Olimpiadi 2026: chi è ancora in corsa?
Mancano ancora 8 anni all'appuntamento con le Olimpiadi Invernali 2026 ma l'argomento diventa sempre più caldo visto che nel settembre 2019, a Milano, il CIO deciderà quali tra le città candidate organizzerà l'evento.
Diversi i fatti delle ultime settimane: 15 giorni fa la candidatura di Sion ha subìto un brusco stop perchè il referendum indetto nel Canton Vallese ha bocciato la proposta, e tra le "manifestazioni di interesse" espresse finora quella elvetica sembrava la più completa e concreta.
Poco più di un mese fa Sapporo (Giappone) aveva fatto sapere che - probabilmente - sarebbe stato meglio puntare al 2030: al netto dei soliti problemi economici e di costi, c'è una ragione di opportunità e alternanza, visto che gli ultimi Giochi Invernali si sono tenuti in Asia (PyeongChang), i prossimi anche (Pechino 2022) e saranno ad est anche i prossimi Giochi Estivi (Tokyo 2020) e dunque sarebbe praticamente impossibile avere una quarta edizione consecutiva di nuovo in Asia.
Rimangono dunque Stoccolma (Svezia), Erzurum (Turchia), Graz (Austria), Calgary (Canada) e Milano/Torino/Cortina (Italia).
Calgary è intenzionata a proseguire, e ha incassato nei giorni scorsi il parere favorevole del Comitato Olimpico Canadese, un passo positivo per il comitato organizzatore, che vuole riportare i Giochi nell'Alberta, 38 anni dopo l'edizione 1988, senza però dimenticare che il paese della foglia d'acero ha ospitato i Giochi nel 2010, a Vancouver.
Per l'Italia la situazione è ancora in divenire perchè a breve il CONI, con il Governo, dovrà decidere quale città italiana candidare tra Milano, Torino e Cortina, e portare la candidatura al congresso del CIO di ottobre a Buenos Aires.
Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala ha più volte ribadito che Milano ha diverse probabilità di vincere, non avendo mai organizzato una Olimpiade ed essendo reduce dal successo di EXPO 2015.
Anche Torino però è molto interessata, pur avendo organizzato l'evento "solo" 12 anni fa: la sindaca Chiara Appendino ha strappato proprio ieri il parere favorevole dei consiglieri comunicali, prima di recarsi a Roma per parlare di questo argomento con Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Di fatto viene esclusa una delle ipotesi iniziali di candidatura congiunta Milano-Torino, e la suggestione Cortina (che ospiterà invece i Mondiali nel 2021) sembra troppo debole.
Tra ottobre e gennaio 2019 le città ufficialmente candidate dovranno presentare il dossier e le garanzie finanziarie di base, cui seguiranno le visite degli esperi del CIO e le relazioni delle commissione di valutazione.
(martedì 26 giugno 2018)