Slalom di Levi: Hirscher vince, Moelgg terzo!
Marcel Hirscher approfitta dell'assenza (assurda) di Kristoffersen per cogliere la vittoria n.40 in CdM e incamerare i primi 100 punti della classifica di specialità, giusto per portarsi avanti. Nonostante la febbra, l'otite, nonostante la pretattica ('van più forti i miei compagni') insomma al vertice dello slalom mondiale lui c'è, tanto che escludendo le uscite di Naeba e Wengen, è da 10 gare o primo o secondo.
La pallida luce del sole lappone rende insidiosa la 'Levi Black' e il suo muro, e dalla nebbia esce una prestazione maiuscola di Manfred Moelgg, che conquista uno splendido terzo posto, a +1.31 da Hirscher. Il marebbano torna sul podio dello slalom dopo quasi tre anni, mancava infatti dal gennaio 2014 a Bormio; Manfred ha sempre lavorato con cura, preciso, meticoloso, e anche la preparazione estiva ben fatta lo ha portato a sciare davvero bene oggi a Levi. E' il secondo podio azzurro a Levi, 10 anni dopo quello di Giorgio Rocca.
Tra i due si infila, per un solo centesimo, Michael Matt, al primo podio in carriera, indicato dal compagno Hirscher come uno suoi compagni più veloci, insieme a Marco Schwarz (secondo dopo la prima manche e poi fuori nella seconda). Non è ancora l'Austria di Wengen 2001 con Raich, Schoenfelder, Matt (Mario) e Seer nei primi quattro, ma è evidente che la squadra, tutta insieme, è cresciuta molto (Feller 5/o, Digruber 23/o, Hirschbuehl 27/o).
Così come è cresciuta quella elvetica: ancora nessun acuto ma Aerni 8/o, Gini 16/o, Yule 19/o, Zenhaeusern 22/o, Schmidiger 26/o e Simonet 27/o (primi punti) significano 6 atleti nei top30, tutto frutto di lavoro e programmazione ben fatta.
Applausi anche per la compagine svedese, con la guida italiana di Walter Girardi: Hargin 6/o, il debuttante (in slalom) Jakobsen 12/o (con il pettorale 66!), Lahdenperae 14/o (13 posizioni recuperate), Byggmark 17/o (11 posizioni recuperate).
A completare la top10 c'è il quarto posto di Neureuther, a un decimo dal podio, qualche errore di troppo nella prima frazione e due decimi persi negli ultimi dieci secondi di gara: il tedesco non è ancora quello di tre anni fa, ma c'è anche lui.
Ottimo anche il 6/o posto del britannico Ryding, miglior risultato in carriera, l'8/o di Aerni e Dopfer, il 10/o del norvegese Nordbotten.
Appena fuori dai top10 Pinturault, tanto deludente nella prima quando rapido nella seconda, recuperando così 13 posizioni.
Il resto dell'Italia è in chiaroscuro: Patrick Thaler 21/o ha perso 10 posizioni rispetto alla prima manche, ma comunque il suo risultato è da considerare positivo, visto che si è infortunato solo pochi giorni fa, ed ha dovuto stringere i denti per essere in pista.
Bravo Andrea Ballerin nel qualificarsi e nel lottare nella seconda, il 25/o tempo finale ottenuto con il 40 è il giusto risultato per continuare ad abbassare il pettorale e avvicinarsi ai top15; peccato per il tempo perso sul muro nella seconda.
Fuori invece nella prima manche Tommaso Sala e Stefano Gross, mentre non trovano la qualifica per un soffio Giuliano Razzoli e Riccardo Tonetti.
(domenica 13 novembre 2016)