Denise: "La mia vittoria più preziosa"
di Luca Perenzoni
"Non me l'aspettavo minimamente. Proprio per questo quella di oggi è stata la mia vittoria più preziosa. Ero stupita a Solden perchè in genere la forma cresce durante la stagione, ma oggi...non so, è straordinario. Bellissimo. Mercoledì dopo l'infortunio ero sconfortata, ma sono riuscita a superare il momento difficile e mi son detta che non potevo assolutamente perdere questo gigante. I tanti infortuni mi hanno permesso di maturare una certa sicurezza, il dolore lo sento ma non mi fa più tanta paura. Ho imparato che posso superare gli ostacoli che la fortuna mi mette sul cammino e, perchè no, cercare di tornare sempre più forte di prima, di superare ogni volta un nuovo limite. Oggi nella prima manche ho sciato contratta, mi sono fatta prendere dalla paura di farmi ancora più male e tutto questo si è rispecchiato in una sciata titubante, senza fluidità."
L'inversione di rotta è giunta tra le due manche, anche grazie al fidanzato Roland Fischnaller. "E' salito con me in seggiovia, mi ha aiutato a vestirmi, mi ha infuso la giusta dose di tranquillità. Ho pensato che in fondo la mano era già rotta, che con il gesso non si sarebbe fatta altro male e che era il caso di sciare a tutta, per vedere di risalire qualche posizione. Di certo, non avrei mai creduto di poter vincere."
La vestizione. Un discorso partito da lontano, già da mercoledì. "Quando sono tornata a casa i miei genitori si sono indaffarati per modificare il tutino, tagliando la parte finale, anche se restava il problema di farci passare il gesso. Allora la mia vicina di casa Lidia ha tessuto una speciale cerniera sul braccio con la quale sono riuscito ad infilare anche il gesso. Per guanto ho poi usato una moffola che di solito utilizzo quando piove e ho legato il bastoncino con lo scotch. E' stato un bel lavoro, no?"
Incredibile Denise. Anche quando deve ringraziare, piuttosto che dedicare la vittoria a qualcuno. "Il pensiero va a tutti quelli che mi hanno aiutata in questi giorni. Dai medici che sono stati gentili nel lavorare alla perfezione il gesso, ai miei genitori, parenti e al fidanzato, fino alle Fiamme Gialle che non mi fanno mai mancare nulla."
E la coppa? 181 punti di vantaggio a due gare dal termine sono un bottino difficile da dilapidare. "Sai, non è detto. In un mese e mezzo può succedere ancora di tutto (e ride, guardando il braccio) e proprio per questo non voglio pensarci adesso. E' vero, manca solo un altro piccolo passo, ma bisogna aspettare per farlo."
Sorriso a denti stretti invece per Manuela Moelgg. Non tanto per il quinto posto, quanto per la schiena. "Stamattina dava fastidio ed ho detto a Stefano Costazza che non sarebbe stata una gran giornata. La prima era andata alla grande, ero seconda, poi nella seconda sono incappata nel solito errore, sono andata in rotazione nella curva verso sinistra ho perso il podio. Vabbè, ripartiamo dallo slalom di domani, sperando che la schiena non dia più troppi problemi."
Domani la parola passa a Chiara Costazza che in slalom non vede l'ora di ripetere l'esperienza di Lienz. La pista dovrebbe rispondere ancora meglio di oggi, non resterà che aspettare. Come previsto non ci sarà Denise Karbon; prima manche alle 9.30, seconda alle 12.30. Nel frattempo inizia già a risuonare la festa che i tifosi di Denise han promesso di fare alla cerimonia ufficiale di premiazione, si sussurra di un regalo speciale... Ovviamente sarà solo l'inizio, poi la nottata sarà lunga, lunghissima.
(sabato 26 gennaio 2008)
L'inversione di rotta è giunta tra le due manche, anche grazie al fidanzato Roland Fischnaller. "E' salito con me in seggiovia, mi ha aiutato a vestirmi, mi ha infuso la giusta dose di tranquillità. Ho pensato che in fondo la mano era già rotta, che con il gesso non si sarebbe fatta altro male e che era il caso di sciare a tutta, per vedere di risalire qualche posizione. Di certo, non avrei mai creduto di poter vincere."
La vestizione. Un discorso partito da lontano, già da mercoledì. "Quando sono tornata a casa i miei genitori si sono indaffarati per modificare il tutino, tagliando la parte finale, anche se restava il problema di farci passare il gesso. Allora la mia vicina di casa Lidia ha tessuto una speciale cerniera sul braccio con la quale sono riuscito ad infilare anche il gesso. Per guanto ho poi usato una moffola che di solito utilizzo quando piove e ho legato il bastoncino con lo scotch. E' stato un bel lavoro, no?"
Incredibile Denise. Anche quando deve ringraziare, piuttosto che dedicare la vittoria a qualcuno. "Il pensiero va a tutti quelli che mi hanno aiutata in questi giorni. Dai medici che sono stati gentili nel lavorare alla perfezione il gesso, ai miei genitori, parenti e al fidanzato, fino alle Fiamme Gialle che non mi fanno mai mancare nulla."
E la coppa? 181 punti di vantaggio a due gare dal termine sono un bottino difficile da dilapidare. "Sai, non è detto. In un mese e mezzo può succedere ancora di tutto (e ride, guardando il braccio) e proprio per questo non voglio pensarci adesso. E' vero, manca solo un altro piccolo passo, ma bisogna aspettare per farlo."
Sorriso a denti stretti invece per Manuela Moelgg. Non tanto per il quinto posto, quanto per la schiena. "Stamattina dava fastidio ed ho detto a Stefano Costazza che non sarebbe stata una gran giornata. La prima era andata alla grande, ero seconda, poi nella seconda sono incappata nel solito errore, sono andata in rotazione nella curva verso sinistra ho perso il podio. Vabbè, ripartiamo dallo slalom di domani, sperando che la schiena non dia più troppi problemi."
Domani la parola passa a Chiara Costazza che in slalom non vede l'ora di ripetere l'esperienza di Lienz. La pista dovrebbe rispondere ancora meglio di oggi, non resterà che aspettare. Come previsto non ci sarà Denise Karbon; prima manche alle 9.30, seconda alle 12.30. Nel frattempo inizia già a risuonare la festa che i tifosi di Denise han promesso di fare alla cerimonia ufficiale di premiazione, si sussurra di un regalo speciale... Ovviamente sarà solo l'inizio, poi la nottata sarà lunga, lunghissima.
(sabato 26 gennaio 2008)