Denise: "Una sensazione straordinaria"
di Luca Perenzoni
Dagli altari ai letti di ospedale, dalla gioia alla sofferenza. E' tutta un saliscendi la vita sportiva di Denise Karbon e forse proprio per questa l'azzurra fatica a lasciare la zona del podio, quasi volesse gustare fino in fondo il ritorno al successo quasi 4 anni dopo la sua prima, indimenticabile vittoria, sulle nevi badiote della Gran Risa nel dicembre 2003.
"Ogni vittoria è unica, ma sono tutte speciali, quindi non vedo grosse differenze tra quelle di oggi e la prima. Certo, quella di La Villa è stata la prima, ma vi assicuro che anche oggi mi sento al settimo cielo!"
Una gioia che il sorriso di Denise testimonia appieno; la speranza al termine della prima manche si è trasformata in euforia e la piccola grande suditirolese brilla di luce propria. Ma quale è stata la forza della grande Denise del Rettenbach?
"Devo dire che sin da ieri ho seguito il suggerimento di Much Mair, che predica calma: lui dice sempre che dobbiamo prima di tutto pensare a divertirci e a dare il meglio di noi stesse; i risultati poi arriveranno. E così ho fatto, sin dalla prima manche in cui ho controllato un po' nella parte iniziale del muro per evitare di cadere sul ghiaccio che affiorava. Nella seconda manche invece non mi sono fatta influenzare dalla grande rimonta di Mancuso e Zettel, mi son detta che l'importante era sciare bene e che un posto sul podio era alla mia portata: è arrivato il successo, fantastico!"
E dire che ad inizio marzo Denise era nuovamente ferma, questa volta a farla dannare una frattura tra perone e caviglia. Ripartire non è mai facile e per farlo nel migliore dei modi, vista anche la concomitante crisi in casa Fisi, Denise ha deciso di sfruttare il lavoro di Michael Bont, ex allenatore di casa Finlandia ed ora preparatore atletico di un ristretto gruppo che comprende la stessa Denise, Tanja Poutianen e la giovane Tina Weirarther.
"Ho fatto questa scelta perchè avevo bisogno di piani precisi per recuperare in pieno la mia forma. Abbiamo lavorato tanto, ma ci siamo anche divertiti: bicicletta, free climbing, un allenamento completo ma mai noioso e credo che il tutto abbia aiutato a ritrovare presto condizione e motivazione."
Ma la vittoria di Denise potrebbe avere altri risvolti, magari potrebbe essere la spinta per convincere qualche sponsor ad abbracciare la causa Fisi, ma anche a far definitivamente crollare le titubanze delle emittenti nostrane nel trasmettere lo sci. La sua vittoria oggi è stata per pochi...
"Un gran peccato, l'unica speranza è che i nostri risultati possano contribuire a cambiare le cose. Per quanto riguarda la Fisi, le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti (oggi le azzurre erano in gara con le tute più o meno rabberciate della scorsa stagione, ndr) ma nonostante questo siamo riuscite ad allenarci molto bene, sia in Sud America che in quest'ultimo mese. Un grazie particolare va senza dubbio a Much che sa creare una splendida atmosfera in gruppo e pure a Stefano Costazza, allenatore con cui mi trovo davvero bene."
Ed allora sentiamolo questo Much, contento come un bambino mentre abbraccia la "sua" Denise: vittoria all'esordio per il ct della nazionale femminile. "Sono veramente emozionato, è stata una gran gara. Cosa ho detto loro? Solo di stare tranquille, d'altronde sono tutte bravissime e sanno bene cosa devono fare. Sapevamo di poter fare bene visto che ci eravamo preparati alla grande e poi si sa...quando si vince, ci si diverte di più!"
Ed allora speriamo che il divertimento continui: domani tocca agli uomini, Blardone (pettorale numero 5) è carico e come lui anche Simoncelli (8), Moelgg (10) e Schieppati (14): inutile nascondere che la speranza di tutti è che il Rettenbach torni a tingersi di azzurro.
(sabato 27 ottobre 2007)
"Ogni vittoria è unica, ma sono tutte speciali, quindi non vedo grosse differenze tra quelle di oggi e la prima. Certo, quella di La Villa è stata la prima, ma vi assicuro che anche oggi mi sento al settimo cielo!"
Una gioia che il sorriso di Denise testimonia appieno; la speranza al termine della prima manche si è trasformata in euforia e la piccola grande suditirolese brilla di luce propria. Ma quale è stata la forza della grande Denise del Rettenbach?
"Devo dire che sin da ieri ho seguito il suggerimento di Much Mair, che predica calma: lui dice sempre che dobbiamo prima di tutto pensare a divertirci e a dare il meglio di noi stesse; i risultati poi arriveranno. E così ho fatto, sin dalla prima manche in cui ho controllato un po' nella parte iniziale del muro per evitare di cadere sul ghiaccio che affiorava. Nella seconda manche invece non mi sono fatta influenzare dalla grande rimonta di Mancuso e Zettel, mi son detta che l'importante era sciare bene e che un posto sul podio era alla mia portata: è arrivato il successo, fantastico!"
E dire che ad inizio marzo Denise era nuovamente ferma, questa volta a farla dannare una frattura tra perone e caviglia. Ripartire non è mai facile e per farlo nel migliore dei modi, vista anche la concomitante crisi in casa Fisi, Denise ha deciso di sfruttare il lavoro di Michael Bont, ex allenatore di casa Finlandia ed ora preparatore atletico di un ristretto gruppo che comprende la stessa Denise, Tanja Poutianen e la giovane Tina Weirarther.
"Ho fatto questa scelta perchè avevo bisogno di piani precisi per recuperare in pieno la mia forma. Abbiamo lavorato tanto, ma ci siamo anche divertiti: bicicletta, free climbing, un allenamento completo ma mai noioso e credo che il tutto abbia aiutato a ritrovare presto condizione e motivazione."
Ma la vittoria di Denise potrebbe avere altri risvolti, magari potrebbe essere la spinta per convincere qualche sponsor ad abbracciare la causa Fisi, ma anche a far definitivamente crollare le titubanze delle emittenti nostrane nel trasmettere lo sci. La sua vittoria oggi è stata per pochi...
"Un gran peccato, l'unica speranza è che i nostri risultati possano contribuire a cambiare le cose. Per quanto riguarda la Fisi, le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti (oggi le azzurre erano in gara con le tute più o meno rabberciate della scorsa stagione, ndr) ma nonostante questo siamo riuscite ad allenarci molto bene, sia in Sud America che in quest'ultimo mese. Un grazie particolare va senza dubbio a Much che sa creare una splendida atmosfera in gruppo e pure a Stefano Costazza, allenatore con cui mi trovo davvero bene."
Ed allora sentiamolo questo Much, contento come un bambino mentre abbraccia la "sua" Denise: vittoria all'esordio per il ct della nazionale femminile. "Sono veramente emozionato, è stata una gran gara. Cosa ho detto loro? Solo di stare tranquille, d'altronde sono tutte bravissime e sanno bene cosa devono fare. Sapevamo di poter fare bene visto che ci eravamo preparati alla grande e poi si sa...quando si vince, ci si diverte di più!"
Ed allora speriamo che il divertimento continui: domani tocca agli uomini, Blardone (pettorale numero 5) è carico e come lui anche Simoncelli (8), Moelgg (10) e Schieppati (14): inutile nascondere che la speranza di tutti è che il Rettenbach torni a tingersi di azzurro.
(sabato 27 ottobre 2007)