Mancuso davanti a tutte, speranze per Nadia
di Luca Perenzoni
La prima manche del gigante odierno ha visto prevalere l'esuberanza della giovane americana Julia Mancuso che, spinta da una gran voglia di riscattare le prime uscite olimpiche, ha messo in riga tutte le avversarie a cominciare da Anja Paerson seconda con 18 centesimi di distacco. Nevica a Sestriere, una neve sottile ma piuttosto fitta che molto probabilmente ha rallentato l'azione di chi partiva per primo: un pettorale basso usualmente tanto comodo si è rivelato forse controproducente per Maria Rienda Contreras e Tina Maze, trasformatesi in ulteriori apripiste a vantaggio di Anja Paerson che, con il numero 3 si è ritrovata una pista ripulita dal nevischio caduto nell'immediato per gara. La svedese ha sciato alla grande sul muro centrale e il vantaggio enorme con cui è arrivata al traguardo sembrava poter ammazzare la gara. Invece non è stato così, Nicole Hosp e Genevieve Simard hanno retto il suo passo fino alla discese della Mancuso che ha fatto fruttare le sue doti di velocista gestendo al meglio i tratti più filanti del tracciato. Subito dopo si è inserita a sorpresa Tanja Poutiainen, terza grazie ad un prodigioso recupero nella parte finale. Hosp a parte, piuttosto deludenti le prove delle giovani austriache che vedono Kathrin Zettel nona, Michaela Kirchgasser sedicesima e Marlies Schild ventunesima.
Chi poteva davvero essere in testa alla classifica provvisoria è Nadia Fanchini. La ventenne camuna ha sciato a tutta, "mollando" gli sci fin dalla prima porta: in vantaggio al primo intermedio e appena dietro nel secondo è però incappata in un errore di linea proprio all'uscita del muro, errore che le ha fatto perdere quegli 88 centesimi che le sono valsi la settima posizione a metà gara. Un settimo posto che potrebbe trasformarsi in un trampolino di lancio verso qualcosa di importante se, anche nella seconda frazione, riuscisse a sciare con la grinta e il coraggio fin qui dimostrati. A dir poco positiva anche la prova di Manuela Mölgg, in linea per un piazzamento nelle dieci per oltre due terzi di gara e disarcionata malamente dai suoi sci poco prima dell'imbocco del pianoro finale. Diciannovesimo posto invece per Karen Putzer: la poliziotta di Nova Levante è apparsa ancora piuttosto legnosa nei movimenti, la preparazione più volte interrotta di questi mesi ha creato un gap inevitabile nei confronti di chi ha potuto allenarsi con continuità. Nella seconda manche Karen potrà puntare a recuperare qualche posizione con una prova all'attacco, ben conscia che non ha nulla da perdere. Lo stesso discorso vale per Denise Karbon, lei stessa alle prese con un'infortunio che richiede almeno una stagione prima del recupero completo. Oggi la ventiseienne di Castelrotto ha subito la visibilità, con la nebbia che l'ha inconsciamente frenata; nella seconda manche cercherà di divertirsi, sperando che, come per Karen, la sfortuna e la malasorte decidano finalmente di rivolgersi ad altri lidi.
Appuntamento alle ore 13 per la seconda manche con una Nadia Fanchini che potrebbe regalare momenti di pura emozione.
(venerdì 24 febbraio 2006)
Chi poteva davvero essere in testa alla classifica provvisoria è Nadia Fanchini. La ventenne camuna ha sciato a tutta, "mollando" gli sci fin dalla prima porta: in vantaggio al primo intermedio e appena dietro nel secondo è però incappata in un errore di linea proprio all'uscita del muro, errore che le ha fatto perdere quegli 88 centesimi che le sono valsi la settima posizione a metà gara. Un settimo posto che potrebbe trasformarsi in un trampolino di lancio verso qualcosa di importante se, anche nella seconda frazione, riuscisse a sciare con la grinta e il coraggio fin qui dimostrati. A dir poco positiva anche la prova di Manuela Mölgg, in linea per un piazzamento nelle dieci per oltre due terzi di gara e disarcionata malamente dai suoi sci poco prima dell'imbocco del pianoro finale. Diciannovesimo posto invece per Karen Putzer: la poliziotta di Nova Levante è apparsa ancora piuttosto legnosa nei movimenti, la preparazione più volte interrotta di questi mesi ha creato un gap inevitabile nei confronti di chi ha potuto allenarsi con continuità. Nella seconda manche Karen potrà puntare a recuperare qualche posizione con una prova all'attacco, ben conscia che non ha nulla da perdere. Lo stesso discorso vale per Denise Karbon, lei stessa alle prese con un'infortunio che richiede almeno una stagione prima del recupero completo. Oggi la ventiseienne di Castelrotto ha subito la visibilità, con la nebbia che l'ha inconsciamente frenata; nella seconda manche cercherà di divertirsi, sperando che, come per Karen, la sfortuna e la malasorte decidano finalmente di rivolgersi ad altri lidi.
Appuntamento alle ore 13 per la seconda manche con una Nadia Fanchini che potrebbe regalare momenti di pura emozione.
(venerdì 24 febbraio 2006)