Walchhofer riporta alla vittoria l'Austria
di Vittorio Savio
LIVE DALLA VAL GARDENA
L'Austria tira finalmente un sospiro di sollievo. Un anno e cinque giorni dopo l'ultima vittoria in discesa libera il Wunder Team riassapora la goia del successo nella regina delle discipline. Era, infatti, il 15 dicembre 2007 quando - sempre Walchhofer - saliva proprio qui in Gardena per l'ultima volta sul gradino più alto del podio in una discesa di coppa del mondo. Poi più niente. Ed oggi, quando i giochi sembravano fatti, con un podio tutto nord-americano, con ben quattro velocisti, tra statunitensi e canadesi, ai primi quattro posti, è arrivata la doccia fredda provocata dal "guasta feste" Walchhofer. L'austriaco - alla vigilia di questa prova - aveva giurato di voler vendere cara la pelle ai suoi avversari e così è stato. Alla fine Miller, il sorprendente canadese Osborne-Paradis e lo statunitense Sullivan hanno dovuto chinare il capo difronte ad una prestazione impeccabile dell'austriaco che ha aggredito da cima a fondo il tracciato della Saslong - accorciato di circa 300 metri per via del vento e condizionato anche dalla scarsa visibilità, ma migliorata leggermente quando in pista c'erano i pettorali dei big. Nella giornata di Walchhofer, l'Italia resta questa volta al palo. Smaltita la sbornia della vittoria a sorpresa di ieri di Werner Heel in super-g, i velocisti azzurri sono rimasti lontani dai posti che contano. Il migliore questa volta è stato Peter Fill - 19/o - che prosegue così nel suo amore ed odio per il tracciato gardenese. "Sono contento della mia prestazione, sapevo che non era la mia pista ma sono stato ugualmente aggressivo. Sono andato al massimo, mi prenderò altre soddisfazioni nelle prossime gare" ha commentato il carabiniere di Castelrotto. I festeggiamenti di ieri all'Hotel Dosses di Santa Cristina - quartier generale della squadra azzurra - hanno leggermente sconcentrato Heel che non è stato in grado di ripetere - anche in parte - l'impresa di ieri. Alla fine per il 26enne della Val Passiria un 23/o posto che comunque lo soddisfa e lo proietta già verso la discesa di Bormio di fine d'anno. "Ho sciato con stile - spiega il vincitore di ieri - ma su questa pista non è redditizio. Ho preso tanto distacco nella parte iniziale e non sono più riuscito a recuperare in basso". Altro azzurro tra i trenta, il campione del mondo di super-g Patrick Staudacher - 29/o - ancora con qualche problema da risolvere nella velocità, ma ottimista: "Il manto nevoso era troppo molle per le mie caratteristiche, ho chiuso comunque nei trenta ed esco da questo weekend di gare con maggiore fiducia rispetto al passato". Male, invece, il leader generale di coppa del mondo Svindal, che non ha marcato punti oggi in coppa (34/esimo) e non ha potuto così rosicchiare qualcosa al diretto concorrente per la leadership Benjamin Raich, rimasto a riposto in vista del gigante e dello slalom di domani e lunedì in Badia. Lontano dai primi anche Didier Cuche (12/o). Da segnalare nella giornata per certi versi quasi tutta targata nord-america, il settimo posto del sorprendente statunitense - classe 1985 - Erik Fischer, partito con il pettorale 52 ed il 13/o del canadese Robbie Dixon (nr. 49). Ed ora il circo bianco si sposta dall'altra parte di passo Gardena, in Alta Badia, per un gigante ed uno slalom speciale in programma rispetivamente domani e lunedì. La Gran Risa è tirata a lucido, si spera solo però che la visibilità possa migliorare nelle prossime ore per consentire così a tutti gli atleti di correre nel migliori condizioni possibili. In Alta Badia è annunciata per domani la folla delle grandi occasioni visto l'anticipo avuto oggi sugli spalti della Saslong.
