Ecco le dichiarazioni degli azzurri dopo lo slalom ai Mondiali di Are, raccolte dall'Ufficio Stampa FISI.
Manfred Moelgg, 18/o: "La valutazione finale non è buona, mi dispiace molto essere arrivato in queste condizioni prima di un Mondiale (ha avuto la febbre nei giorni che hanno preceduto la gara, n.d.r.), ma purtroppo è andata così. Lavori tanto per arrivare in forma e far bene, ma è andata diversamente. Adesso andrò a Stoccolma per il parallelo e poi a Bansko, speriamo di migliorare e fare buoni risultati".
Stefano Gross, 10/o: "Senz'altro ci sono cose positive, sono tornato a sciare con il sorriso e ho ritrovato le mie sensazioni già negli ultimi allenamenti. Ovviamente non sono ancora al 100% e quindi competere con quelli davanti è dura in questo momento, ma guardo avanti con fiducia. Ora ho un momento di stacco per riprendermi. Hirscher? Soprattutto in condizioni difficili è sempre capace di fare questo taglio in pendenza ed è quello che lo fa andare forte, poi è anche una questione di testa. Però l'ho già battuto e spero di poterlo battere ancora".
Alex Vinatzer, 19/o: "Nella seconda manche sono riuscito a fare correre gli su una pista che stava appena cominciando a segnarsi. Nella prima non avevo interpretato nel modo giusto la gara e avevo anche sbagliato la scelta degli sci. Purtroppo il distacco era molto alto ma sono soddisfatto perché nella seconda ho fatto il miglior tempo di manche. Devo ancora lavorare per migliorare nelle prossime gare"
Giuliano Razzoli, 22/o: "Non riuscivo a tenere il tempo e non ero veloce. Il tracciato della seconda manche girava di più, era più lento, ma io solitamente vado bene anche quando il tracciato è angolato. Facevo proprio fatica, ero sempre in ritardo, ho fatto anche un errore o due, ma tutta conseguenza del tempismo sbagliato. Speravo meglio, ho avuto anche un po' di sfortuna a inizio giornata perché nella prima manche stavo sciando bene poi ho preso un palo in faccia che mi ha spostato la maschera e mi ha dato fastidio tutta la manche. Ho pensato subito di spostarla, ma poi ero in balia del tracciato e non ce l'ho fatta. Nella seconda manche ci ho messo del mio. L'obiettivo era entrare nei dieci, ma nessuno ti regala niente. Bisogna sciare bene".