Rossignol taglia gli ingaggi del 50%
Rossignol, il più grande produttore di sci mondiale, vuole tagliare del 50% gli ingaggi dei propri campioni. La notizia non è un fulmine a ciel sereno: qualche giorno fa il colosso francese aveva annunciato l'intenzione di tagliare il 30% della sua forza lavoro per combattere la crisi globale. Il responsabile per il Nord America, Francois Goulet, aveva giustificato questa decisione affermando che il mercato dello sci mondiale è calato del 40% nell'ultima stagione e che le prospettive per la prossima non erano affatto buone, con un calo del 25% dei preordini.
Rossignol, che ha in portafoglio anche Dynastar, Lange e Look, taglierà 450 dipendenti in tutto il mondo, nel tentativo di ristrutturarsi dopo essere stata venduta nello scorso agosto da Quicksilver a Chartreuse&Mont Blanc. I tagli maggiori si avranno negli stabilimenti di produzione francesi con 275 unità, ma in Europa saranno coinvolte anche Italia e Spagna.
A subire il peso della ristrutturazione non saranno solo i dipendenti dell'azienda fondata nel 1907 da Abel Rossignol ma anche i suoi uomini-immagine: ieri il CEO Bruno Cercley ha annunciato che il gruppo taglierà del 50% gli stipendi degli atleti. Al quotidiano Equipe Cercley ha dichiarato: " abbiamo chiesto loro di accettare una riduzione del 50%. Non hanno fatto salti di gioia, ma hanno capito, hanno apprezzato la trasparenza e le nostre motivazioni".
Moltissimi i "big" sotto contratto: dalla vincitrice dell'ultima sfera di cristallo Lindsey Vonn, a Ted Ligety, da JB Grange a Lizeroux e, per guardare a casa nostra, Manfred Moelgg. Werner Heel, Nadia Fanchini, Christof Innerhofer, Max Blardone solo per citarne alcuni.
Gli atleti avranno tempo fino al 20 maggio per decidere: accettare la diminuzione di stipendio o abbandonare senza penali la casa francese. Il tutto quando stanno per iniziare gli allenamenti estivi fondamentali per la corretta preparazione della stagione 2010, la stagione Olimpica, alla quale tutti gli atleti vogliono arrivare avendo già la massima conoscenza e confidenza con i propri materiali.
(mercoledì 6 maggio 2009)
Rossignol, che ha in portafoglio anche Dynastar, Lange e Look, taglierà 450 dipendenti in tutto il mondo, nel tentativo di ristrutturarsi dopo essere stata venduta nello scorso agosto da Quicksilver a Chartreuse&Mont Blanc. I tagli maggiori si avranno negli stabilimenti di produzione francesi con 275 unità, ma in Europa saranno coinvolte anche Italia e Spagna.
A subire il peso della ristrutturazione non saranno solo i dipendenti dell'azienda fondata nel 1907 da Abel Rossignol ma anche i suoi uomini-immagine: ieri il CEO Bruno Cercley ha annunciato che il gruppo taglierà del 50% gli stipendi degli atleti. Al quotidiano Equipe Cercley ha dichiarato: " abbiamo chiesto loro di accettare una riduzione del 50%. Non hanno fatto salti di gioia, ma hanno capito, hanno apprezzato la trasparenza e le nostre motivazioni".
Moltissimi i "big" sotto contratto: dalla vincitrice dell'ultima sfera di cristallo Lindsey Vonn, a Ted Ligety, da JB Grange a Lizeroux e, per guardare a casa nostra, Manfred Moelgg. Werner Heel, Nadia Fanchini, Christof Innerhofer, Max Blardone solo per citarne alcuni.
Gli atleti avranno tempo fino al 20 maggio per decidere: accettare la diminuzione di stipendio o abbandonare senza penali la casa francese. Il tutto quando stanno per iniziare gli allenamenti estivi fondamentali per la corretta preparazione della stagione 2010, la stagione Olimpica, alla quale tutti gli atleti vogliono arrivare avendo già la massima conoscenza e confidenza con i propri materiali.
(mercoledì 6 maggio 2009)