Olimpiadi 2026:Coni delibera candidatura congiunta
Il Consiglio nazionale del Coni ha deliberato all’unanimità la candidatura congiunta di Cortina, Milano e Torino per ospitare le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026.
Una soluzione che era comunque stata anticipata il 31 luglio dal presidente del CONI (il Comitato Olimpico Nazionale Italiano) Giovanni Malagò. Il CIO deciderà dove si svolgeranno le Olimpiadi 2026 nel settembre 2019; le altre città che hanno manifestato interesse a ospitarle sono Calgary, in Canada; Erzurum, in Turchia e Stoccolma, in Svezia.
Alcune ore prima dell’approvazione il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha scritto una lettera al presidente del CONI Giovanni Malagò per spiegare che non è d’accordo col modo in cui il CONI ha indicato la candidatura congiunta di Milano, Torino e Cortina a sedi delle Olimpiadi invernali del 2026. Sala si era detto d’accordo con la decisione di unire le candidature delle tre città, ma ha spiegato di non essere d’accordo con la scelta del CONI di non scegliere Milano come città capofila della candidatura congiunta.
La candidatura unitaria alle Olimpiadi Invernali del 2026, condivisa da Milano, Torino e Cortina, prevede un investimento totale di 376,65 milioni di euro, con costi inferiori alle ipotesi fatte dalle singole candidature. E' quanto emerge dal masterplan delle Olimpiadi Invernali, presentato al Consiglio del Coni dal presidente Giovanni Malagò.
Quattro discipline a Milano (curling, figure skating, short track e hockey femminile) più la Valtellina (biathlon, freestyle, sci nordico e snowboard), altrettante a Cortina (bob, skeleton, slittino e sci alpino) più la Val di Fiemme (salto e combinata nordica), due discipline a Torino (speed skating e hockey maschile) più Sestriere (sci alpino). Tre Medal Plaza per ognuna delle tre città inizialmente candidate e altrettanti villaggi olimpici a Milano, Bormio e Cortina. Da definire ancora i luoghi di cerimonia di apertura e chiusura. Questa la sintesi della candidatura italiana ai Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026. Un lavoro di fusione tra i tre studi di fattibilità iniziali che, come specificato nel Masterplan presentato oggi al Consiglio nazionale del Coni che ha deliberato all'unanimità la candidatura, trattasi di "ipotesi di ubicazione dei siti" che "potrà essere affinata ed eventualmente modificata in fase di redazione del dossier di candidatura".
"La delibera del Coni non è un progetto e quindi non è giudicabile. Chiarezza non c'era ieri e chiarezza non c'è nemmeno oggi". Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha commentato in un tweet la decisione della giunta nazionale del Coni, che ha dato il via libera alla candidatura congiunta di Cortina, Milano e Torino.
"Si tratta si una grande opportunità per il nostro paese, se siamo andati avanti vuol dire che non c'è stata nessuna contrarietà da parte del Cio. Vediamo cosa succederà, ma la nostra candidatura è molto forte". E' quanto ha affermato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo aver ufficializzato la candidatura unitaria per la partecipazione alle Olimpiadi invernali del 2026. "Il nome della candidatura? Dipende dal Cio - ha detto Malagò - è infatti di dialogo ma c'è libertà nel dare il nome, magari ci sarà un concorso per tirare fuori il nome".
"Prendiamo atto della decisione del Coni, attendiamo i dossier per verificare la compatibilità" dei progetti "con le linee guida tracciate dal governo e per una verifica dei costi-benefici. E, in ultimo, capiremo se le Olimpiadi sono una priorità del governo e se ci sono i soldi per farle". Lo ha dichiarato all'ANSA il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e responsabile Sport del M5S Simone Valente assicurando che, qualsiasi decisione sarà presa di "concerto con la Lega".
(mercoledì 1 agosto 2018)