Slalom femminile: Marlies Schild teme l'imboscata
di Luca Perenzoni
Se alla vigilia del Mondiale si poteva ipotizzare una medaglia d'oro quasi scontata, era proprio quella dello slalom femminile. Marlies Schild si presenta infatti con le vesti della dominatrice assoluta dei paletti stretti: sei uscite e cinque vittorie (la sesta gettata all'ortiche) condite da migliori parziali di manche in ben 9 occasioni. Dati che in situazioni normali non lascerebbero spazio alla concorrenza, un po' come è successo in questi mesi di Coppa del Mondo. Ma domani sarà un'altra storia: questa rassegna iridata ha già abituato a sorprese e a temerle sono soprattutto i favoriti della vigilia. Oltretutto se si presentano in condizioni di forma non ottimali. Sì, perchè la dolce e sorridente Marlies è uscita un po' malconcia dalla caduta del gigante di martedì sera: una bella botta al fianco sinistro, con un ematoma che da fastidio: "Il fianco mi fa male, è stata una bella botta ma non credo che mi limiterà nella gara di domani - dice Marlies - Anzi, forse il sapere di non essere al meglio mi aiuterà ulteriormente a dare il massimo." Forse non sarà il leggero infortunio a condizionare l'azione della ventiseienne di Saalfelden ma l'impressione è comunque che non sarà una passeggiata per l'austriaca. Le avversarie che in stagione la seguivano da lontano proveranno in tutti i modi a fare lo sgambetto alla signorina Raich, a cominciare dalle giovani virgulte dell'est: Sarka Zahrobska scoppia di salute e la prima manche del gigante è lì per dimostrarlo. Sarà lei molto probabilmente la maggiore antagonista della Schild, ma anche Ana Jelusic e Veronika Zuzulova hanno le carte in regola per sovvertire il pronostico. E se Anja Paerson non sarà in grado di ritornare sul trono iridato che l'ospitò nel 2001, la Svezia potrà contare su Therese Borssen (vincitrice nell'unica giornata di sbandamento della Schild a Semmering), Anna Ottosson e la giovane Maria Pietilae Holmner esaltata dall'argento conquistato dalle porte larghe. E poi ancora Resi Stiegler, in gran forma e sempre pericolosa nel caso riuscisse ad infilare una manche senza errori, per concludere con le altre austriache. Kathrin Zettel sembra in evidente dfficoltà, Michaela Kirchgasser non riesce a mantenersi su livelli di alta costanza, ma Nicole Hosp è sospinta dalla serenità delle due medaglie e con la condizione psico-fisica che si ritrova potrebbe estrarre l'asso dalla manica anche tra i rapid gates. Ma c'è qualcun'altro che punta senza mezzi termini al podio, l'azzurra Chiara Costazza. Quinta a Semmering, quarta a Zagabria la fassana sente odore di podio e alla vigilia non nasconde i suoi intenti: "L'obiettivo è senza dubbio quello di migliorare il piazzamento di Sljeme. La pista non è particolarmente difficile e non credo che la neve possa penalizzarmi: attaccherò dalla prima all'ultima porta, in fondo contano solo i primi 3 posti." La grinta non fa difetto alla poliziotta di Pozza di Fassa, e lo stesso si può dire di Manuela Moelgg che però al pari del fratello continua a soffrire degli insistenti problemi alla schiena. Una lombalgia acuta, che impedisce alla marebbana di esprimersi, anzi, la blocca completamente: "Dopo il gigante non mi sono più allenata; valuterò solo pochi minuti prima della partenza se sarà il caso di rischiare o di rinunciare alla gara." Le altre frecce della faretra azzurra saranno Nicole Gius, vogliosa di riscatto dopo un gigante che l'ha vista meno protagonista delle attese, ed Annalisa Ceresa, in cerca dell'acuto a sorpresa.
In definitiva quindi una gara dal risultato in apparenza scontato ma aperta a sovvertire come non mai ogni pronostico. A sperarci sono in molte, Marlies è avvisata.
(giovedì 15 febbraio 2007)
In definitiva quindi una gara dal risultato in apparenza scontato ma aperta a sovvertire come non mai ogni pronostico. A sperarci sono in molte, Marlies è avvisata.
(giovedì 15 febbraio 2007)