Riesch e Poutiainen a braccetto a Flachau
Festa per due nel "NachtSlalom" di Flachau. Al termine di una gara decisamente avvincente e su una pista ornata da un'autentica marea di pubblico festante, Tanja Poutiainen e Maria Riesch si dividono il primo gradino del podio austriaco, precedendo la francesina Nastasia Noens, al primo acuto da top 3 della carriera.
Manca l'Austria, manca l'Italia sul podio finale. E dire che nella prima manche la sicurezza con cui Manuela Moelgg aveva affrontato la Hermann Maier di Flachau lasciava ben sperare: quarto tempo parziale e podio a portata di mano. Se non fosse stato per il primo paletto della seconda manche, inforcato secondo il canovaccio più beffardo possibile tra tutti quelli disegnati dal destino in una prova di slalom.
Una trama che aveva coinvolto nella prima frazione anche Chiara Costazza, inciampata proprio nella seconda porta, troppo presto anche per rendersi conto di quanto fosse successo. E così per i colori azzurri restano il 19imo posto di Nicole Gius ed il 21imo di Irene Curtoni: forse non abbastanza per iniziare una nuova festa a 10 giorni dal podio firmato Moelgg di Zagabria.
C'è anche Hermann Maier, nell'umidità del parterre della sua pista. Anche lui, che i paletti snodati gli andavano un po' di traverso. Tranquillo e rilassato segue col sorriso sulle labbra la danza delle donzelle e a suo dire non pare rimpiangere i tempi in cui anche lui si presentava al cancelletto. E c'è da capirlo: essere la Storia deve fare un certo effetto, specie ora che la fame di successi e vittorie si è un po' placata. Ed è proprio Herminator a battezzare con un cenno l'azione della francesina AnneSophie Barthet e della svedese Maria Pietilae Holmner, tra le più incisive nella seconda manche, almeno prima che sulla pista illuminata a giorno dal nuovo impianto non si possano scatenare le migliori della prima discesa. Qualche illustre deragliata (la regina Marlies Schild e Susanne Riesch su tutte, con la Vonn fuori sin dalla prima) apre la via alla stoccata di Kathrin Zettel, subito neutralizzata da un'autoritaria Maria Riesch (altri 100 punti nel suo carniere, contro gli zero della Vonn), da una Noens pimpante a dispetto della tensione di difendere il primo podio della carriera e da una Poutiainen accorta, guardinga e cattiva il giusto per restare in testa alla classifica.
Insomma, a Manu Moelgg non è riuscito il secondo miracolo consecutivo: e forse, considerato l'atteggiamento assolutamente positivo della prima discesa, una simile uscita era quanto di peggio ci si potesse augurare. Preoccupa invece l'ulteriore passo falso di Chiara Costazza. Anche nella notte di Flachau la fassana non è riuscita a concretizzare una condizione fisica in netto miglioramento ("Finalmente una giornata senza antidolorifici..."): l'inforcata alla seconda porta è la mazzata peggiore per una ragazza che sta cercando in tutti i modi di trovare la luce in fondo al tunnel dell'insicurezza. Difficile trovare la convinzione, la fiducia necessaria per invertire il ruolino di marcia quando le cose non sembrano voler girare nel modo giusto. E domenica a Maribor, con le temperature previste sulle colline slovene, sperare in una gara normale sembra quanto meno un azzardo. Ed al pari della poliziotta di Pozza di Fassa, anche Johanna Schnarf ed una Sabrina Fanchini pesantemente influenzata hanno dovuto seguire la seconda prova dall'arrivo. Certo, per loro le aspettative erano decisamente diverse e l'uscita prematura è stata davvero meno dolorosa. E da domani, tutte a Tarvisio per cercare di ritrovare se stesse.
(martedì 11 gennaio 2011)
C'è anche Hermann Maier, nell'umidità del parterre della sua pista. Anche lui, che i paletti snodati gli andavano un po' di traverso. Tranquillo e rilassato segue col sorriso sulle labbra la danza delle donzelle e a suo dire non pare rimpiangere i tempi in cui anche lui si presentava al cancelletto. E c'è da capirlo: essere la Storia deve fare un certo effetto, specie ora che la fame di successi e vittorie si è un po' placata. Ed è proprio Herminator a battezzare con un cenno l'azione della francesina AnneSophie Barthet e della svedese Maria Pietilae Holmner, tra le più incisive nella seconda manche, almeno prima che sulla pista illuminata a giorno dal nuovo impianto non si possano scatenare le migliori della prima discesa. Qualche illustre deragliata (la regina Marlies Schild e Susanne Riesch su tutte, con la Vonn fuori sin dalla prima) apre la via alla stoccata di Kathrin Zettel, subito neutralizzata da un'autoritaria Maria Riesch (altri 100 punti nel suo carniere, contro gli zero della Vonn), da una Noens pimpante a dispetto della tensione di difendere il primo podio della carriera e da una Poutiainen accorta, guardinga e cattiva il giusto per restare in testa alla classifica.
Insomma, a Manu Moelgg non è riuscito il secondo miracolo consecutivo: e forse, considerato l'atteggiamento assolutamente positivo della prima discesa, una simile uscita era quanto di peggio ci si potesse augurare. Preoccupa invece l'ulteriore passo falso di Chiara Costazza. Anche nella notte di Flachau la fassana non è riuscita a concretizzare una condizione fisica in netto miglioramento ("Finalmente una giornata senza antidolorifici..."): l'inforcata alla seconda porta è la mazzata peggiore per una ragazza che sta cercando in tutti i modi di trovare la luce in fondo al tunnel dell'insicurezza. Difficile trovare la convinzione, la fiducia necessaria per invertire il ruolino di marcia quando le cose non sembrano voler girare nel modo giusto. E domenica a Maribor, con le temperature previste sulle colline slovene, sperare in una gara normale sembra quanto meno un azzardo. Ed al pari della poliziotta di Pozza di Fassa, anche Johanna Schnarf ed una Sabrina Fanchini pesantemente influenzata hanno dovuto seguire la seconda prova dall'arrivo. Certo, per loro le aspettative erano decisamente diverse e l'uscita prematura è stata davvero meno dolorosa. E da domani, tutte a Tarvisio per cercare di ritrovare se stesse.
(martedì 11 gennaio 2011)