Julia Mancuso, principessa di Savoia; Recchia 8va
di Luca Perenzoni
Certo che a volte la vita regala coincidenze davvero strane. Perchè in fondo fa sorridere vedere Julia Mancuso vincere la sua prima discesa in Coppa del Mondo a soli tre giorni dal primo successo del suo compagno Steven Nyman. Lui si è imposto sabato sull'arcigna ed indomabile Saslong, lei questa mattina nella prima delle due discese libere della Val d'Isere, in una gara caratterizzata dal brutto volo di Nadia Fanchini che, all'uscita da un salto, ha perso il controllo del proprio corpo atterrando sulla schiena per essere poi trasportata a valle con il toboga. Ancora presto per parlare di infortuni più o meno gravi: la ventenne camuna si è alzata in piedi per un momento, prima di sistemarsi col toboga; sembrano quindi scongiurati problemi per il forte impatto avuto con la schiena sul manto nevoso. Al momento della caduta, Nadia stava comunque compiendo una discesa davvero positiva, risultando l'unica a restare in scia alla Mancuso, autentica dominatrice e capace di infliggere distacchi abissali a tutte quelle scese prima di lei, a cominciare dalla padrona di casa Ingrid Jacquemod, prima inseguitrice ad oltre un secondo e mezzo.
Dopo la caduta dell'azzurra, in partenza restavano le migliori sette della specialità: il terzetto svizzero Styger, Aufdenblatten e Berthod non riusciva ad incidere e toccava quindi alle "solite" Meissnitzer, Paerson, Götschl e Kildow cercare di avvicinare la californiana, sempre più convinta di essere ormai prossima alla vittoria. L'esperta austriaca finiva subito alle spalle della Jacquemod mentre la svedese riusciva ad inserirsi al secondo posto, superata poco dopo da Götschl e Kildow che con il terzo posto è andata a coronare al meglio l'ottima giornata della squadra a stelle e strisce. Terza discesa e terza vincitrice diversa quindi, dopo Kildow e Riesch vittoriose a Lake Louise, oggi è toccato alla Mancuso: manca l'acuto austriaco, acuto che invece non è mai mancato in tutte le altre gare di questo primo scampolo di stagione, concluse con il bianco rosso a sventolare sopra il gradino più alto del podio. Anche questa, in fondo, è una coincidenza. Forse non troppo strana, viste le caratteristiche delle due piste che fino ad ora hanno ospitato le discese di Coppa.
Detto dell'epilogo della prova di Nadia Fanchini, va certamente lodato l'ottavo posto di Lucia Recchia: su una pista che certamente non esalta la sua tecnica, la ventiseienne di Brunico è riuscita a trovare la miglior prova stagionale. Un importante passo avanti per la portacolori delle Fiamme Gialle che sta ritrovando la miglior forma fiscia dopo aver passato l'estate a curarsi da una fastidiosa lombalgia. Domani potrebbe scrivere un ulteriore capitolo della sua crescita, prima di volgere lo sguardo alle prove del nuovo anno e soprattutto ai mondiali di Aare. E beneaugurante è anche il 21imo posto di Wendy Siorpaes che torna a fare punti in Coppa dopo l'ottavo posto di St.Moritz di inizio anno mentre continua a non trovare il giusto feeling la meno giovane delle Fanchini, Elena, oggi soltanto trentesima prima di assistere dal parterre alla disavventura della sorella Nadia. A chiudere la giornata azzurra ci hanno pensato Daniela Merighetti 38ima subito alle spalle della premiata coppia Marlies Schild-Nicole Hosp, Lucia Mazzotti 43ima, Hilary Longhini 46ima e Johanna Schnarf 49ima.
Domani mattina seconda discesa libera sulla stessa pista, giovedì lo slalom speciale che chiuderà il programma pre-natalizio.
(martedì 19 dicembre 2006)
Dopo la caduta dell'azzurra, in partenza restavano le migliori sette della specialità: il terzetto svizzero Styger, Aufdenblatten e Berthod non riusciva ad incidere e toccava quindi alle "solite" Meissnitzer, Paerson, Götschl e Kildow cercare di avvicinare la californiana, sempre più convinta di essere ormai prossima alla vittoria. L'esperta austriaca finiva subito alle spalle della Jacquemod mentre la svedese riusciva ad inserirsi al secondo posto, superata poco dopo da Götschl e Kildow che con il terzo posto è andata a coronare al meglio l'ottima giornata della squadra a stelle e strisce. Terza discesa e terza vincitrice diversa quindi, dopo Kildow e Riesch vittoriose a Lake Louise, oggi è toccato alla Mancuso: manca l'acuto austriaco, acuto che invece non è mai mancato in tutte le altre gare di questo primo scampolo di stagione, concluse con il bianco rosso a sventolare sopra il gradino più alto del podio. Anche questa, in fondo, è una coincidenza. Forse non troppo strana, viste le caratteristiche delle due piste che fino ad ora hanno ospitato le discese di Coppa.
Detto dell'epilogo della prova di Nadia Fanchini, va certamente lodato l'ottavo posto di Lucia Recchia: su una pista che certamente non esalta la sua tecnica, la ventiseienne di Brunico è riuscita a trovare la miglior prova stagionale. Un importante passo avanti per la portacolori delle Fiamme Gialle che sta ritrovando la miglior forma fiscia dopo aver passato l'estate a curarsi da una fastidiosa lombalgia. Domani potrebbe scrivere un ulteriore capitolo della sua crescita, prima di volgere lo sguardo alle prove del nuovo anno e soprattutto ai mondiali di Aare. E beneaugurante è anche il 21imo posto di Wendy Siorpaes che torna a fare punti in Coppa dopo l'ottavo posto di St.Moritz di inizio anno mentre continua a non trovare il giusto feeling la meno giovane delle Fanchini, Elena, oggi soltanto trentesima prima di assistere dal parterre alla disavventura della sorella Nadia. A chiudere la giornata azzurra ci hanno pensato Daniela Merighetti 38ima subito alle spalle della premiata coppia Marlies Schild-Nicole Hosp, Lucia Mazzotti 43ima, Hilary Longhini 46ima e Johanna Schnarf 49ima.
Domani mattina seconda discesa libera sulla stessa pista, giovedì lo slalom speciale che chiuderà il programma pre-natalizio.
(martedì 19 dicembre 2006)