Le scommesse di Claudio Ravetto
"Per domani ho scommesso su Denise Karbon". E ancora: "Ho scommesso con il consiglio federale che questo sarà l'anno giusto perchè questa squadra di gigante possa vincere la coppetta o una medaglia a Garmisch".
Non servono molti giri di parole al nuovo commissario tecnico unico per inquadrare i leit motiv della nuova stagione che prenderà il via domani con il gigante femminile. Ecco, le ragazze, per l'appunto. "Non conosco molto il mondo dello sci in rosa e sto iniziando a capirci qualcosa adesso. Ma ho visto le ragazze sciare davvero bene, Denise in particolare. Ecco, se domani dovesse sciare come in allenamento credo che potrebbe tranquillamente vincere, se poi qualche avversaria riuscisse addirittura a fare meglio... complimenti a lei, senza dubbio". Accanto a lui, Denise Karbon nicchia, sa di stare bene, ma non viole fare proclami, dopotutto "quando si hanno molte aspettative, basta poco per vedere naufragare il tutto". Lei, qui al Rettenbach ha già vinto, tre anni fa: è stata l'unica nella storia azzurra a riuscirci. "Vedete, tre anni fa alla prima gara da ct Much Mair ricevette in regalo la vittoria da Denise. Spero di avere la stessa fortuna..." continua Ravetto che poi passa in rassegna, insieme a Stefano Costazza, l'andamento degli allenamenti. "La preparazione è andata davvero bene, siamo soddisfatti e sicuri di aver fatto tutto il possibile per presentarci nelle migliori condizioni. Sono fiducioso". Più cauto, come di consueto, il tecnico fassano... "Mi fa piacere l'entusiasmo del ct: mi aspetto una buona gara, specie dalle ragazze migliori che possono puntare a fare bene. Per la vittoria, non mi sbilancio..."
Ma veniamo alle ragazze, dunque. Sono cariche le sorelle Curtoni, è fiduciosa Giulia Gianesini ("se prima la gara era un problema, dopo la scorsa ottima stagione non lo è più, sono più tranquilla"), tranquilla come consueto Nicole Gius, grintosa e decisa Manuela Moelgg, entusiasta Francesca Marsaglia che non vede l'ora di debuttare sul Rettenbach. E Federica Brignone? "Sto bene e mi aspetto una bella gara, divertente. Nelle ultimi giorni sono riuscita a sistemare alcuni dettagli che non mi consentivano di sciare al meglio, di provare le giuste sensazioni. Ora va molto meglio e già domani so di poter dire la mia. Mi aspetto sempre il massimo da me stessa, e vorrei sempre essere al meglio, ma vediamo come andrà domani".
Salutano, le ragazze e lasciano spazio ai colleghi. Ed è ancora Ravetto a monopolizzare la scena. "La squadra inizia ad avere un'età media piuttosto altina. Per molti questa potrebbe essere l'ultima occasione per mettere le mani sulla Coppetta o su una medaglia: voglio credere e sono sicuro che sia l'anno giusto. Già da domenica in molti possono fare bene, su una pista che non ha regalato grandissime gioie, in passato. L'unico dubbio riguarda Innerhofer: al momento è ancora a Tignes a fare allenamento e test nelle discipline veloci e deve ancora sciogliere la riserva se partecipare o no al gigante di domenica. Si saprà nelle prossime ore, forse domani: gli altri 8 però sono carichi, dal giovane Borsotti al più "esperto" Ploner".
La parola, quindi, passa al Rettenbach: da lui dipendono le sorti delle scommesse di Ravetto. Si dice che la fortuna aiuti gli audaci...
(venerdì 22 ottobre 2010)
Non servono molti giri di parole al nuovo commissario tecnico unico per inquadrare i leit motiv della nuova stagione che prenderà il via domani con il gigante femminile. Ecco, le ragazze, per l'appunto. "Non conosco molto il mondo dello sci in rosa e sto iniziando a capirci qualcosa adesso. Ma ho visto le ragazze sciare davvero bene, Denise in particolare. Ecco, se domani dovesse sciare come in allenamento credo che potrebbe tranquillamente vincere, se poi qualche avversaria riuscisse addirittura a fare meglio... complimenti a lei, senza dubbio". Accanto a lui, Denise Karbon nicchia, sa di stare bene, ma non viole fare proclami, dopotutto "quando si hanno molte aspettative, basta poco per vedere naufragare il tutto". Lei, qui al Rettenbach ha già vinto, tre anni fa: è stata l'unica nella storia azzurra a riuscirci. "Vedete, tre anni fa alla prima gara da ct Much Mair ricevette in regalo la vittoria da Denise. Spero di avere la stessa fortuna..." continua Ravetto che poi passa in rassegna, insieme a Stefano Costazza, l'andamento degli allenamenti. "La preparazione è andata davvero bene, siamo soddisfatti e sicuri di aver fatto tutto il possibile per presentarci nelle migliori condizioni. Sono fiducioso". Più cauto, come di consueto, il tecnico fassano... "Mi fa piacere l'entusiasmo del ct: mi aspetto una buona gara, specie dalle ragazze migliori che possono puntare a fare bene. Per la vittoria, non mi sbilancio..."
Ma veniamo alle ragazze, dunque. Sono cariche le sorelle Curtoni, è fiduciosa Giulia Gianesini ("se prima la gara era un problema, dopo la scorsa ottima stagione non lo è più, sono più tranquilla"), tranquilla come consueto Nicole Gius, grintosa e decisa Manuela Moelgg, entusiasta Francesca Marsaglia che non vede l'ora di debuttare sul Rettenbach. E Federica Brignone? "Sto bene e mi aspetto una bella gara, divertente. Nelle ultimi giorni sono riuscita a sistemare alcuni dettagli che non mi consentivano di sciare al meglio, di provare le giuste sensazioni. Ora va molto meglio e già domani so di poter dire la mia. Mi aspetto sempre il massimo da me stessa, e vorrei sempre essere al meglio, ma vediamo come andrà domani".
Salutano, le ragazze e lasciano spazio ai colleghi. Ed è ancora Ravetto a monopolizzare la scena. "La squadra inizia ad avere un'età media piuttosto altina. Per molti questa potrebbe essere l'ultima occasione per mettere le mani sulla Coppetta o su una medaglia: voglio credere e sono sicuro che sia l'anno giusto. Già da domenica in molti possono fare bene, su una pista che non ha regalato grandissime gioie, in passato. L'unico dubbio riguarda Innerhofer: al momento è ancora a Tignes a fare allenamento e test nelle discipline veloci e deve ancora sciogliere la riserva se partecipare o no al gigante di domenica. Si saprà nelle prossime ore, forse domani: gli altri 8 però sono carichi, dal giovane Borsotti al più "esperto" Ploner".
La parola, quindi, passa al Rettenbach: da lui dipendono le sorti delle scommesse di Ravetto. Si dice che la fortuna aiuti gli audaci...
(venerdì 22 ottobre 2010)