Le reazioni all'addio di Braathen
Una giornata convulsa, frenetica, a tratti delirante: le emozioni rimbalzano tra Soelden e Oslo, tra la località tirolese dove sta per prendere il via la Coppa del Mondo 2023/2024 e la capitale norvegese, dove i vertici di Skiforbundet - la federsci vichinga - hanno saputo senza preavviso della decisione di Lucas Braathen di ritirarsi con effetto immediato, e sono immediatamente finiti sul banco degli imputati, accusati dall'opinione pubblica norvegese di aver gestito malamente i rapporti con i suoi campioni.
Tove Moe Dyrhaug, eletta un anno fa come prima presidente donna della storia della federsci norvegese, ha indetto per questa sera una riunione straordinaria del consiglio federale.
Nella conferenza stampa di questa mattina Braathen ha parlato di una "situazione sporca" avvenuta a fine estate, ma il DT Ryste ha affermato di non sapere a cosa si riferisse, ed ha definito come "estrema" la decisione del suo ex atleta.
Intanto Bjorn Frolich Braathen, papà di Lucas, ha confermato che il figlio è stato sanzionato con una multa per aver prestato la propria immagine per una campagna dell'azienda svedese J.Lindeberg, concorrente di Helly Hansen, sponsor della federazione.
Tantissime le voci e le reazioni raccolte dalla NRK, la TV di stato: Finn Aamodt, telecronista sportivo ed ex sciatore e pattinatore, nonchè padre del campionissimo ex nazionale Kjetil Andre Aamodt, ha dichiarato: "Sono choccato che siamo arrivati a questo punto, questo conflitto dura da quasi 3 anni, andava gestito in un altro modo e non come una dittatura vecchio stile. Mon è più come ai vecchi tempi, quando le persone si limitavano a seguire le autorità. Lucas è unico nel suo genere e a livello di interesse internazionale ricorda Tomba. Come fai a non capire il valore di un atleta così?"
"Lucas mi ha chiamato ieri sera e abbiamo avuto una lunga conversazione - dichiara Atle Lie McGrath, amico dall'infanzia, compagno di squadra e coetaneo di Lucas - Abbiamo parlato tanto, mi sono accorto di quello che voleva dirmi prima ancora che me lo dicesse. Non pensavo sarebbe successa una cosa del genere, sono orgoglioso per lui, per aver avuto il coraggio di mettere se stesso al primo posto. Ho pianto e mi mancherà tantissimo, lui c'è sempre stato tra gli alti e bassi della vita e io per lui."
Anche Kilde ha commentato: "Sono rimasto senza parole. Nella squadra c'era una atmosfera di choc, silenzio e poche parole. Gli ho detto che ci saremmo stati per lui se avesse bisogno di qualcosa."
Per l'ex nazionale Nina Loeseth: "...questa notizia è un completo disastro per lo sci alpino norvegese, non è possibile che una cosa che non riguarda lo sport abbia così tanto peso da indurre a smettere. Non me lo aspettavo."
Dello stesso tenore i commenti di Lars Myhre, Leif Kristian Nestvold Haugen, Jonathan Nordbotten, Hans Petter Buraas...
E non solo in norvegesi, ovviamente le reazioni sono arrivate anche da tutto il mondo dello sci alpino, come il francese Johan Clarey che via social scrive: "non puoi farlo! Le persone come te sono importanti per il nostro sport, spero non sia definitivo, sarebbe una perdita enorme..." oppure Innerhofer che ha scritto: "abbiamo bisogno del tuo samba sulle piste..."
E a proposito di Brasile Braathen avrebbe smentito l'intenzione di cambiare nazionalità e sciare per il paese sudamericano, sua seconda patria essendo paese di nascita della mamma.
Eppure è proprio quello che spera Marco Odermatt: "non sarei sorpreso se Braathen sciasse per il Brasile il prossimo anno. Credo che alla federazione brasiliana non dispiacerebbe, il nostro sport ha bisogno di lui..."
(venerdì 27 ottobre 2023)