Lizz Görgl davvero SuperGigante! Elena Curtoni 6a!
Rock on, Lizz! Ieri ha aperto i Mondiali di Garmisch Partenkirchen cantando l'inno ufficiale della rassegna, oggi Elizabeth Görgl ha sorpreso tutte mettendosi al collo la prima medaglia d'oro di Gap 2011. Un SuperG perfetto, quello disegnato dell'ormai trentenne stiriana, un SuperG che l'ha lanciata sul gradino più alto del podio con soli 5 centesimi di margine su un'altrettanto eccellente Julia Mancuso che fa scalare solo in terza posizione l'attesissima padrona di casa Maria Riesch, staccata di 21 centesimi ma meglio dell'amica-rivale Lindsey Vonn, soltanto settima: ancora una volta la gara iridata ha invertito i valori della vigilia, vuoi per il maggior carico di pressione sulle spalle delle due titane di Coppa, vuoi per una pista ghiacciatissima che ha messo in difficoltà alcune ragazze e contestualmente esaltato altre.
Ed ai piedi del podio, ecco il nuovo che avanza: la ticinese Lara Gut (20 anni ancora da compiere) manca il bronzo per un paio di decimi, precedendo l'amica austriaca Anna Fenninger (21 anni e poco più) ed un'eccellente Elena Curtoni, pronta a rimarcare l'ottima condizione psico-fisica che ha caratterizzato queste ultime due settimane, dalle sorprendenti prove di Cortina d'Ampezzo fino all'inserimento nel gotha dello sci mondiale, passando per il titolo iridato juniores conquistato solo sabato scorso.
Sessanta anni in tre: è sin troppo facile dire che la prova di Garmisch ha svelato il futuro della specialità, pur nell'assenza della bavarese Viktoria Rebensburg, a sua volta classe '89 ed appiedata da una forte sindrome influenzale.
Ma il presente è tutto per Lizz Görgl: ai due bronzi olimpici (in gigante e discesa a Vancouver) e a quello iridato nella combinata di Val d'Isere ora può accompagnare il metallo più prezioso. Un oro che volendo vale doppio, perchè maturato su una pista tosta, tostissima, su un tracciato tecnicamente valido e con un prova pressochè perfetta. E che dire di Julia Mancuso? Quando in palio ci sono le medaglie, la ventiseienne californiana diventa un cliente pericoloso, su ogni fondo, in ogni contesto: il ghiaccio bavarese non la spaventa e soli cinque centesimi la separano dalla vincitrice austriaca per arricchire una collezione di allori che fino a ieri contava tre medaglie olimpiche ed altrettante iridate. L'importanza del bronzo di Maria Riesch si manifesterà nei prossimi giorni: quella di oggi era la prova più difficile per la bavarese, per una serie di motivi a cominciare dal surplus di tensione che inevitabilmente si accumulava sulle sue forti spalle. Ora che una medaglia è in bacheca, il suo Mondiale sarà decisamente più libero e già da domani sarà la donna da battere in tutte le 4 gare restanti.
E nel frattempo l'Italia si coccola un'Elena Curtoni già grande: grande nel risultato, ma grande anche nella maturità, nella mentalità, nella coscienza del proprio potenziale. La pittrice valtellinese è il nome nuovo non solo del panorama italiano e, come già detto, il futuro si sta aprendo davanti ai suoi sci, condotti con classe e potenza, sul ghiaccio e sulla neve compatta. Ma la prova iridata ha regalato anche il miglior SuperG stagionale per Daniela Merighetti, ottima nona per incamerare una cospicua dose di adrenalina in vista della discesa di domenica, la vera gara della trentenne bresciana. Più indietro le altre due azzurre in gara, con Elena Fanchini 18ima dopo una prima parte di gara davvero positiva, ed Hanna Schnarf 22ima. Da segnalare le cadute di Andrea Fischbacher e Gina Stechert, fortunatamente senza grosse conseguenze.
(martedì 8 febbraio 2011)
Ed ai piedi del podio, ecco il nuovo che avanza: la ticinese Lara Gut (20 anni ancora da compiere) manca il bronzo per un paio di decimi, precedendo l'amica austriaca Anna Fenninger (21 anni e poco più) ed un'eccellente Elena Curtoni, pronta a rimarcare l'ottima condizione psico-fisica che ha caratterizzato queste ultime due settimane, dalle sorprendenti prove di Cortina d'Ampezzo fino all'inserimento nel gotha dello sci mondiale, passando per il titolo iridato juniores conquistato solo sabato scorso.
Sessanta anni in tre: è sin troppo facile dire che la prova di Garmisch ha svelato il futuro della specialità, pur nell'assenza della bavarese Viktoria Rebensburg, a sua volta classe '89 ed appiedata da una forte sindrome influenzale.
Ma il presente è tutto per Lizz Görgl: ai due bronzi olimpici (in gigante e discesa a Vancouver) e a quello iridato nella combinata di Val d'Isere ora può accompagnare il metallo più prezioso. Un oro che volendo vale doppio, perchè maturato su una pista tosta, tostissima, su un tracciato tecnicamente valido e con un prova pressochè perfetta. E che dire di Julia Mancuso? Quando in palio ci sono le medaglie, la ventiseienne californiana diventa un cliente pericoloso, su ogni fondo, in ogni contesto: il ghiaccio bavarese non la spaventa e soli cinque centesimi la separano dalla vincitrice austriaca per arricchire una collezione di allori che fino a ieri contava tre medaglie olimpiche ed altrettante iridate. L'importanza del bronzo di Maria Riesch si manifesterà nei prossimi giorni: quella di oggi era la prova più difficile per la bavarese, per una serie di motivi a cominciare dal surplus di tensione che inevitabilmente si accumulava sulle sue forti spalle. Ora che una medaglia è in bacheca, il suo Mondiale sarà decisamente più libero e già da domani sarà la donna da battere in tutte le 4 gare restanti.
E nel frattempo l'Italia si coccola un'Elena Curtoni già grande: grande nel risultato, ma grande anche nella maturità, nella mentalità, nella coscienza del proprio potenziale. La pittrice valtellinese è il nome nuovo non solo del panorama italiano e, come già detto, il futuro si sta aprendo davanti ai suoi sci, condotti con classe e potenza, sul ghiaccio e sulla neve compatta. Ma la prova iridata ha regalato anche il miglior SuperG stagionale per Daniela Merighetti, ottima nona per incamerare una cospicua dose di adrenalina in vista della discesa di domenica, la vera gara della trentenne bresciana. Più indietro le altre due azzurre in gara, con Elena Fanchini 18ima dopo una prima parte di gara davvero positiva, ed Hanna Schnarf 22ima. Da segnalare le cadute di Andrea Fischbacher e Gina Stechert, fortunatamente senza grosse conseguenze.
(martedì 8 febbraio 2011)