TdG - Casse, la miglior stagione in WC (2)
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Mattia Casse: "Dopo l’infortunio del 2017 mi serviva continuità, fondamentale per un velocista. Se sei un comune mortale, non un marziano come Feuz che rientra da un infortunio e fa subito podio, la continuità su un buon livello è la cosa più difficile da trovare.
Quando non sono andato alle Olimpiadi di Pyeongchang, dopo l’infortunio ero a una svolta: o mi riprendevo, o smettevo, non c’era una terza via.
Dovevo abbassare i punti, ero sprofondato nelle classifiche, era dura. Ma sono risalito.
Gli obiettivi per la prossima sono di andar forte, anche in discesa, direi quasi soprattutto in discesa, ci tengo molto.
In questa stagione molto bene soprattutto in superg, vicino al podio tre volte...anche in Discesa non male, senz’altro la tua miglior stagione. Come la valuti?
Questa è stata la mia miglior stagione in assoluto. L’obiettivo primario era la continuità e la continuità, soprattutto in super g, c’è stata.
Buoni sono stati l’approccio e la sciata. Io voglio andar forte anche in Discesa, ovvio, anzi forse vorrei andar più forte in Discesa che in super g, perché ovviamente mi piace molto. La Discesa è la Discesa, c’è poco da fare, è la specialità regina per un velocista.
In Discesa quest’anno sono partito male a Lake Louise uscendo, ho fatto l’errore di ‘tagliare’ troppo, e sono entrato in un piccolo riporto, e via, ero fuori. Io ‘taglio’ spesso, e va anche bene, ma in quel caso non è andata bene.
Il giorno dopo, quinto in super g, peccato però per la Discesa. A Bormio mi aspettavo tanto, gara discreta.
In generale in Discesa ho trovato il feeling tardi in stagione, ho modificato qualcosa nei materiali, come si fa sempre, per cercare il set up migliore. Infine ho trovato il feeling. Lavorerò tanto sulla Discesa perché, ripeto, ci tengo tanto.
Come vedi il futuro della ‘velocità’?
Del futuro parliamo tanto. Siamo stati la squadra più forte della Discesa italiana: Paris, Inner, Fill, tutti insieme. La squadra è quella che vedi, a parte Fill che ha smesso.
Buzzi è al rientro dall’infortunio, Marsaglia qualche problema fisico ma c’è, Paris, Inner, io.
C’è Prast che ha fatto il ‘posto fisso’ in WC andando forte in EC, c’è Bosca che, con i moltissimi problemi alla gamba, è nella sciata quasi meglio di prima, anche Schieder può farcela.
Per i più giovani nomi non mi piace fare dei nomi: devono cercare di andar forte, cercando di superare chi sta davanti. I giovani ci sono, se la giocheranno in EC e si spera che facciano bene.
Come sempre, sarà il cronometro a dire quale tra di loro andrà più forte.
Quali sono le tue piste preferite? Io lo immagino, ma vorrei che tu ce ne parlassi un po’.
Kitz, Bormio, e anche Wengen mi piace molto.
Kitz è bella perché è tutto bello, la pista in primis, poi c’è atmosfera, insomma Kitz è Kitz, una gara unica.
Lì non inventi niente, io una volta sono troppo stretto, un’altra lunga, le linee da fare sono un po’ quelle...
A Bormio, invece, se riesci a tagliare nel modo giusto e a far qualche metro in meno puoi fare la differenza: il discesista a Bormio viene fuori, non puoi mai stare fermo, è proprio una bella pista.
(domenica 10 maggio 2020)