Anna Fenninger regna in SuperCombi, Schnarf 8a
E' il volto giovane e grazioso di Anna Fenninger ad ospitare il sorriso più ampio e le più dolci lacrime di gioia al termine della SuperCombinata mondiale di Garmisch Partenkirchen. Dopo un'ottima discesa, la ventunenne di Salisburgo ha costruito con il quarto tempo (anche) nella manche di slalom il successo che la consacra tra le grandi del Circo Rosa, un ruolo già preannunciato dai podi raccolti negli ultimi mesi, un ruolo a cui l'esile austriaca era attesa dopo aver dominato in lungo ed in largo nelle categorie giovanili. Un dominio che ha forse contribuito, negli anni, a creare tanta aspettativa su questa ragazza, quasi dovesse sfondare sin dal debutto tra le grandi. Come se tre titoli mondiali juniores (il primo nel 2006, i successivi due compreso quello della combinata nel 2008) e due vittorie nella generale di Coppa Europa (2006 e 2007) non fossero già un accredito sufficiente. E' cresciuta con relativa calma, senza fretta, la dolce Anna, e ancor prima di compiere il ventiduesimo anno (lo farà a giugno) si è regalata tre podi in Coppa e soprattutto questo titolo mondiale che, seppur magari meno nobile di altri, rappresenta pur sempre un traguardo importante, importantissimo. "L'ho sognato, ancora non ci credo" dice lei.
Si è parlato a lungo, nelle scorse settimane, che proprio la Fenninger sarebbe potuta essere il futuro dello sci. Oggi, ne è arrivata la conferma: domani ci saran da fare i conti con lei, oltre che con Lara Gut (che volo!!!), l'amica che per prima l'ha abbracciata a fine gara; già oggi sanno prendersi importanti sussulti, anche se per ora le leader restano Vonn e Riesch, pur momentaneamente incerottate. L'americana ha fatto la discesa, con discreti riscontri; la bavarese si è concessa anche lo slalom, chiudendo 11ima ma evidentemente debilitata dall'influenza che l'ha colpita proprio in occasione dei Mondiali di casa.
E così insieme alla Fenninger, sorridono anche Tina Maze, argento, ed Anja Paerson (toh, che strano) che va a prendersi il bronzo. La slovena ha condotto il suo team di stampo italiano sul secondo gradino del podio grazie ad un ottimo slalom (secondo tempo, dietro alla sola Hosp) che le ha permesso di raccogliere il quarto argento tra mondiali ed olimpiadi nel giro di due anni esatti, mentre la svedese porta a 17 i suoi allori, numero record: da St. Anton 2001 ad oggi la trentenne di Tarnaby ha conosciuto tutti i podi delle grandi rassegne internazionali, con l'unica eccezione degli scorsi mondiali di Val d'Isere. Chapeau, Anja; Chapeau.
Così ai piedi del podio restano le migliori della mattinata, con Dominique Gisin a precedere la leader provvisoria Lizz Goergl, meno brillante del previsto tra i paletti stretti e sul ripido della Gudiberg.
Ottavo posto invece per una buona Hannah Scharf, decima a metà gara e buona interprete anche dello slalom; poco dietro in sedicesima posizione ecco Elena Curtoni che inizia a risentire di un mese a dir poco estenuante e non vede l'ora di riprendere fiato. Ora avrà tutto il tempo, la valtellinese: il suo, quest'anno, l'ha già fatto; e con gli straordinari.
Nelle due gare in rosa sin qui disputata, il comune denominatore è stato il biancorosso austriaco sul gradino più alto del podio, proprio nella stagione che più di tutte sembrava vedere il Wunderteam in gonnella soffrire più del solito. Ed invece... ora le altre sono attese al contrattacco, a partire dalla discesa di domenica. E attenzione alla Paerson...
(venerdì 11 febbraio 2011)
Si è parlato a lungo, nelle scorse settimane, che proprio la Fenninger sarebbe potuta essere il futuro dello sci. Oggi, ne è arrivata la conferma: domani ci saran da fare i conti con lei, oltre che con Lara Gut (che volo!!!), l'amica che per prima l'ha abbracciata a fine gara; già oggi sanno prendersi importanti sussulti, anche se per ora le leader restano Vonn e Riesch, pur momentaneamente incerottate. L'americana ha fatto la discesa, con discreti riscontri; la bavarese si è concessa anche lo slalom, chiudendo 11ima ma evidentemente debilitata dall'influenza che l'ha colpita proprio in occasione dei Mondiali di casa.
E così insieme alla Fenninger, sorridono anche Tina Maze, argento, ed Anja Paerson (toh, che strano) che va a prendersi il bronzo. La slovena ha condotto il suo team di stampo italiano sul secondo gradino del podio grazie ad un ottimo slalom (secondo tempo, dietro alla sola Hosp) che le ha permesso di raccogliere il quarto argento tra mondiali ed olimpiadi nel giro di due anni esatti, mentre la svedese porta a 17 i suoi allori, numero record: da St. Anton 2001 ad oggi la trentenne di Tarnaby ha conosciuto tutti i podi delle grandi rassegne internazionali, con l'unica eccezione degli scorsi mondiali di Val d'Isere. Chapeau, Anja; Chapeau.
Così ai piedi del podio restano le migliori della mattinata, con Dominique Gisin a precedere la leader provvisoria Lizz Goergl, meno brillante del previsto tra i paletti stretti e sul ripido della Gudiberg.
Ottavo posto invece per una buona Hannah Scharf, decima a metà gara e buona interprete anche dello slalom; poco dietro in sedicesima posizione ecco Elena Curtoni che inizia a risentire di un mese a dir poco estenuante e non vede l'ora di riprendere fiato. Ora avrà tutto il tempo, la valtellinese: il suo, quest'anno, l'ha già fatto; e con gli straordinari.
Nelle due gare in rosa sin qui disputata, il comune denominatore è stato il biancorosso austriaco sul gradino più alto del podio, proprio nella stagione che più di tutte sembrava vedere il Wunderteam in gonnella soffrire più del solito. Ed invece... ora le altre sono attese al contrattacco, a partire dalla discesa di domenica. E attenzione alla Paerson...
(venerdì 11 febbraio 2011)