Ruggito di Rahlves sulla Stelvio
(Bormio, Ita). Difficile più del solito si presentava la Stelvio. Il tracciato di Bormio, dopo due giorni di pioggia e una gelata notturna, era segnato da parecchi dossetti e rughe che, in particolare dall’intermedio in giù, rendevano difficile assecondare i passaggi più impegnativi. Fino al salto di S.Pietro, il tracciato lineare, permetteva ai poveri discesisti, di scegliersi le linee più congeniali e tirare al massimo. Dopo, le asperità del terreno, ti facevano sciare più in trattenuta, con il timore di poter deragliare (o peggio cadere) da un momento all’altro. Tra i punti più spettacolari, la Carcentina. La diagonale in contropendenza, era resa più ostile dalle gibbosità del terreno: muscoli e cuore degli atleti hanno lottato a lungo contro la forza centrifuga. Chi esce dal tracciato, provato dalla sfida con la Stelvio, è il ritrovato Eberharter, che a quattro porte direzionali dall’arrivo, viene sorpreso da una gobbetta e non riesce a girare gli sci nella direzione giusta: esce di scena, ma il Tirolese ha dimostrato di esserci. Sorte simile è toccata anche ad Aamodt, autore però di una rovinosa caduta, e del giovane azzurro Fill, che stava entrando ormai per l’ennesima volta nei venti. Chi riesce invece a domare la pista dell’Alta Valtellina, sede dei Mondiali nel 2005, è lo statunitense Daron Rahlves. Il ventinovenne di Truckee, riesce a mettere in fila gli Austriaci, compiendo un’autentica prova di forza e di carattere. Del resto, da chi va sul podio a Kitz, ci si possono aspettare gare di questo genere. Ottimo 2°, che a lasciato i quasi due decimi che lo dividono da Rahlves sullo schuss finale, Fritz Strobl, che dimostra di gradire le piste impegnative, come il connazionale Hannes Trinkl, 3°. 4° Peter Rzehak e 5° un grandissimo Bode Miller. Male gli azzurri (Kurt Sulzenbacher 21°, poco per lui), tranne i punticini che si portano a casa Lorenzo Galli (30°), e soprattutto Erik Seletto (24°) e Matteo Berbenni (27°). In difficoltà Kristian Ghedina, che termina 38° a 4’’59 dal vincitore. L’Ampezzano ha perso tutto quello smalto che aveva ottenuto dall’intensa preparazione estiva: quella maledetta spigolata che gli ha procurato la pubalgia, a fine Ottobre in allenamento, pesa ancora parecchio. Il responsabile delle discipline veloci Alberto Ghidoni, pensa di fermarlo e di rispolverarlo per le gare iridate di St. Moritz a Febbraio. Si pensa ad un periodo a fianco del preparatore atletico della squadra, Bruno Anzile. Aspettiamo le decisioni dello staff azzurro.
Intanto, continua lo splendido momento delle donne azzurre. Dopo la vittoria di Karen Putzer in gigante ed il podio di Denise Karbon, nello slalom di Semmering 3° posto per Nicole Gius. Lo speciale vinto da Janica Kostelic, ha consegnato alla ventiduenne di Prato allo Stelvio, il primo podio in carriera. Ottima 9°, anche la giovanissima Manuele Moelgg, diciannove anni, anch’essa altoatesina, da S. Vigilio di Marebbe.
Infine, le gare femminili in programma in Germania, a Berchtesgaden, il 4 ed il 5 Gennaio, verranno recuperate a Bormio. Si tratta di un gigante e di uno slalom.
(lunedì 30 dicembre 2002)
Intanto, continua lo splendido momento delle donne azzurre. Dopo la vittoria di Karen Putzer in gigante ed il podio di Denise Karbon, nello slalom di Semmering 3° posto per Nicole Gius. Lo speciale vinto da Janica Kostelic, ha consegnato alla ventiduenne di Prato allo Stelvio, il primo podio in carriera. Ottima 9°, anche la giovanissima Manuele Moelgg, diciannove anni, anch’essa altoatesina, da S. Vigilio di Marebbe.
Infine, le gare femminili in programma in Germania, a Berchtesgaden, il 4 ed il 5 Gennaio, verranno recuperate a Bormio. Si tratta di un gigante e di uno slalom.
(lunedì 30 dicembre 2002)