Giuliano Razzoli:"non smetto,non mi tiro indietro"
A maggio Giuliano Razzoli è stato confermato nella squadra A di slalom: si è allenato con Bacher, Gross e Moelgg, è andato allo Stelvio, poi in Nuova Zelanda per partecipare alle gare FIS del circuito ANZ e infine in Argentina.
A settembre è passato a Voelkl per poi allenarsi con i compagni nell'impianto indoor di Amneville. A poco più di un mese dal primo slalom stagionale, in programma a Levi il 18 novembre, Giuliano sa di dover affrontare una stagione complicata.
I risultati delle ultime due stagioni, e in particolare della scorsa ( 9 slalom, nessun punto) lo hanno fatto precipitare nella WCSL, tanto da partire con pettorali elevatissimi (oltre il n.60), in condizioni di pista spesso difficili e lottando con giovani con 10-12 anni meno di lui.
"Ci sono colleghi – afferma il "Razzo" alla 'Gazzetta di Reggio' – che sono ancora lì in prima linea a 37/38 anni. Perché non debbo esserci anch'io? E poi vedremo insieme cosa potrà succedere. Andrò a disputare anche alcune gare di Coppa Europa per racimolare dei punti in più. Così ci sarà da faticare il doppio, ma non per questo io mi tiro indietro."
Non sarà semplice per Giuliano, che compirà 34 anni a dicembre e che durante l'estate è passato da Nordica a Voelkl, così come non sarà semplice per la squadra azzurra, che nelle ultime stagioni ha avuto diverse difficoltà, e che ha salutato i ritiri di Deville e Thaler, e - purtroppo - l'infortunio di Sala, lasciando principalmente a Manfred Moelgg e Stefano Gross il peso delle responsabilità.
In carriera Razzoli può vantare 110 pettorali in Coppa del Mondo, 2 vittorie (a Zagabria e Lenzerheide) e altri 8 podi (l'ultimo a Wengen nel gennaio 2016), oltre naturalmente all'oro Olimpico di Vancouver.
(sabato 13 ottobre 2018)