Bentornata Maria Riesch! Nadia: è podio!
di Luca Perenzoni
Era difficilmente pronosticabile alla vigilia, ma Maria Riesch ha trovato questa sera sulle nevi dell'Alberta la bravura e la fortuna necessarie per intascare la quarta vittoria in carriera, la seconda in discesa dopo quella di Haus im Ennstal targata gennaio 2004. A seguire due stagioni tormentate tra infortuni più o meno gravi a spalle e ginocchia, finchè, oggi, la fascinosa ventiduenne di Garmisch è riuscita a spezzare la maledizione che sembrava gravare sul suo fisico prestante quanto delicato. Bella, brava e fortunata la bavarese: brava a disegnare una prova pulita, senza errori; fortunata per essersi fatta trovare nel posto giusto al momento giusto; vale a dire in testa quando la svedese Jessica Lindell Vikarby (un'altra che in quanto ad infortuni è seconda a poche) costringeva gli organizzatori a sospendere la gara dopo una brutta caduta con possibili ripercussioni alle già martoriate ginocchia. Con le nuvole a coprire il sole che fino a quel momento baciava il tracciato di Lake Louise, la pista risentiva di un sensibile rallentamento, specialmente nel tratto immediatamente successivo alla fase inziale di scorrimento, dove tutte le ragazze si ritrovavano sul groppone almeno cinque decimi di ritardo. Tutte o quasi. Invero un paio di talentuose riuscivano a distinguersi: la prima è stata la ventenne di Montecampione, Nadia Fanchini. Erano tre giorni che la camuna andava predicando di trovarsi a suo agio sulla pista canadese ed oggi, puntuale, ecco la riprova: il terzo posto odierno vale il primo podio in carriera ed è frutto dell'immenso talento di Nadia. Sono stati il talento e l'innata grinta a permetterle di esprimersi al meglio alla prima occasione nonostante un'estate tribolata e con pochissimi allenamenti specifici alle spalle, perdonandole un vistoso errore nel punto chiave del tracciato nordamericano. E poco importa che col numero trenta Lindsey Kildow sia riuscita a precederla: è un podio che fa bene, fa morale e servirà per tranquillizzare questa ragazza perennemente in ansia. Dodici mesi fa era stata Elena a sorprendere tutte, oggi sul podio del lago Luisa è ancora la famiglia Fanchini a gioire. Come gioisce Dada Merighetti: la bresciana chiude settima, miglior prestazione in questi due anni in cui si è riscoperta velocista di valore. La venticinquenne azzurra è compresa nel ristretto novero di ragazze favorite dal pettorale basso, con lei anche Stacey Cook, quarta e Kelly Vanderbeek sesta, divise dalla sola Andrea Fischbacher, capace di intrufolarsi nelle parti alte della classifica nonostante il 31 che portava sul petto.
Per quanto riguarda le altre italiane, da segnalare il 25imo posto di Lucia Recchia a pari merito con Anja Paerson, il 28imo di Elena Fanchini con l'esordiente friulana Lucia Mazzotti capace di seguirla da vicino, incamerando così 2 punti d'oro alla prima esperienza in coppa del Mondo. Più lontane Johanna Schnarf, Wendy Siorpaes, Camilla Borsotti e Manuela Mölgg ma domani avranno modo di rifarsi. Intanto il discorso per la classifica generale oggi parla in favore della Kildow e di Nicole Hosp, ottava con la possibilità di rosicchiare qualche punto a Marlies Schild (18ima) e alla Paerson. Lontane dalle prime anche Meissnitzer e Götschl, incapace di ribadire in gara la superiorità espressa ieri in prova.
Continua come meglio non potrebbe questo incipit stagionale azzurro. Tre podi, la leadership di Fill, le buone prove di Sulzenbacher, Heel, Karbon, Mölgg, Costazza e Gius: pur in una situazione complicata i ragazzi non si tirano indietro, così come non si sono tirati indietro tecnici ed allenatori, disposti a lavorare pur nel dubbio di non veder ricompensati a dovere i propri sforzi. Forza ragazzi e ragazze, continuate così!
(venerdì 1 dicembre 2006)
(venerdì 1 dicembre 2006)