(sabato 20 dicembre 2008)
L'Austria tira finalmente un sospiro di sollievo. Un anno e cinque giorni dopo l'ultima vittoria in discesa libera il Wunder Team riassapora la goia del successo nella regina delle discipline. Era, infatti, il 15 dicembre 2007 quando - sempre Walchhofer - saliva proprio qui in Gardena per l'ultima volta sul gradino più alto del podio in una discesa di coppa del mondo. Poi più niente. Ed oggi, quando i giochi sembravano fatti, con un podio tutto nord-americano, con ben quattro velocisti, tra statunitensi e canadesi, ai primi quattro posti, è arrivata la doccia fredda provocata dal "guasta feste" Walchhofer. L'austriaco - alla vigilia di questa prova - aveva giurato di voler vendere cara la pelle ai suoi avversari e così è stato. Alla fine Miller, il sorprendente canadese Osborne-Paradis e lo statunitense Sullivan hanno dovuto chinare il capo difronte ad una prestazione impeccabile dell'austriaco che ha aggredito da cima a fondo il tracciato della Saslong - accorciato di circa 300 metri per via del vento e condizionato anche dalla scarsa visibilità, ma migliorata leggermente quando in pista c'erano i pettorali dei big. Nella giornata di Walchhofer, l'Italia resta questa volta al palo. Smaltita la sbornia della vittoria a sorpresa di ieri di Werner Heel in super-g, i velocisti azzurri sono rimasti lontani dai posti che contano. Il migliore questa volta è stato Peter Fill - 19/o - che prosegue così nel suo amore ed odio per il tracciato gardenese. "Sono contento della mia prestazione, sapevo che non era la mia pista ma sono stato ugualmente aggressivo. Sono andato al massimo, mi prenderò altre soddisfazioni nelle prossime gare" ha commentato il carabiniere di Castelrotto. I festeggiamenti di ieri all'Hotel Dosses di Santa Cristina - quartier generale della squadra azzurra - hanno leggermente sconcentrato Heel che non è stato in grado di ripetere - anche in parte - l'impresa di ieri. Alla fine per il 26enne della Val Passiria un 23/o posto che comunque lo soddisfa e lo proietta già verso la discesa di Bormio di fine d'anno. "Ho sciato con stile - spiega il vincitore di ieri - ma su questa pista non è redditizio. Ho preso tanto distacco nella parte iniziale e non sono più riuscito a recuperare in basso". Altro azzurro tra i trenta, il campione del mondo di super-g Patrick Staudacher - 29/o - ancora con qualche problema da risolvere nella velocità, ma ottimista: "Il manto nevoso era troppo molle per le mie caratteristiche, ho chiuso comunque nei trenta ed esco da questo weekend di gare con maggiore fiducia rispetto al passato". Male, invece, il leader generale di coppa del mondo Svindal, che non ha marcato punti oggi in coppa (34/esimo) e non ha potuto così rosicchiare qualcosa al diretto concorrente per la leadership Benjamin Raich, rimasto a riposto in vista del gigante e dello slalom di domani e lunedì in Badia. Lontano dai primi anche Didier Cuche (12/o). Da segnalare nella giornata per certi versi quasi tutta targata nord-america, il settimo posto del sorprendente statunitense - classe 1985 - Erik Fischer, partito con il pettorale 52 ed il 13/o del canadese Robbie Dixon (nr. 49). Ed ora il circo bianco si sposta dall'altra parte di passo Gardena, in Alta Badia, per un gigante ed uno slalom speciale in programma rispetivamente domani e lunedì. La Gran Risa è tirata a lucido, si spera solo però che la visibilità possa migliorare nelle prossime ore per consentire così a tutti gli atleti di correre nel migliori condizioni possibili. In Alta Badia è annunciata per domani la folla delle grandi occasioni visto l'anticipo avuto oggi sugli spalti della Saslong.
(sabato 20 dicembre 2008)