Costazza: il podio è vicino; poker per la Schild
di Luca Perenzoni
Se non sbaglia lei, non ce n'è per nessuno. L'affascinante slalom in notturna di ieri sera sulla collina a due passi di Zagabria non ha fatto altro che sottolineare a tratto ancor più marcato la differenza abissale che in questo momento c'è tra i paletti snodati femminili. Marlies Schild viaggia ad una velocità di crociera che le altre nemmeno si sognano di avvicinare; con la leggerezza data da una tecnica sopraffina quanto essenziale (a dispetto delle considerazioni di sua maestà Janica Kostelic che non vede più lo stile nello sci moderno), la ventiseienne di Saafelden ha letteralmente strapazzato le avversarie. Un dominio quasi imbarazzante, fin dalla prima manche quando, scesa col pettorale numero 3, rifila due secondi alla compagna di squadra Nicole Hosp: sicuramente non la miglior Hosp di stagione, ma due secondi sono un boccone difficile da digegrire. Non che le altre siano andate particolarmente meglio: l'unica a tenerla quanto meno a vista è stata Anja Paerson e, considerando i problemi alle ginocchia che si trascina dietro, il secondo abbondante di distacco poteva essere considerato nell'ordine delle cose. Poi a seguire la padrona di casa Ana Jelusic, per nulla intimidita dalle decine di migliaia di croati festanti e tutti per lei, dopo che la Kostelic aveva svolto il compitino per gli sponsor come apripista - cameraman. Il terzo posto parziale dell'istriana permetteva di nutrire grandi speranze, come il settimo di Chiara Costazza, a non più di 4 decimi dal podio; per entrambe a fine gara ci sarà spazio per ampi sorrisi e per qualche lacrima, di gioia.
La seconda manche si apriva purtroppo con l'errore di Nicole Gius, sempre più brava a qualificarsi nonostate numeri impossibili ma ieri sfortunata a non concludere una prova tutta all'attacco che le avrebbe garantito un pieno di soddisfazioni (suo il miglior parziale nella parte alta della seconda manche). E' toccato poi alle altre due moschettiere dello slalom azzurro: Annalisa Ceresa, ha mantenuto la ventunesima piazza maturata nel corso della prima discesa mentre Manuela Mölgg riusciva a risalire dalla sedicesima posizione sino ad affacciarsi nelle prime dieci, un piazzamento che potrebbe risultare foriero di importante fiducia in vista delle prossime uscite. Tocca quindi alle migliori: la ceca Zahrobska piazza un affondo significativo, che l'avvia verso una rimonta che solo Chiara Costazza sembrava in procinto di fermare. Purtroppo anche la fassana si deve arrendere alla boema: un divario di pochissimi centesimi, gli stessi che a fine gara la separeranno dal primo podio in carriera. Sì, perchè il terzetto tutto svedese Therese Borssen, Maria Pietilae e Anja Paerson finisce per cedere il passo alle avversarie, mentre l'americana Resi Stiegler si inserisce subito alle spalle della ventiduenne poliziotta di Pozza di Fassa. Maturità e sangue freddo invece per Ana Jelusic che non cede all'emozione e mette il freno alla risalita della Zahrobska: la Schild mette poi tutte d'accordo, dando così il via ai festeggiamenti. Qualche suo errore (anche grave, volendo), limita il distacco a poco meno di un secondo e sette, forse è meglio così...
Il podio è lì vicino, per Chiara Costazza. Quinta a Semmering, quarta a Zagabria dopo un avvio di stagione che rischiava di smorzare il suo entusiamo. Non era mai arrivata così in alto, la cuginetta di Angelo Weiss, ma continua a crescere ad ampie falcate: non avrà la potenza e la classe della Schild, ma nel prossimo futuro (perchè non già domenica a Kranjska Gora?) potrà giocare tutte le sue carte per ritagliarsi un posticino sotto i riflettori. Un posto assolutamente meritato, per una ragazza pacata, serena e sempre sorridente, mossa dalla coscienza che il lavoro e la dedizione pagano sempre. Soprattutto quello di chi, come lei, lavora in silenzio.
(venerdì 5 gennaio 2007)
La seconda manche si apriva purtroppo con l'errore di Nicole Gius, sempre più brava a qualificarsi nonostate numeri impossibili ma ieri sfortunata a non concludere una prova tutta all'attacco che le avrebbe garantito un pieno di soddisfazioni (suo il miglior parziale nella parte alta della seconda manche). E' toccato poi alle altre due moschettiere dello slalom azzurro: Annalisa Ceresa, ha mantenuto la ventunesima piazza maturata nel corso della prima discesa mentre Manuela Mölgg riusciva a risalire dalla sedicesima posizione sino ad affacciarsi nelle prime dieci, un piazzamento che potrebbe risultare foriero di importante fiducia in vista delle prossime uscite. Tocca quindi alle migliori: la ceca Zahrobska piazza un affondo significativo, che l'avvia verso una rimonta che solo Chiara Costazza sembrava in procinto di fermare. Purtroppo anche la fassana si deve arrendere alla boema: un divario di pochissimi centesimi, gli stessi che a fine gara la separeranno dal primo podio in carriera. Sì, perchè il terzetto tutto svedese Therese Borssen, Maria Pietilae e Anja Paerson finisce per cedere il passo alle avversarie, mentre l'americana Resi Stiegler si inserisce subito alle spalle della ventiduenne poliziotta di Pozza di Fassa. Maturità e sangue freddo invece per Ana Jelusic che non cede all'emozione e mette il freno alla risalita della Zahrobska: la Schild mette poi tutte d'accordo, dando così il via ai festeggiamenti. Qualche suo errore (anche grave, volendo), limita il distacco a poco meno di un secondo e sette, forse è meglio così...
Il podio è lì vicino, per Chiara Costazza. Quinta a Semmering, quarta a Zagabria dopo un avvio di stagione che rischiava di smorzare il suo entusiamo. Non era mai arrivata così in alto, la cuginetta di Angelo Weiss, ma continua a crescere ad ampie falcate: non avrà la potenza e la classe della Schild, ma nel prossimo futuro (perchè non già domenica a Kranjska Gora?) potrà giocare tutte le sue carte per ritagliarsi un posticino sotto i riflettori. Un posto assolutamente meritato, per una ragazza pacata, serena e sempre sorridente, mossa dalla coscienza che il lavoro e la dedizione pagano sempre. Soprattutto quello di chi, come lei, lavora in silenzio.
(venerdì 5 gennaio 2007)