Delago: "Ho dato tutto, ma migliorerò nel futuro".
Niente medaglie per l'Italia nella discesa libera femminile ai Mondiali di Are. La migliore delle azzurre è la giovane Nicole Delago 6/a, mentre Sofia Goggia finisce 15/a.
Nella mini discesa di Are, solo poco più di un minuto di gara, causa il vento in quota e la nevicata notturna il quartetto azzurro guidato dalla campionessa olimpica di discesa Sofia Goggia partiva con grandi possibilità dopo la bella prova fornita nel superG di martedì. Ed, invece, le cose sono andate diversamente. L'Italia si consola con il 6/o posto della debuttante 23enne gardenese Nicole Delago, miglior risultato in carriera ad un mondiale e importante segnale in vista degli anni a venire per questa specialità in casa Italia.
Soddisfazione è stata espressa al traguardo dalla gardenese che quest'anno sulle nevi di casa ha conquistato il secondo posto nella discesa sulla Saslong. "Ho dato tutto, evidentemente a metà potevo rischiare qualcosa di più - spiega la Delago - anche dal punto di vista delle linee stare un po' più chiusa perché quando mi apro, mi apro troppo e prendo troppa aria. E quando siamo tutte così vicine, i particolari fanno la differenza. Sicuramente davanti ci sono le migliori e si può solo imparare da loro, io guardo avanti. Pochi 13 centesimi? Tutto fa la differenza, cercherò di migliorare in vista del futuro. Io oggi stavo bene, non vedevo l'ora di scendere, sono soddisfatta del piazzamento e ora lavorerò per crescere. Peccato per la discesa corta, mi sarebbe piaciuto partire da su, ma noi dobbiamo accettare le decisioni. Sono contenta così, posso andare alla premiazione con le big ed è qualcosa di speciale".
Un po' amaro in bocca c'è per Sofia Goggia che dopo l'argento del superG aveva forse qualche sogno di medaglia nel cassetto anche per questa gara, lei che lo scorso anno con lo steso pettorale ottenne l'oro olimpico. "Non sono riuscito a interpretare bene la pista con quei curvoni lunghi - spiega lòa bergamasca - non ho mai preso le linee nel modo giusto. Non ero andata bene neanche nelle prove, magari in gara pensavo mi scattasse qualcosa in più invece ho fatto fatica. Non ho male, fisicamente sto davvero bene e non mi ha condizionato neppure il fatto che la discesa fosse corta, anche se è chiaro che partendo dal basso, è un po' meno interessante. Semplicemente non ho sciato bene. Non sono contenta della mia gara in sé, ma non sono neanche triste per questa tappa del percorso. Ho conquistato una bellissima medaglia in superG e ora continuo a lavorare. Oggi non è andata e bisognerà fare un po' di analisi, vedere quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato, ma il mio percorso continua".
Un pensiero naturalmente in questa giornata non poteva che andare alla sua cara amica Lindsey. " Vonn? Mi ha abbracciato e mi ha detto che adesso che molla vuole che prenda il suo posto: una roba pesante - racconta Sofia - Lei è un'atleta straordinaria, sono molto contenta di aver gareggiato insieme a lei, questa medaglia è la ciliegina sulla torta della sua carriera, un po' come lo è stato per Svindal. Il mio Mondiale continuerà con il gigante".
Infine c'è Nadia Fanchini che chiude il suo mondiale della velocità senza medaglie: sue le ultime ottenute nella velocità a Val d'Isere 2009 e Schladming 2013. "Ci ho provato, si correva come al solito per la medaglia, ma ho fatto mezzo secondo di troppo - spiega la finanziera bresciana - Pensavo di essere andata anche meglio, ho cercato di stare più chiusa possibile, ma non è andata. Era una discesa sprint, molto molto facile, rispetto alle prove ogni giorno è diventata più semplice. La luce? Le gare sono così, bisogna avere anche un po' di fortuna".
(domenica 10 febbraio 2019)