Addio Erwin Stricker; e'' morto "Cavallo Pazzo"
Il mondo degli sport della neve perde uno dei suoi protagonisti più conosciuti.
Proprio alla vigilia di una nuova stagione invernale se ne è andato dopo lunga malattia, all'ospedale di Bolzano dove era ricoverato, Erwin Stricker, 60 anni, ex campione di sci e soprattutto uomo pieno di iniziative e idee, sopranominato "Cavallo Pazzo" per le sue spettacolari cadute sugli sci. Nato il 15 agosto del 1950 a Mattinghofen in Austria. Si trasferì all'età di cinque anni con tutta la sua famiglia in Alto Adige dove continuò a vivere fino all'ultima residenza di Merano. Stricker campione italiano di discesa gareggiò in nazionale, dal 1969 al 1978, partecipando a due Olimpiadi (1972 e 1976), conquistando due podi in coppa del mkondo e fece parte della mitica 'valanga azzurra'. Indimenticabile il terzo posto nella cinquina azzurra del gigante di Berchtesgaden nel 1974 insieme con altri suoi quattro compagni di squadra: Piero gros (1/o), Gustavo Theoeni (2/o), Helmut Schmalzl (4/o) e Tino Pietrogiovanna (5/o). La sua carriera fu costellata da alcuni successi, ma anche da una serie di gravi infortuni. L'altoatesino e' diventato famoso per alcune innovazioni applicate allo sci alpino, come ginocchiere, speciali caschi e bastoni per lo slalom. Negli ultimi anni si affermo' come imprenditore, insieme al'ex Kurt Ladstaetter con iniziative come 'Rent & Go', noleggio di attrezzi sportivi a prezzi low cost e ProNeve, una piattaforma di lavoro per la produzione della neve artificiale. In questi ultimi anni si rese atttivo come 'ambasciatore' del turismo invernale in Russia e in Cina. Una volta rispondendo ad una domanda di un giornalista che gli chiedeva circa il suo lavoro, così rispose: "Io sono come la Nokia: Connecting People!". Con Erwin e il suo inseparabile cappello da cow-boy in testa se ne va una parte leggendaria dello sci alpino. Da parte nostra che lo abbiamo conosciuto da vicino resta la malinconia di quando se ne va un "grande amico", sempre sorridente, con quella stretta di mano quasi d'acciaio... da vero amico. Sempre disponibile a scambiare qualche battuta e a dispensare consigli, quando lo si incontrava sulle piste da sci di tutto il mondo. Ciao Erwin, ci mancherai tanto!
(martedì 28 settembre 2010)
(martedì 28 settembre 2010)