Giorgio Rocca si ritira... grazie Giorgione!
Era nell'aria, vista l'annunciata conferenza stampa a Kitzbuhel. Ebbene, ai piedi della Streif Giorgio Rocca ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di abbandonare l'attività agonistica. L'infortunio capitatogli in allenamento ad inizio mese ha rotto le uova nel paniere al carabiniere livignasco che si è visto costretto a rinunciare alla rassegna olimpica di Vancouver, l'ultimo grande traguardo che si era posto per chiudere la sua gloriosa carriera, fatta di 11 vittorie in Coppa del Mondo, di tre bronzi iridati e della coppetta di specialità conquistata nel "suo" slalom in quel 2006 ricco di successi e rimpianti. Proprio la prematura caduta nell'appuntamento olimpico di Sestriere, in un inverno vissuto da dominatore era forse l'unica piaga ancora aperta nella mente del trentaquattrenne valtellinese. Nell'ottica di cercare di rimarginare tale ferita, Rocca aveva puntato tutto sulle due settimane a cinque cerchi di Vancouver ed il malcapitato infortunio ha letteramlemnte tarpato le ali a quello che poteva essere il sogno di rivalsa del Giorgione nazionale.
Un paio di settimane di riflessione, per poi prendere una decisione probabilmente inevitabile. "E' con grande rammarico che lascio questo ambiente, ma sono pronto per mettere a disposizione dei giovani e dell'intero movimento l'esperienza accumulata in questi anni. Il mio futuro lo vedo ancora all'interno del Circo Bianco, anche se non so ancora con che ruolo, visto che sto valutando anche alcune interessanti offerte giunte dal mondo televisivo. Una cosa è certa.... che il mio compagno di stanza Giuliano Razzoli dovrà cercarsi un nuovo coinquilino".
Parole che rientrano alla perfezione nel pacato dipinto che Giorgio Rocca ha saputo dare di sè nella sua lunga carriera, sorta tra mille difficoltà fino ad innalzare l'azzurro nell'Olimpo dello slalom mondiale. Parole che allo stesso tempo sembrano quasi contenere una sorta di passaggio di consegne e sembra quasi un simpatico gioco del destino il constatare che la prima vittoria di Razzoli sia coincisa, settimana più, settimana meno, con il ritiro del compagno di camera. Giorgione ha quindi detto basta, sicuramente lascia uno dei principali esponenti dello slalom del nuovo millennio, ma più di tutto il Circo Bianco perde (momentaneamente) una persona di grande spessore, fascino e carisma.
(sabato 23 gennaio 2010)
Un paio di settimane di riflessione, per poi prendere una decisione probabilmente inevitabile. "E' con grande rammarico che lascio questo ambiente, ma sono pronto per mettere a disposizione dei giovani e dell'intero movimento l'esperienza accumulata in questi anni. Il mio futuro lo vedo ancora all'interno del Circo Bianco, anche se non so ancora con che ruolo, visto che sto valutando anche alcune interessanti offerte giunte dal mondo televisivo. Una cosa è certa.... che il mio compagno di stanza Giuliano Razzoli dovrà cercarsi un nuovo coinquilino".
Parole che rientrano alla perfezione nel pacato dipinto che Giorgio Rocca ha saputo dare di sè nella sua lunga carriera, sorta tra mille difficoltà fino ad innalzare l'azzurro nell'Olimpo dello slalom mondiale. Parole che allo stesso tempo sembrano quasi contenere una sorta di passaggio di consegne e sembra quasi un simpatico gioco del destino il constatare che la prima vittoria di Razzoli sia coincisa, settimana più, settimana meno, con il ritiro del compagno di camera. Giorgione ha quindi detto basta, sicuramente lascia uno dei principali esponenti dello slalom del nuovo millennio, ma più di tutto il Circo Bianco perde (momentaneamente) una persona di grande spessore, fascino e carisma.
(sabato 23 gennaio 2010)