Karbon quarta nella giornata di una super Zettel
di Luca Perenzoni
Se c'è stata una ragazza capace di interpretare al meglio il Rettenbach odierno, questa è Kathrin Zettel. Addirittura sublime nella seconda manche quando ha affrontato con intelligenza i due dossi che tanti problemi avevano creato in precedenza alle avversarie. E così il già ottimo secondo posto di metà gara si è trasformato in una vittoria lampante, incontestabile, pressochè perfetta. L'Austria quindi riparte dall'esile Zettel, la ventiduenne del Niederosterreich che nella passata stagione aveva faticato ad ingranare, oggi da il via alla festa biancorossa, festa che sarebbe potuta essere trionfo se Tanja Poutiainen, al comando dopo la prima frazione, non si fosse inserita tra la stessa Zettel ed una sorprendentissima Andrea Fischbacher che si è comunque tolta il lusso di conquistare il suo primo podio tra le porte larghe del gigante.
Podio che invece è sfuggito a Denise Karbon: 3 soli centesimi lasciano la dominatrice della passata stagione in quarta piazza, ma come la stessa altoatesina tiene a precisare, non è un piazzamento da buttare, anzi. La grande tensione maturata in questi mesi di lontananza dai riflettori ha lasciato qualche tossina nell'azione di Denise che ha faticato non poco a trovare le giuste movenze, un po' per la paura di fallire, un po' per una condizione fisico-tecnica non ancora all'altezza di quella di dodici mesi fa. Ma Denise non fa drammi, guarda alla gara appena conclusa con tutta la felicità che si ha dopo un esame temuto ma superato brillantemente, anche se magari non a pieni voti.
"Non sono contentissima di come ho sciato, si poteva fare decisamente meglio, così come devo ancora sistemare alcune cosette. Ma come partenza è sicuramente buona, era assolutamente importante iniziare con il piede giusto ed un quarto posto mi soddisfa anche se l'avvio non è stato quello dello scorso anno: durante l'estate era inevitabile farsi domande sul proprio livello e solla possibilità di poter ripetere quanto fatto lo scorso anno. Era impossibile credete che tutto fosse semplice, ma la gara alla fine ha dimostrato che sono ancora lì con le migliori, ben sapendo che posso crescere ancora molto. Qui a Solden però le altre sono andate forte, qualcuna mi ha anche sorpreso, soprattutto le giovani e sono contentissima per avere ritrovato Maria Rienda ad ottimi livelli. Ci sarà anche lei d'ora in poi." La spagnola nella seconda manche è retrocessa in sedicesima posizione, ma le impressioni destate in precedenza non lasciano dubbi, così come non ci sono dubbi sulle potenzialità di Lara Gut. La teen-ager ticinese ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo personaggio del Circo Rosa. Per certi versi lo è già, visto l'entourage che circonda la giovane svizzera, ma il quinto posto di oggi in gigante ne certifica tutte le qualità, al pari della tenuta psicologica dell'allieva di Mauro Pini. A ridosso di Lara si è infilata la coppia svedese formata da Maria Pietilae Holmner ed Anja Paerson con la tedesca Kathrin Hoelz ad occupare l'ottava piazza. Delusioni sono arrivate da Julia Mancuso, Lizi Goergl e Nicole Hosp....ed in parte anche dalle altre azzurre. Positivo è il quindicesimo posto di Camilla Alfieri, un po' a mal partito nell'ultimo tratto pianeggiante, molto meno il 22imo di Nicole Gius, apparsa a mal partito in entrambe le manche e comunque a sua volta ancora in debito di condizione. Gioie e dolori di un avvio di stagione così anticipato, in cui tutto non può essere già pronto a puntino. Ma intanto il ghiaccio è rotto, ora non resta che aspettare gli altri capitoli del romanzo.
(sabato 25 ottobre 2008)
Podio che invece è sfuggito a Denise Karbon: 3 soli centesimi lasciano la dominatrice della passata stagione in quarta piazza, ma come la stessa altoatesina tiene a precisare, non è un piazzamento da buttare, anzi. La grande tensione maturata in questi mesi di lontananza dai riflettori ha lasciato qualche tossina nell'azione di Denise che ha faticato non poco a trovare le giuste movenze, un po' per la paura di fallire, un po' per una condizione fisico-tecnica non ancora all'altezza di quella di dodici mesi fa. Ma Denise non fa drammi, guarda alla gara appena conclusa con tutta la felicità che si ha dopo un esame temuto ma superato brillantemente, anche se magari non a pieni voti.
"Non sono contentissima di come ho sciato, si poteva fare decisamente meglio, così come devo ancora sistemare alcune cosette. Ma come partenza è sicuramente buona, era assolutamente importante iniziare con il piede giusto ed un quarto posto mi soddisfa anche se l'avvio non è stato quello dello scorso anno: durante l'estate era inevitabile farsi domande sul proprio livello e solla possibilità di poter ripetere quanto fatto lo scorso anno. Era impossibile credete che tutto fosse semplice, ma la gara alla fine ha dimostrato che sono ancora lì con le migliori, ben sapendo che posso crescere ancora molto. Qui a Solden però le altre sono andate forte, qualcuna mi ha anche sorpreso, soprattutto le giovani e sono contentissima per avere ritrovato Maria Rienda ad ottimi livelli. Ci sarà anche lei d'ora in poi." La spagnola nella seconda manche è retrocessa in sedicesima posizione, ma le impressioni destate in precedenza non lasciano dubbi, così come non ci sono dubbi sulle potenzialità di Lara Gut. La teen-ager ticinese ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo personaggio del Circo Rosa. Per certi versi lo è già, visto l'entourage che circonda la giovane svizzera, ma il quinto posto di oggi in gigante ne certifica tutte le qualità, al pari della tenuta psicologica dell'allieva di Mauro Pini. A ridosso di Lara si è infilata la coppia svedese formata da Maria Pietilae Holmner ed Anja Paerson con la tedesca Kathrin Hoelz ad occupare l'ottava piazza. Delusioni sono arrivate da Julia Mancuso, Lizi Goergl e Nicole Hosp....ed in parte anche dalle altre azzurre. Positivo è il quindicesimo posto di Camilla Alfieri, un po' a mal partito nell'ultimo tratto pianeggiante, molto meno il 22imo di Nicole Gius, apparsa a mal partito in entrambe le manche e comunque a sua volta ancora in debito di condizione. Gioie e dolori di un avvio di stagione così anticipato, in cui tutto non può essere già pronto a puntino. Ma intanto il ghiaccio è rotto, ora non resta che aspettare gli altri capitoli del romanzo.
(sabato 25 ottobre 2008)