TdG - La "nuova" discesa femminile
La discesa femminile ha intrapreso da qualche anno un processo di cambiamento che quest’anno ha avuto una consistente accelerazione.
Molti anni fa la discesa libera femminile era una specialità per scivolatrici (quasi) pure: piste tendenzialmente facili, magari con qualche salto, e poca curva.
Si raggiungevano grandi velocità, ma la tecnica di curva non aveva una rilevante importanza.
Oggi le cose sono cambiate, e le classifiche lo dimostrano: pendii severi, curva, meno salti (i disastri della stagione passata hanno insegnato qualcosa...).
Nel complesso, sono le sciatrici molto tecniche a prevalere: Corinne Suter, attualmente in testa nella classifica di DH (e SG), a 17 anni esordiva in WC in gigante e poi in slalom (vincendo anche un GS di EC) , non nelle discipline veloci.
Aveva un punteggio FIS tra le prime 30 sciatrici al mondo.
La nostra Brignone, poi, la Goggia, la Bassino, Curtoni, Marsaglia...
E, uscendo da casa nostra, Shiffrin, Vlhova, Rebensburg, Ledecka...
Tutte atlete che, da un livello medio-alto fino al livello ottimale, danno ‘del tu’ alla tecnica di curva.
Ciò che per gli atleti maschi era già accaduto, sta accadendo anche per le atlete: elevando le difficoltà, la disciplina cambia, e con essa gli interpreti.
Chi non ha sufficiente tecnica, addirittura non si presenta al cancelletto, o per scelta personale o per scelta degli allenatori.
Non vi riempiremo di statistiche, per questa volta, ma vi assicuriamo che, oltre all’impressione chiara che si ha guardando gare ed atlete, i ‘numeri’ dicono questo.
Noi crediamo che, proprio come è accaduto per il settore maschile, la discesa femminile sia diventata più interessante e spettacolare, ma non più pericolosa: a meno che non prendano il via atlete non sufficientemente preparate tecnicamente.
A noi piace così: coraggio (sempre) e tecnica di curva.
E, a proposito di infortuni, statisticamente essi non hanno una frequenza maggiore in discesa rispetto alle discipline tecniche, casomai è vero il contrario, sia detto per sgombrare il campo da eventuali pregiudizi.
(lunedì 10 febbraio 2020)