Kristoffersen: il motocross, Marcel Hirscher e...
Dalle pagine del sito Red Bull, uno dei suoi principali sponsor, Henrik Kristoffersen fa il punto sulla preparazione estiva e sugli obiettivi per la prossima stagione.
Come è andata la preparazione?
Non sono ancora tornato sugli sci dalla fine di aprile. Nel nostro sport dobbiamo essere atleticamente preparati. Mi sono sempre allenato molto durante l'estate, il che mi ha permesso di sciare meglio in inverno. A questi livelli hai bisogno di molta forza, agilità, e velocità, per cui passo molto tempo in palestra. Faccio anche bici, corsa, nuoto perchè mi piace cambiare...visto che mi alleno 350 giorni all'anno!
Ti piace il motocross? Ti è utile per lo sci?
Vado sulle bici da dirt da quando avevo 6 anni. Faccio molto motocross in estate, è sempre stata una parte importante della mia vita fin da giovane, e mi ha aiutato a diventare lo sciatore e la persona che sono oggi.
Penso sia uno degli sport più faticosi sul pianeta. C'è tanto che si può prendere dal motocross per lo sci, per esempio la scelta della traiettoria e i movimenti. Mi aiuta molto ed è divertente. Quando ero più giovane volevo diventare un pilota di motocross e, quando avrò finito con lo sci, gareggerò con la categoria "senior". E' una parte importante della mia vita e anche mio padre fa motocross.
Hai provato a metter su peso, come mai?
Per avere più potenza ed essere un po più brutale. In gigante quando le cose si fanno difficili ho avuto problemi perchè sono un po' leggerino. Voglio acquistare forza e peso per far meglio. Sono uno dei più leggeri, peso 78kg, la maggior parte sono intorno agli 85. Voglio farlo in modo intelligente e farmi muscoli. La mia fidanzata Tonya è nutrizionista e mi aiuta molto. Mangiare è la parte più difficile per me, non allenarmi.
Cosa hai provato a migliorare per la prossima stagione? Com'è il tuo rapporto con Hirscher?
Voglio migliorare in tutto. L'anno scorso ero molto vicino a Marcel nella maggior parte delle gare, con molti secondi posti. E' stata la mia miglior stagione. Marcel è l'uomo da battere. La rivalità con lui è positiva per me e per lo sci. Ho sentito spesso dire che è bello guardarci. Per me è bello essere il rivale di uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi, naturalmente spero di diventarlo anche io, ma ancora non ci sono. Ho bisogno di vincere molto di più, ma avere la possibilità di battagliare è una bella sensazione.
La presenza di Hirscher aiuta, anche se sarebbe più facile se non ci fosse! E' bello essere al cancelletto con i migliori sciatori del mondo e provare a batterli. Quando ci riesci, è una sensazione bellissima. Ci siamo sfidati e spinti l'un con l'altro, specie in slalom, dove il livello si è alzato molto. Mi ha aiutato ad essere più veloce, ma non a vincere di più!
Io e Marcel siamo buoni amici, abbiamo un buon rapporto e ci rispettiamo molto. Penso che forse lui si rivede un po' in me. Possiamo parlare liberamente di tante cose. La cosa migliore è vincere quando i migliori sono al via, e lui è il migliore di tutti.
Prendi ispirazione da altri sciatori, per esempio Aksel Lund Svindal?
Al 100%! Aksel mi ha aiutato molto, soprattutto nei primi passi. Il modo in cui è tornato dai vari infortuni dice molto di lui. E' sempre sul pezzo e vuole dare il meglio che può. I suoi ritorni sono stati pazzeschi, tanta gente non può immaginarsi il lavoro che ha fatto e il dolore che ha provato.
Le tue piste preferite?
Mi piace Kitz...è una pendio sfidante, il più difficile nello slalom. Soelden è la più spaventosa, ma Schladming ha una grande atmosfera con la gara in notturna.
(domenica 30 settembre 2018)