Ci inchiniamo a Blardone: trionfo a Adelboden!
Prima o poi doveva vincere Max Blardone. Lo ripetevamo spesso. Lo diceva anche lui, convinto che dopo i podi conquistati, la vittoria era dietro l'angolo. Dopo il secondo posto di inizio stagione a Soelden però, la strada per questo giovanotto ossolano sembrava paradossalmente in salita. Problemi con i materiali si diceva. Probabile. Oggi, dopo il fantastico sigillo nel "tempio" del Chuenisbargli di Adelboden, località elvetica del Cantone di Berna, Max spazza via ogni ombra di dubbio, ogni resistenza: vincere qui significa davvero essere tra i big del gigante senza nessuna discussione. Adelboden è infatti per il gigante, quello che Wimbledon è per il tennis o il Maracanà per il calcio. Nel gigante per eccellenza insomma, è un azzurro che ha centrato un successo così pregiato in chiave anche mondiale. Basti vedere chi ha messo in fila Blardone: nell'ordine talenti del calibro di Bode Miller, Kalle Palander, Benjamin Raich e Lasse Kjus. Non vincono certo le sorprese qui: è una gara vera e selettiva al massimo quella svizzera. Prima del gigante di Bormio non ci saranno più competizioni in questa disciplina: chi affiancherà il Finanziere di Pallanzeno per il quartetto iridato? Probabilmente Davide Simoncelli, oggi 14°, Manfred Moelgg 15° e Mirko Deflorian, 32° ma con all'attivo due eccellenti prestazioni in Val d'Isere e in Val Badia. La classifica azzurra oggi vede anche Peter Fill 13° e Arnold Rieder 22°. Non si classificano per la seconda manche Luca Senoner, Alberto Schieppati, Alessandro Roberto e Patrick Thaler, all'esordio stagionale in gigante.
(martedì 11 gennaio 2005)
(martedì 11 gennaio 2005)