TdG - Prast, step WC completato
Alexander Prast, classe 1996, velocista, ha chiuso una stagione davvero positiva: 2/o in super g nella classifica finale di EC e conseguente posto fisso in WC per il prossimo anno, con una vittoria e due terzi posti; primi punti in WC (28/o in combi a Wengen).
La sua crescita finora è stata graduale, ma quest’anno Alexander ha dato segnali importanti: speriamo cominci a fare top 30 in super g e in discesa nella massima serie.
Lo abbiamo sentito in questa infinita quarantena, ed ecco cosa ci ha raccontato.
Bella stagione in EC, soprattutto in super g, secondo posto e posto fisso in WC... Come valuti la tua stagione? Sei soddisfatto?
Sì, con il posto fisso ho raggiunto un obbiettivo che mi ero preso ad inizio stagione. In generale sono soddisfatto della mia stagione, ovviamente ci sono cose che avrei voluto fare meglio, però tutto sommato una bella stagione.
In discesa buoni risultati ma inferiori al super g: vai meno forte per le tue caratteristiche tecniche o ti manca solo un po’ di esperienza?
Vero, in discesa i risultati non rispecchiano la forma che avevo anche in questa disciplina. Quest'anno finalmente ho ritrovato buone sensazioni, buone prove e anche parziali buoni in Cdm, però in gara c'era sempre un errore di troppo. Comunque in discesa devo riuscire ad essere più fluido nel movimento e seguire meglio il terreno, ci lavoreremo.
Le discipline veloci sono difficili da allenare, per lunghezza dei tracciati, per la sicurezza...con la B siete riusciti ad allenarvi bene?
Esatto, un allenamento di velocità non è facile da organizzare. Con la squadra B ci siamo allenati bene d'estate e in Sudamerica. In autunno in Europa il meteo era sempre brutto e come tutti abbiamo faticato un po' a trovare condizioni buone. Tutto sommato un ottima preparazione. Grazie a tutto lo staff!
La tecnica di curva è fondamentale per un velocista...Quanto è importante fare con regolarità curve da gigante per un velocista?
Secondo me molto importante, infatti anche noi ci alleniamo tanto in gigante. É la curva base, e la tecnica bisogna cambiarla andando piano. Se vai a 140 è difficile correggere un errore tecnico.
A quale età hai capito che nello sci la tua strada erano discesa e super g? Fino a quale età pensi che un atleta debba far gare in tutte le specialità?
Mi ricordo bene la mia prima discesa a 15 anni a Caspoggio, mi era subito piaciuto un sacco. Però mi piaceva anche gigante e slalom. Finché avevo 20 anni facevo tutte le discipline.Sono entrato in squadra C con il gigante. Poi nella prima gara di discesa di Coppa Europa a Kitz sono arrivato 13/o con il pettorale 83. Avevo capito che la mia strada sarebbe stata la velocità. Secondo me non bisogna specializzarsi troppo presto solo sullo slalom o solo velocità.
Come sono messe secondo te discesa e super g tra i giovani (dal ‘99 in su)?
In velocità il salto tra gare Fis e Coppa Europa é grande, e il salto tra Coppa Europa e Coppa del mondo anche. Quindi hanno bisogno di tempo. Ci sono giovani forti.
Tra non molti anni, per alcuni pochissimi, i big italiani della velocità smetteranno...Il ricambio generazionale è difficile anche in Austria...Noi in Italia come siamo messi secondo te?
Non ci ho pensato molto sinceramente. Difficile dire cosa sarà tra qualche anno. I big ci saranno sicuramente ancora per un po’ di anni e noi giovani cercheremo di emergere bene.
A parte lo sci, che è il tuo lavoro, quali sport ti interessano? Cosa fai nel tempo libero?
Mi interessa lo sport in generale, vado in moto, gioco a tennis, vado in montagna. Mi piace anche viaggiare e trascorrere tempo con amici. Quando riesco in vacanza mi piace un sacco fare surf.
(lunedì 20 aprile 2020)