A Lake Louise il ballo delle debuttanti
di Luca Perenzoni
Dopo due settimane all'insegna delle discipline tecniche nel fine settimana appena trascorso sono finalmente entrate all'opera le specialiste della velocità; scenario dell'evento, come ormai tradizione, la pista di Lake Louise, teatro di una discesa e di un super-g. Vediamo di valutare alcuni elementi.
Il ballo delle debuttanti: Martina Schild, Britt Janyk, Jessica Lindell Vikarby. Sono loro le madamigelle d'eccezione per le danze canadesi. Per la discesista svizzera del bernese è maturato il tempo della prima vittoria in Coppa del Mondo, arrivata nel super-g di ieri dopo che negli scorsi anni era comparsa su alcuni podi prestigiosi, primo tra tutti quello olimpico di Torino dove conquistò l'argento in discesa. Prima assoluta invece per Janyk e Lindell Vikarby, rispettivamente terza in discesa ed in super-g; della svedese si è sempre parlato un gran bene, sin da quando conquistò un titolo mondiale juniores di gigante, ma tra un infortunio e l'altro la sua parabola non si è mai impennata. Ora, a 23 anni, la carriera della svedesina di Stoccolma con trascorsi da ginnasta potrebbe essere ad una svolta: il talento di certo non le manca. Sembrava invece stregato il podio per la Janyk dopo i ripetuti quarti posti della passata stagione, passate l'estate il primo tentativo è stato quello buono, per di più sulle nevi di casa.
Un trono per due: Non dovrebbe stupire più di tanto ritrovare al vertice due personaggi come Renate Goetschl e Lindsey Kildow Vonn. Classi diverse ma ugualmente vincenti, due cavalli di razza e proprio per questo spesso incostanti. La salisburghese è il passato, la statunitense il futuro; entrambe sono il presente e la discesa di Lake Louise ha messo in mostra la loro attuale superiorità anche se il super-g le ha riportate sulla terra. Genio e sregolatezza.
Ritorni canadesi: Maria Riesch ed Elena Fanchini, le vincitrici delle ultime due stagioni della discesa dell'Alberta. Proprio in Canada le due ragazze hanno lanciato importanti conferme sulla ritrovata condizione fisica. Ai punti sicuramente meglio l'avvenente bavarese, ma nonostante i piazzamenti di secondo piano la ventiduenne camuna ha dimostrato di essere sulla strada giusta per tornare quella di due anni fa. Avanti così.
Italia sempre seconda: Si sapeva che ci sarebbe stato da soffrire nel veloce week-end canadese ma nonostante alcune difficoltà l'Italia mantiene la seconda piazza nella classifica per nazioni, tanto al femminile che nella graduatoria complessiva. Tra le donzelle il distacco dall'Austria aumenta (1124 a 602) ma il margine nei confronti degli Usa (444) è ancora di sicurezza. Più corta la graduatoria generale, con sempre il Wunderteam al comando (2086) e l'Italia (1042) incalzata da vicino da Svizzera (1030) e Stati Uniti (1024); staccatissime le altre, ma già nel super-g odierno di Beaver Creek le cose potrebbero cambiare.
Nel segno delle Schild: Se la vittoria del super-g è andata a Martina, l'omonima Marlies è riuscita a difendere la leadership della classifica generale, nonostante due giornate piuttosto difficili. La ventiseienne austriaca resta quindi al comando con 263 punti, trentasette in più di Nicole Hosp e cinquantaquattro su Denise Karbon. Poco dopo Maria Riesch e Anja Paerson che pur ancora in fase di rodaggio tiene le prime a distanza di tiro, così come Julia Mancuso: 170 punti per la svedesona di Tarnaby, 165 per la californiana, ragazze che presto andranno a caccia di rivincite.
Dall'Alberta al Colorado: Esattamente come gli uomini, dopo Lake Louise si passa nel Colorado, con la tappa di Aspen: venerdì discesa, sabato super-g e domenica slalom. Poi si torna in Europa, finalmente.
(lunedì 3 dicembre 2007)
Il ballo delle debuttanti: Martina Schild, Britt Janyk, Jessica Lindell Vikarby. Sono loro le madamigelle d'eccezione per le danze canadesi. Per la discesista svizzera del bernese è maturato il tempo della prima vittoria in Coppa del Mondo, arrivata nel super-g di ieri dopo che negli scorsi anni era comparsa su alcuni podi prestigiosi, primo tra tutti quello olimpico di Torino dove conquistò l'argento in discesa. Prima assoluta invece per Janyk e Lindell Vikarby, rispettivamente terza in discesa ed in super-g; della svedese si è sempre parlato un gran bene, sin da quando conquistò un titolo mondiale juniores di gigante, ma tra un infortunio e l'altro la sua parabola non si è mai impennata. Ora, a 23 anni, la carriera della svedesina di Stoccolma con trascorsi da ginnasta potrebbe essere ad una svolta: il talento di certo non le manca. Sembrava invece stregato il podio per la Janyk dopo i ripetuti quarti posti della passata stagione, passate l'estate il primo tentativo è stato quello buono, per di più sulle nevi di casa.
Un trono per due: Non dovrebbe stupire più di tanto ritrovare al vertice due personaggi come Renate Goetschl e Lindsey Kildow Vonn. Classi diverse ma ugualmente vincenti, due cavalli di razza e proprio per questo spesso incostanti. La salisburghese è il passato, la statunitense il futuro; entrambe sono il presente e la discesa di Lake Louise ha messo in mostra la loro attuale superiorità anche se il super-g le ha riportate sulla terra. Genio e sregolatezza.
Ritorni canadesi: Maria Riesch ed Elena Fanchini, le vincitrici delle ultime due stagioni della discesa dell'Alberta. Proprio in Canada le due ragazze hanno lanciato importanti conferme sulla ritrovata condizione fisica. Ai punti sicuramente meglio l'avvenente bavarese, ma nonostante i piazzamenti di secondo piano la ventiduenne camuna ha dimostrato di essere sulla strada giusta per tornare quella di due anni fa. Avanti così.
Italia sempre seconda: Si sapeva che ci sarebbe stato da soffrire nel veloce week-end canadese ma nonostante alcune difficoltà l'Italia mantiene la seconda piazza nella classifica per nazioni, tanto al femminile che nella graduatoria complessiva. Tra le donzelle il distacco dall'Austria aumenta (1124 a 602) ma il margine nei confronti degli Usa (444) è ancora di sicurezza. Più corta la graduatoria generale, con sempre il Wunderteam al comando (2086) e l'Italia (1042) incalzata da vicino da Svizzera (1030) e Stati Uniti (1024); staccatissime le altre, ma già nel super-g odierno di Beaver Creek le cose potrebbero cambiare.
Nel segno delle Schild: Se la vittoria del super-g è andata a Martina, l'omonima Marlies è riuscita a difendere la leadership della classifica generale, nonostante due giornate piuttosto difficili. La ventiseienne austriaca resta quindi al comando con 263 punti, trentasette in più di Nicole Hosp e cinquantaquattro su Denise Karbon. Poco dopo Maria Riesch e Anja Paerson che pur ancora in fase di rodaggio tiene le prime a distanza di tiro, così come Julia Mancuso: 170 punti per la svedesona di Tarnaby, 165 per la californiana, ragazze che presto andranno a caccia di rivincite.
Dall'Alberta al Colorado: Esattamente come gli uomini, dopo Lake Louise si passa nel Colorado, con la tappa di Aspen: venerdì discesa, sabato super-g e domenica slalom. Poi si torna in Europa, finalmente.
(lunedì 3 dicembre 2007)