Marlies Schild fa tris,davanti alla grande Riesch
LIVE DA SEMMERING - ore 19.30
L'Austria si prende la sua rivincita. Dopo lo schiaffo di ieri in gigante, il Wunder Team si affida ad una cavalla di razza come Marlies Schild. La veterana del circo bianco entusiasma il pubblico di casa (quasi 14mila persone) e dopo aver letteralmente dominato la prima manche, porta a casa - non senza però qualche patema d'animo - la terza vittoria stagionale su 4 gare; la seconda sulla Panorama-Zauberg dopo quella del 2005. Ma proprio quando il tifo di casa era pronto per stappare lo spumante e festeggiare questa vittoria, una piccola sbavatura dell'austriaca, ma soprattutto la grande impresa di una Riesch, formato gigante, avrebbe potuto rovinare l'incanto. Eh, si, perchè la protagonista della serata - senza nulla togliere alla beniamina di casa - ancora una volta è proprio lei: Maria Riesch. La tedesca dopo un grave errore nella prima manche - a poche porte dal traguardo - si ritrova solo 17/a, con oltre due secondi da recuperare. La campionessa di Garmisch-Partenkirchen però non ci sta. Nella seconda inserisce il turbo, fa letteralmente il vuoto, e mette anche un pò di sale anche sulla coda della Schild. Alla fine sedici posizioni quelle recuperate, secondo gradino del podio a soli 32 centesimi dall'ennesimo successo. Come ieri in gigante, accanto alla "regina" Riesch, la sinfonia tedesca accoglie questa volta un'altro giovane elemento: la ventenne Christina Geiger. La tedeschina è brava a recuperare quattro posizioni e mettere così - per la prima volta - i suoi scarponi sul terzo gradino del podio, accanto alla più quotata compagna di squadra. Fuori, invece, rimangono nell'ordine: Tania Poutiainen (4/a), Therese Borssen (5/a) e Nastasia Noens (6/a). La francese crolla nella seconda manche dopo aver chiuso con il secondo miglior tempo la prima. Subito dietro un trenino di austriache con Kirchgasser e Zettel, settime a pari tempo, ed infine Zuzulova e Zahrobska a chiudere le top10. L'Italia al femminile affonda, invece, nella notte viennese: la migliore - si fa per dire - è Chiara Costazza. La poliziotta trentina, 15/a dopo la prima manche, rovina tutto nel muretto finale, si inclina, scappa quasi via, riesce a rimanere dentro, ma compromette irreparabilmente la sua prova. Alla fine chiude 25/a. Peggio fa solo Nicole Gius (27/a), ancora lontana dagli standard di qualche stagione fa: scivola via dopo il secondo intermedio, salta una porta, risale, ma chiude in fondo alla graduatoria. Manu Moelgg era, invece, già finita fuori nella prima manche. La finanziera altoatesina ci prova, ma inforca - stessa porta malandrina toccata poi a Irene Curtoni. Nell'ennesima giornata, no delle nostre un bravo va, invece, a Sabrina Fanchini. La più giovane delle sorelle bresciane mette in campo tutta la sua grinta e si qualifica meritatamente - per la seconda volta in due apparizioni nel circo bianco - partendo con il pettorale 69; tiene però un pò troppo nella seconda, ma chiude ancora a punti. Brava sabrina: per l'impegno e la grinta. Bisogna solo migliorare il pettorale di partenza e poi si potrà togliere altre soddisfazioni. Uno slalom - l'ultimo di questo 2010 - costato caro però anche ad altre grandi della specialità: da Lindsey Vonn (uscita nella prima manche) a Tina Maze, da Nicole Hosp a Maria Pietilae-Holmner. Ora qualche giorno di pausa - nel mezzo il parallelo di Monaco - e poi appuntamento nel 2011 per lo slalom notturno di Zagabria in Croazia il 4 gennaio.
(mercoledì 29 dicembre 2010)
L'Austria si prende la sua rivincita. Dopo lo schiaffo di ieri in gigante, il Wunder Team si affida ad una cavalla di razza come Marlies Schild. La veterana del circo bianco entusiasma il pubblico di casa (quasi 14mila persone) e dopo aver letteralmente dominato la prima manche, porta a casa - non senza però qualche patema d'animo - la terza vittoria stagionale su 4 gare; la seconda sulla Panorama-Zauberg dopo quella del 2005. Ma proprio quando il tifo di casa era pronto per stappare lo spumante e festeggiare questa vittoria, una piccola sbavatura dell'austriaca, ma soprattutto la grande impresa di una Riesch, formato gigante, avrebbe potuto rovinare l'incanto. Eh, si, perchè la protagonista della serata - senza nulla togliere alla beniamina di casa - ancora una volta è proprio lei: Maria Riesch. La tedesca dopo un grave errore nella prima manche - a poche porte dal traguardo - si ritrova solo 17/a, con oltre due secondi da recuperare. La campionessa di Garmisch-Partenkirchen però non ci sta. Nella seconda inserisce il turbo, fa letteralmente il vuoto, e mette anche un pò di sale anche sulla coda della Schild. Alla fine sedici posizioni quelle recuperate, secondo gradino del podio a soli 32 centesimi dall'ennesimo successo. Come ieri in gigante, accanto alla "regina" Riesch, la sinfonia tedesca accoglie questa volta un'altro giovane elemento: la ventenne Christina Geiger. La tedeschina è brava a recuperare quattro posizioni e mettere così - per la prima volta - i suoi scarponi sul terzo gradino del podio, accanto alla più quotata compagna di squadra. Fuori, invece, rimangono nell'ordine: Tania Poutiainen (4/a), Therese Borssen (5/a) e Nastasia Noens (6/a). La francese crolla nella seconda manche dopo aver chiuso con il secondo miglior tempo la prima. Subito dietro un trenino di austriache con Kirchgasser e Zettel, settime a pari tempo, ed infine Zuzulova e Zahrobska a chiudere le top10. L'Italia al femminile affonda, invece, nella notte viennese: la migliore - si fa per dire - è Chiara Costazza. La poliziotta trentina, 15/a dopo la prima manche, rovina tutto nel muretto finale, si inclina, scappa quasi via, riesce a rimanere dentro, ma compromette irreparabilmente la sua prova. Alla fine chiude 25/a. Peggio fa solo Nicole Gius (27/a), ancora lontana dagli standard di qualche stagione fa: scivola via dopo il secondo intermedio, salta una porta, risale, ma chiude in fondo alla graduatoria. Manu Moelgg era, invece, già finita fuori nella prima manche. La finanziera altoatesina ci prova, ma inforca - stessa porta malandrina toccata poi a Irene Curtoni. Nell'ennesima giornata, no delle nostre un bravo va, invece, a Sabrina Fanchini. La più giovane delle sorelle bresciane mette in campo tutta la sua grinta e si qualifica meritatamente - per la seconda volta in due apparizioni nel circo bianco - partendo con il pettorale 69; tiene però un pò troppo nella seconda, ma chiude ancora a punti. Brava sabrina: per l'impegno e la grinta. Bisogna solo migliorare il pettorale di partenza e poi si potrà togliere altre soddisfazioni. Uno slalom - l'ultimo di questo 2010 - costato caro però anche ad altre grandi della specialità: da Lindsey Vonn (uscita nella prima manche) a Tina Maze, da Nicole Hosp a Maria Pietilae-Holmner. Ora qualche giorno di pausa - nel mezzo il parallelo di Monaco - e poi appuntamento nel 2011 per lo slalom notturno di Zagabria in Croazia il 4 gennaio.
(mercoledì 29 dicembre 2010)