Coppa del Gobbo - Che botti...e non è Capodanno!
Ragazzi, una settimana ricca di pathos, come quella che ha scandito le gare italiane di Coppa, non capita spesso (per fortuna!), ma i cinquant'anni della creatura di Serge Lang dovevano pur lasciare un segno nella nostra memoria!
Cominciamo dal primo episodio, quello che ha visto protagonista – suo malgrado – un ragazzo talentuoso qual'è Matthias Mayer, Campione Olimpico di Discesa, caduto sulla Saslong. La pista gardenese è sempre stata un'avversaria severa per gli specialisti della velocità e ognuno di noi ricorda quanti e quali siano stati gli incidenti più rovinosi. Nella mia memoria, per esempio, sono molto nitide le immagini della caduta – in alto – del campione olimpico di Nagano, Jean Luc Cretier...! La sua storia agonistica si concluse quel giorno, purtroppo!
Quella di Matthias ripropone un tema delicato come quello della sicurezza, dell'air bag in modo specifico. Al ragazzo austriaco sono state ridotte microfratture alla sesta e settima vertebra dorsale e tra poco inizierà la riabilitazione. Speriamo in bene! Ricordo però che nel 2010 il francese David Poisson cadde rovinosamente sulle gobbe, anche lui aveva un air bag...ma non si fece nulla, per fortuna! Ho letto molte riflessioni in questi giorni (nelle due circostanze gli atleti indossavano sotto la tute air bags di case diverse!) e mi incuriosiscono i "sussurri" che ogni volta il web ci racconta. Il meccanismo dell'air bag di Mayer è figlio di quanto già sperimentato nel Motomondiale, ma con caratteristiche ed algoritmi propri, pensati per lo sci alpino. Un bel problema da risolvere, intanto una figura prestigiosa dello sci qual'è Ted Ligety, rappresentante degli atleti, ha detto a chiare lettere come gli atleti "non debbano fare da test per gli esperimenti"! E non dimentichiamo anche come i velocisti debbano ancor oggi firmare una dichiarazione "liberatoria" (introdotta dal famoso Sig.Poley a Kitzbuehel) con la quale gli organizzatori si "scaricano di ogni responsabilità oggettiva" in caso di incidenti non dipendenti dall'inosservanza dei sistemi di sicurezza...eccetera! Auguri caro Matthias, speriamo di rivederti presto in pista!
Il botto di Campiglio poteva assumere una dimensione di tale drammaticità che, solo a pensarci, vengono i brividi! In tanti si sono scusati, in tanti hanno giustificato le responsabilità! Come tutti voi ho visto le immagini della gara e, prima del "fatto" non mi erano piaciute le riprese, non aggiungevano nulla e non mi davano emozioni! Quanto più spettacolari erano stati invece i droni svizzeri sull'Hundschopf del Lauberhorn?! Mi dispiace per Campiglio perchè tanti "amici" e soprattutto quel Gentiluomo di Lorenzo Conci hanno lavorato molto per rientrare in Coppa, ma questa è una pagina che non sarà dimenticata presto, e non è un episodio piacevole!
Poi un "signore" con il microfono targato Rai, all’arrivo, ha reso il tutto più divertente...per non dire "mortificante"! Scusatemi, ho avuto una bella esperienza in Eurosport, ma in Rai ho vissuto gran parte della mia vita lavorativa ed ho ancora quel senso di appartenenza aziendale che mi rende partecipe virtuale di questa famiglia! Non si può, non si deve, non è ammissibile che al parterre di Campiglio un "microfono Rai" si possa rivolgere ad un CAMPIONE INTERNAZIONALE DELLO SCI QUALE E' MARCEL HIRSCHER chiedendogli "DUYUSPIKINGLISH..???!!" ...oltre ad amenità varie...che denotano una assoluta ignoranza (nel senso di ignorare...non sapere...) della materia (se uno si chiama Tonetti ed ha il pettorale addosso non puoi chiamarlo Thaler)!
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(venerdì 25 dicembre 2015)