LIVE - Si sa che l''appetito vien mangiando. L'Italia che non ti aspetti fa sognare sulla Saslong, nel giorno di uno Svindal un po' extraterrestre, con due azzurri a fare però da degni valletti: Matteo Marsaglia e Werner Heel. In una giornata che ci poteva vedere relegati a semplici comparse, su una pista non certo amata e gradita, gli azzurri ci riportano ai fasti di un passato non troppo lontano, ma di cui sentivamo sinceramente la mancanza. Si erano appena spente le luci di riflettori sulla succosa tappa di Beaver Creek, con le due vittorie di Innerhofer e Marsaglia, che l'Italia ci regala nuovamente un sogno: vedere due italiani su un podio, insieme, nella velocità. Non accadeva dai tempi di Runggaldier, Perathoner, Fischnaller, Ghedina e Fattor,i se si esclude Aare 2009 (1/o Heel e 3/o Innerhofer), e a quasi 15 anni di distanza dall'ultima volta che i colori azzurri hanno assaporato la gioia di tre podi consecutivi nella velocità.
Se Matteo Marsaglia si era un po' nascosto ieri nella conferenza stampa, ma le potenzialità le aveva già messe in mostra con la vittoria di Beaver Creek, per Werner Heel è la fine di un incubo. Il finanziere di San Leonardo in Passiria, sulla pista che lo vide trionfare nel 2008 ritrova la sua giusta collocazione, dopo due stagioni di calvario. I due azzurri - pettorale 11 e 12 - sfruttano il momento forse migliore dal punto di vista meteo - più luce e meno neve - per mettere a segno il colpaccio, ma dovendosi guardare le spalle solo da quel mostro di Aksel Lund Svindal, inarrivabile oggi, nonostante alcune sbavature finali che non hanno intaccato il suo risultato finale.
Il norvegese infligge oltre un secondo al nostro Marsaglia (+1.07), una rivincita dopo lo smacco di Beaver Creek, dove l'attuale leader della graduatoria generale, chiuse secondo, beffato da questo romano trapiantato a Sansicario, e con +1.12 a Werner Heel. Ma l'Italia non si accontenta e piazza anche il campione del mondo Christof Innerhofer dentro ai top10, per la prima volta, su una Saslong mai amata.
Il resto è tutto uno spartirsi di posti tra austriaci, francesi e norvegesi: 4/o finisce Kjetil Jansrud, 5/o Adrien Theaux, 6/o il giovane (classe '90) Matthias Mayer, 7/o Klaus Kroell, 8/o Johan Clarey, 9/o Joachim Puchner e 10/o il nostro Innerhofer. Subito fuori dai top10 troviamo quindi un sorprendente Dominik Paris, pettorale 48 - a precedere il 19/oposto di Peter Fill, il 22/o di Siegmar Klotz e il 34/o Silvano Varettoni.
Domani tempo permettendo - nella serata odierna è attesa una intensificazione della nevicata e un innalzamento delle temperature - si dovrebbe correre la discesa libera (inizio ore 12.15).
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Tutt i commenti disponibili:
1 | Jeppo il 14/12/2012 15:16:29
Ottimo articolo! Solo un appunto, Heel e Innerhofer erano arrivati insieme sul podio nel superG di Are alle finali di 4 anni fa! Anche se in quel caso primo e terzo! QUindi non si risale a Runghi e Peratonher. :)
2 | Ale85 il 14/12/2012 15:54:53
Solo una parola:
GRANDISSIMI
Grazie ragazzi!
3 | lbrtg il 14/12/2012 16:25:01
E' proprio la fine di un incubo per Heel! Forti tutti i nostri. Avanti cosi!!!!!!!!!!
4 | mary92 il 14/12/2012 21:45:48
Grande Heel! Lo sapevo che prima o poi sarebbe tornato[:D]!!!!!!!
5 | brunodalla il 14/12/2012 22:23:36
detto dei nostri, forse non si parla abbastanza della grandezza di svindal. è a due vittorie dall'essere il norvegese più vincente della storia, e battere due come aamodt e kjius non è roba da poco.
6 | fabio farg team il 15/12/2012 03:21:37
brunodalla ha scritto:
detto dei nostri, forse non si parla abbastanza della grandezza di svindal. è a due vittorie dall'essere il norvegese più vincente della storia, e battere due come aamodt e kjius non è roba da poco.
Giusto!Poi si Marsaglia,sta andando forte,Heel rinato ma il vincitore è stato Svindal con un distacco superiore al secondo.
7 | lbrtg il 15/12/2012 08:02:14
brunodalla ha scritto:
detto dei nostri, forse non si parla abbastanza della grandezza di svindal. è a due vittorie dall'essere il norvegese più vincente della storia, e battere due come aamodt e kjius non è roba da poco.
In Libera, certe volte, mi ricorda la strapotenza fisica del mitico Herminator!