Il gigante di domani chiude il programma femminile
di Luca Perenzoni
E' arrivata l'ora del gigante femminile, ultima gara prevista dal calendario di queste olimpiadi per quanto riguarda il gentil sesso. Domani mattina, a partire dalle 9.30, tutte le migliori interpreti della specialità si sfideranno sulla pista del Sestriere in quella che è forse la gara dal maggior fascino e che sicuramente saprà regalare grande spettacolo. Lo spettacolo che, ha ragione, non è mai mancato in queste gare olimpiche ma che domani potrebbe trovare un importante acuto. Niente infatti è scritto, tutto resta aperto a moltissime soluzioni, con molte ragazze che ambiscono senza mezzi termini al trono olimpico. Austriache, svedesi, spagnole, slovene, finlandesi, italiane e...croate. Sì, croate; perchè nonostante gli intenti di rinuncia palesati nelle scorse giornate, Janica Kostelic risulta regolarmente iscritta alla gara di domani. Non è quindi escluso di vederla nuovamente al cancelletto e si sa che una volta in pista è capacissima di qualsiasi risultato. Kostelic o non Kostelic comunque il gigante vivrà delle opere delle fascinose Maria Rienda Contreras e Tina Maze che cercheranno di impedire il bis olimpico alla svedese Anja Paerson. Tutto il quartetto austriaco promette scintille e lo stesso si può dire delle giovani esuberanti che vorranno sfruttare il palcoscenico olimpico per mettersi definitivamente in mostra, la canadese Christina Lustemberger su tutte.
C'è poi sempre da considerare la fame di medaglie: le nord americane sono ancora a secco e le varie Genevieve Simard e Julia Mancuso faranno di tutto per cancellare quello zero nel tabellino.
Lo stesso vale per le nostre ragazze. In condizioni normali la squadra azzurra sarebbe seconda, forse, al solo quartetto austriaco. Purtroppo malanni e acciacchi vari hanno debilitato tre quarti della squadra lasciando così diverse incognite. L'unica a stare davvero bene è la più giovane delle quattro, Nadia Fanchini (pettorale 21) che con la gara di domani va a concludere un'edizione delle Olimpiadi davvero intensa. La seconda più giovane sarà Manuela Mölgg che partirà subito prima della compagna: proprio la marebbana è stata la più brava quest'anno in gigante con l'ottavo posto conquistato a Lienz. Per lei negli ultimi mesi qualche problema di troppo alla schiena e pure al fegato ma, da autentica "dura" cerca sempre di nasconderli e di non darci peso. Avrà il pettorale numero 18 Denise Karbon, venticinquenne sulla via della perfetta guarigione dopo il gravissimo infortunio della passata stagione mentre a Karen Putzer la sorte ha affidato il numero 11. Denise e Karen sono le due punte della squadra e con la classe e il talento di cui dispongono potrebbero puntare a qualsiasi risultato. Nelle ultime settimane hanno potuto lavorare entrambe in tutta tranquillità ed il clima olimpico potrebbe incidere in un estemporaneo ritorno ai fasti di un paio di stagioni fa, quando entrambe primeggiavano sulle avversarie. La speranza di tutti è che domani si possa rivivere l'atmosfera di quei tempi, nella piena convinzione che tutte e quattro le ragazze possono dire la loro per un risultato davvero positivo.
Prima manche quindi alle 9.30, seconda alle ore 13.00.
(giovedì 23 febbraio 2006)
Lo stesso vale per le nostre ragazze. In condizioni normali la squadra azzurra sarebbe seconda, forse, al solo quartetto austriaco. Purtroppo malanni e acciacchi vari hanno debilitato tre quarti della squadra lasciando così diverse incognite. L'unica a stare davvero bene è la più giovane delle quattro, Nadia Fanchini (pettorale 21) che con la gara di domani va a concludere un'edizione delle Olimpiadi davvero intensa. La seconda più giovane sarà Manuela Mölgg che partirà subito prima della compagna: proprio la marebbana è stata la più brava quest'anno in gigante con l'ottavo posto conquistato a Lienz. Per lei negli ultimi mesi qualche problema di troppo alla schiena e pure al fegato ma, da autentica "dura" cerca sempre di nasconderli e di non darci peso. Avrà il pettorale numero 18 Denise Karbon, venticinquenne sulla via della perfetta guarigione dopo il gravissimo infortunio della passata stagione mentre a Karen Putzer la sorte ha affidato il numero 11. Denise e Karen sono le due punte della squadra e con la classe e il talento di cui dispongono potrebbero puntare a qualsiasi risultato. Nelle ultime settimane hanno potuto lavorare entrambe in tutta tranquillità ed il clima olimpico potrebbe incidere in un estemporaneo ritorno ai fasti di un paio di stagioni fa, quando entrambe primeggiavano sulle avversarie. La speranza di tutti è che domani si possa rivivere l'atmosfera di quei tempi, nella piena convinzione che tutte e quattro le ragazze possono dire la loro per un risultato davvero positivo.
Prima manche quindi alle 9.30, seconda alle ore 13.00.
(giovedì 23 febbraio 2006)