Il ritorno della coppa di discesa negli States
di Luca Perenzoni
In fondo è una predestinata. Fin dai primissimi anni di carriera Lindsey Kildow, ora per tutti Lindsey Vonn dopo il matrimonio con l'ex atleta americano dello scorso autunno, aveva ricevuto l'investitura del suo idolo di sempre, tale Picabo Street, l'unica yankee capace di conquistare la coppetta di discesa nella storia della Coppa del Mondo. Prima di ieri. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto nelle scorse stagioni, Lindsey è riuscita a completare l'obiettivo con un paio di gare di anticipo rispetto al calendario di Coppa. Mettere le mani sulla coppetta di cristallo le permette di avvicinare ulteriormente il suo mentore e idolo giovanile, diventato negli anni qualcosa di più. Entrambe vivono nel centro di Park City, Picabo da sempre, Lindsey da dopo il matrimonio; entrambe hanno saputo imporsi all'attenzione del grande pubblico grazie ad un netto strapotere anche se non sempre concretizzato a dovere; in fondo restano pur sempre statunitensi, con quella crazyness che difficilmente potrà mai avvicinare la razionalità mitteleuropea. Ma ci sono altre affinità tra le due, volendo. Come nel 1995, anno del successo della Street, la stagione si concluderà a Bormio e la Stelvio sarà lo scenario in cui avverrà l'incoronazione della nuova regina della velocità rosa, la prima capace di interrompere un dominio austriaco che proseguiva dal 2002 (due coppe alla Dorfmeister, tre alla Goetschl), anno dell'ultimo trionfo di Isolde Kostner. E chi altri, se non la stessa Picabo, poteva intervenire ieri alla conferenza stampa di fine gara. "Avevo provato a cercarla nei giorni scorsi, ma non rispondeva" confessa la Kildow "Pensavo fosse occupata..." Ed invece dopo il secondo posto di ieri, la stessa Street ha voluto chiamare in diretta nel corso della conferenza, per congratularsi di persona con la sua erede. "Tutto sembra come nel 1995. Anche io avevo 23 anni ed ora tocca a lei cercare di fare meglio. Ha dimostrato di essere la più forte nonostante la giovane età, ma l'avevo capito sin da subito che era un fenomeno. La tecnica non si discute, ma soprattutto quella capacità di sentire ed inseguire la velocità che non si può insegnare in alcun modo."
"Mi ha preso sin da subito sotto la sua ala protettrice e mi ha spiegato molte cose - ribatte Lindsey - dicendomi da sempre che era convinta che sarebbe toccato a me prendere il suo posto. Ora sono qui, mi auguro che la storia vada avanti." La stessa gara di ieri avrebbe potuto offrire un altro traguardo alla Kildow che senza quel misero centesimo di ritardo sarebbe planata sull'undicesima vittoria in carriera in discesa, record per un atleta a stelle e strisce. "Forse è stato meglio così. - dice il marito Thomas - Lindsey si terrà il tempo perso in occasione della discesa olimpica: ha capito che questa pista non può essere sottovalutata in alcun momento e arriverà con la giusta cattiveria."
"Mi sono un po' distratta nel finale, è vero. Ho iniziato a curvare troppo presto ed un dossetto mi ha scaricato fuori traiettoria, avrò perso di sicuro 3 o 4 decimi. Ma sono contenta lo stesso!"
Archiviato il successo nella classifica di discesa resta da chiudere il discorso nella generale "Nicole Hosp è furba, tatticamente sa gestirsi alla grande e capisce quando deve dare il cento percento. Credo che tutto si deciderà a Bormio, su una pista molto difficile: se ci saranno curve ghiacciate mi farò trovare pronta!" Ma prima della Stelvio tornerà Crans Montana, c'è ancora un altro record da inseguire...
(sabato 23 febbraio 2008)
"Mi ha preso sin da subito sotto la sua ala protettrice e mi ha spiegato molte cose - ribatte Lindsey - dicendomi da sempre che era convinta che sarebbe toccato a me prendere il suo posto. Ora sono qui, mi auguro che la storia vada avanti." La stessa gara di ieri avrebbe potuto offrire un altro traguardo alla Kildow che senza quel misero centesimo di ritardo sarebbe planata sull'undicesima vittoria in carriera in discesa, record per un atleta a stelle e strisce. "Forse è stato meglio così. - dice il marito Thomas - Lindsey si terrà il tempo perso in occasione della discesa olimpica: ha capito che questa pista non può essere sottovalutata in alcun momento e arriverà con la giusta cattiveria."
"Mi sono un po' distratta nel finale, è vero. Ho iniziato a curvare troppo presto ed un dossetto mi ha scaricato fuori traiettoria, avrò perso di sicuro 3 o 4 decimi. Ma sono contenta lo stesso!"
Archiviato il successo nella classifica di discesa resta da chiudere il discorso nella generale "Nicole Hosp è furba, tatticamente sa gestirsi alla grande e capisce quando deve dare il cento percento. Credo che tutto si deciderà a Bormio, su una pista molto difficile: se ci saranno curve ghiacciate mi farò trovare pronta!" Ma prima della Stelvio tornerà Crans Montana, c'è ancora un altro record da inseguire...
(sabato 23 febbraio 2008)