Vonn-Leggenda:4/a Coppa.Brignone 2/a,ottima Italia
Si tiene il casco tra le mani Lindsey Vonn, mentre urla e alza lo sguardo al cielo, ride ed esulta, subito dopo aver tagliato il traguardo, aver visto la luce verde, aver capito che è fatta, è vittoria, è la quarta Sfera di Cristallo, è l'ennesimo record abbattuto, è la 52/a vittoria in carriera, è la 11/a vittoria stagionale. Numeri, statistiche, iperboli, non si sa più come tracciare le dimensioni e l'importanza dei risultati sportivi della Regina del Circo Rosa, protagonista assoluta delle ultime 5 stagioni, dominatrice di quella in corso. Una stagione iniziata con una vittoria, a Soelden, in una disciplina in cui non aveva mai vinto e dove ha saputo essere costante, macinando risultati e podi fino al sigillo odierno, il secondo in carriera tra le porte larghe. E con cinque gare ancora da correre, e 1808 punti già in cascina, i record (femminile) di Janica Kostelic di 1970 e (maschile) di Hermann Maier di 2000 sono tranquillamente alla sua portata. Il successo della Vonn matura nella prima manche, interpretata alla perfezione dall'americana, che sfrutta il pettorale basso e la pista ancora in perfette condizioni, su un tracciato che ne esalta le doti di velocista; la seconda manche non è meno eccellente, con una pista segnata riesce a fare il 9/o tempo. Doveroso parlare della vincitrice, ma alle sue spalle c'è una grandissima Fede Brignone e un risultato complessivo azzurro di alto livello. La milanese fa tutto bene, riesce persino a battere Viktoria Rebensburger, ma si deve inchinare alla Regina. Una sciata morbida, intelligente, continua ed efficace, tanto da rifilare 9 decimi ad un'ottima Tessa Worley, scatenata dopo la tappa deludente di Ofterschwang. Per Fede è il quinto podio in carriera, il terzo stagionale; la vittoria è vicina, arriverà. Terzo gradino del podio per la tedesca Rebensburg: è ancora lei la più forte, ma patisce troppo l'ultimo tratto di gara e i 60 punti odierni ancora non gli garantiscono la vittoria della coppa di specialità (95 di vantaggio sulla Vonn). Nella seconda manche la pista si deteriora, escono i gradini, via via le linee si allungano e bisogna fare molta strada tra una porta l'altra, i tempi di manche crescono, i consistenti vantaggio accumulati nella prima vengono annullati. Ne approfitta la nostra Agerer, 28/a dopo la prima frazione: Lisa disegna una manche eccellente, si carica delle 7 vittorie consecutive ottenute in Coppa Europa, chiude in 1:12.17, tempo che più nessuno riuscirà a battere, e rimane nell'angolo del leader vedendo scivolare alle sue spalle una dopo l'altra ben 21 atlete, arrendendosi solo alla Worley che vantava quasi 2 secondi di vantaggio. Il 7/o posto finale è il miglior risultato della carriera, e gli vale anche l'accesso alle Finali. Che stagione per Lisa! E le belle notizie in casa azzurra non sono finite: Nadia Fanchini, pettorale 46, recupera fino alla 11/a posizione che condivide con la compagna di squadra Denise Karbon; 14/a Manu Moelgg; 20/a Sabrina Fanchini, 22/a Giulia Gianesini; 23/a Irene Curtoni. Amarezza per la valtellinese: fino all'ultimo intermedio era virtualmente alle spalle della Agerer, avrebbe chiuso tra le top10, ma commette un errore e sbaglia ad interpretare il tratto finale, perdendo velocità, tempo e molte posizioni. Sei azzurre si qualificano per le Finali: Federica Brignone, Irene Curtoni, Denise Karbon, Manu Moelgg, Lisa Agerer e Giulia Gianesini (per 2 punti prende l'ultimo posto disponibile). Fuori di poco Nadia Fanchini, pesano i punti persi nel secondo gigante di Ofterschwang, ma la camuna e i tifosi azzurri non devono rattristarsi, tutt'altro, vederla sciare a questi livelli dopo gli infortuni subiti dà grande fiducia, e crea una solida base per preparare al meglio la prossima stagione.
(venerdì 9 marzo 2012)
(venerdì 9 marzo 2012)