Le piccole nazioni protestano contro la Fis
LIVE DA VAL D'ISERE
A margine della qualificazione per il gigante maschile disputata oggi, al quale hanno partecipato ben 105 atleti, si annuncia protesta dei paesi più piccoli. A guidarla Lamine Gueye, presidente della federazione segenalese di sci, che a Sarayevo 1984 fu il primo sciatore di colore a partecipare ad un Olimpiade invernale. La protesta riguarda la decisione della Fis di svolgere questa qualificazione creando così di fatto due mondiali: quello delle nazioni grandi e potenti e quelle più piccole come ad esempio Senegal, Nepal, Algeria e Brasile. Il secondo motivo è che la Fis ha imposto a questi paesi di venire a fare queste qualificazioni, senza le quali non potrebbero partecipare all'Olimpiade di Vancouver 2010. Il presidente senegalese annuncia una protesta con corteo per le strade del centro di Val d'Isere se la Fis non farà marcia indietro. "Ci sono atleti che si sono pagati viaggio, materiali alberghi per venire a fare una qualificazione e poi tornare a casa. Questo non è giusto" ha dichiarato Gueye. La decisione di disputare una qualificazione pre gara iridata è stata introdotta dalla Fis ai Mondiali del 2007 ad Aare, per limitare il numero a 75 partecipanti per la gara iridata. Sono, infatti, 25 gli atleti che si qualificano nelle specialità slalom e gigante. La stessa cosa non avviene tra le donne. "Gli uomini sono discriminati rispetto alle donne, perchè almeno queste ultime, anche se in numero superiore (oggi erano 98 al via) hanno potuto confrontarsi nella prima manche con le atlete che fanno coppa del mondo. Noi, invece, no!" ha aggiunto il vulcanico presidente senegalese. Un'altro motivo della protesta è legato al fatto che oggi le atlete classificate dopo la 30/a posizione non hanno potuto partecipare alla seconda manche come da regolamento. "Questo è un mondiale e non una coppa del mondo - ha tuonato Gueye - non ci possono trattare così". Intanto stasera il presidente della Fis incontrerà Lamine Gueye. Per la cronaca la gara di qualificazione maschile alla quale erano iscritti ben 105 atleti è stata vinta dal russo Alexandr Horoshilov che ha preceduto il croato Danko Marinelli e il britannico David Ryding. Tra i qualificati atleti provenienti tra l'altro da Cile, Olanda, Georgia, Romania, Islanda ed Australia. Non si è qualificato, invece, il 50enne principe Hubertus von Hohenlohe, che non ha preso il via nella seconda manche dopo che aveva chiuso la prima fuori dai trenta.
(giovedì 12 febbraio 2009)
A margine della qualificazione per il gigante maschile disputata oggi, al quale hanno partecipato ben 105 atleti, si annuncia protesta dei paesi più piccoli. A guidarla Lamine Gueye, presidente della federazione segenalese di sci, che a Sarayevo 1984 fu il primo sciatore di colore a partecipare ad un Olimpiade invernale. La protesta riguarda la decisione della Fis di svolgere questa qualificazione creando così di fatto due mondiali: quello delle nazioni grandi e potenti e quelle più piccole come ad esempio Senegal, Nepal, Algeria e Brasile. Il secondo motivo è che la Fis ha imposto a questi paesi di venire a fare queste qualificazioni, senza le quali non potrebbero partecipare all'Olimpiade di Vancouver 2010. Il presidente senegalese annuncia una protesta con corteo per le strade del centro di Val d'Isere se la Fis non farà marcia indietro. "Ci sono atleti che si sono pagati viaggio, materiali alberghi per venire a fare una qualificazione e poi tornare a casa. Questo non è giusto" ha dichiarato Gueye. La decisione di disputare una qualificazione pre gara iridata è stata introdotta dalla Fis ai Mondiali del 2007 ad Aare, per limitare il numero a 75 partecipanti per la gara iridata. Sono, infatti, 25 gli atleti che si qualificano nelle specialità slalom e gigante. La stessa cosa non avviene tra le donne. "Gli uomini sono discriminati rispetto alle donne, perchè almeno queste ultime, anche se in numero superiore (oggi erano 98 al via) hanno potuto confrontarsi nella prima manche con le atlete che fanno coppa del mondo. Noi, invece, no!" ha aggiunto il vulcanico presidente senegalese. Un'altro motivo della protesta è legato al fatto che oggi le atlete classificate dopo la 30/a posizione non hanno potuto partecipare alla seconda manche come da regolamento. "Questo è un mondiale e non una coppa del mondo - ha tuonato Gueye - non ci possono trattare così". Intanto stasera il presidente della Fis incontrerà Lamine Gueye. Per la cronaca la gara di qualificazione maschile alla quale erano iscritti ben 105 atleti è stata vinta dal russo Alexandr Horoshilov che ha preceduto il croato Danko Marinelli e il britannico David Ryding. Tra i qualificati atleti provenienti tra l'altro da Cile, Olanda, Georgia, Romania, Islanda ed Australia. Non si è qualificato, invece, il 50enne principe Hubertus von Hohenlohe, che non ha preso il via nella seconda manche dopo che aveva chiuso la prima fuori dai trenta.
(giovedì 12 febbraio 2009)