le protagoniste del Circo Rosa le si sono strette attorno per omaggiarla: era l'ultima gara di Coppa per Maria Jose Rienda. Addirittura Denise Karbon le ha dedicato il suo secondo posto: "è una vera amica, le auguro ogni bene". Chi si è avvicinato al Circo Rosa negli ultimi 3-4 anni non ha certo visto la migliore Maria, ma c'è stato un momento, tra il 2004 e il 2006 in cui era lei la donna da battere tra le porte larghe. Ma facciamo un passo indietro: Maria nasce a Granada, Spagna, nel 1975. Granada è una città speciale: stessa latitudine di Siracusa, non distante dal mare ma ai piedi della Sierra Nevada, catena montuosa che ospita il picco più elevato della penisola iberica. Il padre lavora proprio nella stazione di sci che ospiterà i Mondiali 1996; Maria comincia a macinare risultati e appena 14enne, entra in Squadra Nazionale. A 16 anni partecipa ai Mondiali Juniores, due anni più tardi alle prime Olimpiadi, in Norvegia, poi arrivano i primi punti in Coppa del Mondo nel gennaio 1995. Maria cresce stagione dopo stagione, macina punti, mette insieme buone manche e parti di manche ma senza trovare l'acuto e la continuità necessaria. Nel frattempo colleziona titoli nazionali, saranno 13 a fine carriera. Nel gennaio 2003 a Maribor finalmente entra nei top10, è 8/a a Maribor, è il preludio della stagione successiva, che inizia a Soelden con il primo podio della carriera, prosegue con ottimi piazzamenti e altri due podi a Maribor ed Are. Chiude la stagione sul terzo gradino della classifica di specialità, battuta per 4 punti da Denise Karbon e dietro una grande Paerson. Il copione si ripete l'anno seguente: terza a Soelden, terza a St.Moritz poi, a febbraio ad Are, la gioia grande della prima vittoria. Due settimane più tardi Maria concede il bis a Lenzerheide, la Spagna ha trovato la sua campionessa. Il 2006 è la sua stagione d'oro: parte discreta a Soelden, 6/a, vince ad Aspen, poi due risultati nei top10 e si arriva al rush finale, da sempre il suo momento migliore. Realizza una splendida doppietta a Ofterschwang, poi ancora una vittoria a Kvitfjell, sarà l'ultima (e ultimo podio) in Coppa. Maria lotta con Anja Paerson per la Coppetta di specialità, ma alla fine è seconda per 49 punti. Ad aprile Valerio Ghirardi lascia la velocità femminile azzurra per seguire Carolina Ruiz Castillo e Maria seguendone la preparazione estiva, in seguito al team si aggiungerà il coach Mauro Pini. Ma a novembre, in allenamento a Loveland alla vigilia del gigante di Aspen l'iberica cade e i legamenti fanno crack. Stagione finita per la spagnola più vincente di sempre, ed inizio del suo calvario: torna sulle neve solo a maggio 2007. Dovrebbe tornare a Soelden ma ancora il dolore si fa sentire, e preferisce rinviare il rientro, fino a fine gennaio, a Ofterschwang: non si qualifica per la seconda, ma sembra poter tornare a gareggiare. Ma quella sarà l'unica gara della stagione. Maria non molla e si ripresenta al cancelletto a Soelden, pista che ama, e conquista un 16/o posto molto incoraggiante, i primi punti dopo 31 mesi, un'eternità. Ma ad Aspen, come due anni prima, un dosso in una curva verso destra fa saltare ancora i legamenti del ginocchio sinistro. Un'altra stagione persa, poi il lento ritorno e le ultime due stagioni dove purtroppo la granatina non ha più trovato le giuste sensazioni, non riuscendo mai a qualificarsi per la seconda manche. Chiude la carriera con 172 pettorali in Cdm, 6 vittorie, 5 podi; 7 partecipazioni ai Campionati del Mondo e 5 alle Olimpiadi.
(lunedì 14 marzo 2011)