A tu per tu con Davide Simoncelli
di Luca Perenzoni
"Vengo forse dalla mia stagione migliore in Coppa del Mondo e quindi se devo parlare di obiettivi non posso che pensare a riconfermarmi su ottimi livelli e magari cercare di limare quegli errori che, bene o male, riesco ad infilare in quasi tutte le gare."
Un caldo pomeriggio di metà luglio ("Se fosse un po' meno caldo sarebbe meglio ma non possiamo lamentarci") e Davide Simoncelli sta continuando il lavoro di preparazione in vista di una nuova stagione a caccia di una conferma nelle alte sfere del gigante mondiale. Alle spalle un'annata senza dubbio positiva, che ha portato in dote un podio sulla "solita" Gran Risa ed una vittoria...e mezza nella tappa asiatica di YongPyong, ma soprattutto gli ha dato la possibilità di dimostrare di sapersi adattare ai diversi tipi di tracciato. "Con qualche errore in meno nel corso della stagione avrei potuto arrivare a marzo con tutte le carte da giocare per la vittoria finale ma in fin dei conti il rendimento non può mai essere costante ad altissimi livelli, ognuno ha dei periodi di calo, è fisiologico." Davanti a sè, invece, ancora un mese di allenamento, prima della trasferta sudamericana con il resto del SuperTeam. "Il vantaggio di essere in questo primo gruppo è che potremo godere di una trasferta più lunga in Argentina rispetto agli altri ragazzi della nazionale; staremo via un mese intero ed è una fortuna perchè sui ghiacciai europei è pressochè impossibile sciare con queste temperature. Tornando a metà settembre la situazione in quota sarà già migliore e, sempre che tutto proceda senza intoppi, la preparazione in vista della prossima stagione dovrebbe essere ottimale."
Una nuova stagione che, calendario alla mano, propone l'appuntamento con i mondiali, ad Aare, in terra di Svezia. "Sono convinto che per noi dello sci alpino l'appuntamento principale sia la Coppa del Mondo. Il livello di un gigante di Coppa è più alto di qualsiasi altra gara, mondiale od olimpiade che sia. Ed oltretutto per poter vincere un grosso appuntamento devi per forza andare a tutta in Coppa, sia per guadagnarti il posto, sia per poter partire con un pettorale favorevole. Certo, i grandi eventi internazionali hanno più riscontro e, soprattutto in Italia sono seguiti da un pubblico più numeroso: ammetto però che mi piacerebbe riuscire a fare finalmente una bella gara anche in questi appuntamenti visto che per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a lasciare il segno. Ma prima c'è senza dubbio la Coppa." Anche l'esperienza torinese non è stata troppo brillante per il ventisettenne roveretano: "Il rammarico principale è quello di non aver potuto assaporare al meglio l'atmosfera olimpica. Siamo stati quasi sempre lontani dai luoghi olimpici per cercare la giusta concentrazione. Poi la gara è la gara e capisci fin dalla prima porta se la giornata è quella giusta o no. Evidentemente non lo era."
In un'ottica sempre più rivolta alla polivalenza, anche Davide lascia aperta qualche porta ad un'altra disciplina, soprattutto lo slalom, in cui da giovane sapeva destreggiarsi più che bene. "Purtroppo i giganti sono sempre meno; cercherò di partecipare a qualche slalom di Coppa Europa anche se ritagliarsi un posticino con questa concorrenza non sarà affatto semplice. Io farò del mio meglio, poi altri faranno le scelte." Un ritorno tra i paletti stretti quindi, mentre avanza nel segno della continuità il suo rapporto con Salomon: "Mi trovo bene e non vedo motivi per cambiare. Se uscissi da una stagione difficile potrei anche capirlo, sarebbe un motivo per trovare nuovi stimoli; ma sono contento così, si collabora bene e anche gli scarponi sono perfettamente adattati ai miei piedi."
E su Fantaski..."Lo conosco, seguo il forum per vedere cosa si dice di me e se devo cercare delle notizie è il primo sito che controllo. Con la mia fidanzata abbiamo anche provato a giocare ma...contro certi espertoni credo sia impossibile vincere!"
Buon lavoro, Davide.
(martedì 18 luglio 2006)
Una nuova stagione che, calendario alla mano, propone l'appuntamento con i mondiali, ad Aare, in terra di Svezia. "Sono convinto che per noi dello sci alpino l'appuntamento principale sia la Coppa del Mondo. Il livello di un gigante di Coppa è più alto di qualsiasi altra gara, mondiale od olimpiade che sia. Ed oltretutto per poter vincere un grosso appuntamento devi per forza andare a tutta in Coppa, sia per guadagnarti il posto, sia per poter partire con un pettorale favorevole. Certo, i grandi eventi internazionali hanno più riscontro e, soprattutto in Italia sono seguiti da un pubblico più numeroso: ammetto però che mi piacerebbe riuscire a fare finalmente una bella gara anche in questi appuntamenti visto che per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a lasciare il segno. Ma prima c'è senza dubbio la Coppa." Anche l'esperienza torinese non è stata troppo brillante per il ventisettenne roveretano: "Il rammarico principale è quello di non aver potuto assaporare al meglio l'atmosfera olimpica. Siamo stati quasi sempre lontani dai luoghi olimpici per cercare la giusta concentrazione. Poi la gara è la gara e capisci fin dalla prima porta se la giornata è quella giusta o no. Evidentemente non lo era."
In un'ottica sempre più rivolta alla polivalenza, anche Davide lascia aperta qualche porta ad un'altra disciplina, soprattutto lo slalom, in cui da giovane sapeva destreggiarsi più che bene. "Purtroppo i giganti sono sempre meno; cercherò di partecipare a qualche slalom di Coppa Europa anche se ritagliarsi un posticino con questa concorrenza non sarà affatto semplice. Io farò del mio meglio, poi altri faranno le scelte." Un ritorno tra i paletti stretti quindi, mentre avanza nel segno della continuità il suo rapporto con Salomon: "Mi trovo bene e non vedo motivi per cambiare. Se uscissi da una stagione difficile potrei anche capirlo, sarebbe un motivo per trovare nuovi stimoli; ma sono contento così, si collabora bene e anche gli scarponi sono perfettamente adattati ai miei piedi."
E su Fantaski..."Lo conosco, seguo il forum per vedere cosa si dice di me e se devo cercare delle notizie è il primo sito che controllo. Con la mia fidanzata abbiamo anche provato a giocare ma...contro certi espertoni credo sia impossibile vincere!"
Buon lavoro, Davide.
(martedì 18 luglio 2006)