L'oro di Sofia Goggia: l'analisi
Torniamo a parlare della discesa libera femminile di martedì scorso, una delle gare più emozionanti e interessanti di questi Giochi, perchè la libera è la disciplina regina, ma - inutile nasconderlo - anche per le grandi emozioni che ci ha regalato l'oro di Sofia Goggia.
Era anche una delle gara più attese per le enormi aspettative su Lindsey Vonn, che voleva chiudere con una medaglia - possibilmente d'oro - la sua carriera olimpica, dopo un quadriennio pieno di record e vittorie ma anche infortuni gravi, e dopo aver dovuto rinunciare ai Giochi di Sochi nel 2014.
Dopo la doppietta di un anno fa nel test preolimpico e la leadership in Coppa del Mondo anche Sofia era tra le favorite e le due, deluse dal superg, avevano una enorme voglia di riscatto.
L'analisi dei tempi e degli intermedi sulla "Jeongseon Downhill", spezza la gara in due: in fase di spinta, i primi 5 secondi, Sofia parte piano con il 19/o tempo, che diventa il 10/o parziale dopo 14 secondi, e il 4/o dopo 30".
Il suo tempo totale è 1:39.22, ovvero 99.22 secondi (solo le prime 4 riusciranno a rimanere sotto i 100 secondi), e dunque ad un terzo di gara Sofia è quarta, Mowinckel terza, Vonn addirittura settima, e davanti a tutte c'è Tina Weirather, con 32 centesimi (non pochi) sull'azzurra.
Ma è esattamente nel tratto centrale - il secondo terzo di gara - dove ci si gioca il successo: nei 31 secondi tra il terzo e il quarto intermedio Sofia accende il turbo e fa il miglior tempo, recuperando 43 centesimi all'atleta del Liechenstein e portandosi davanti a tutte, fino al traguardo.
Anche Bode Miller, nel tecnologico "Cube" di Eurosport ha analizzato la gara: secondo il campionissimo USA la chiave della vittoria è stata intorno al 40" quando Sofia ha trovato una linea molto più interna, e in quel momento lei e Mowinckel erano praticamente affiancate, ma la linea interna ha permesso a Sofia di portare velocità per il tratto finale fino al traguardo.
Anche il New York Times è tornato sulla gara della disciplina regina, mettendo in parallelo su tre diversi grafici la prova di Sofia, Ragnhild e Lindsey.
Il primo grafico mostra chiaramente che dal 20" al 55" circa è Tina Weirather a condurre i giochi, per poi passare la leadership a Sofia, che da quel momento in poi è stata davanti a tutte.
Bellissima la terza immagine, che riproponiamo qui sotto, dove si vede la posizione di Vonn (+0.47) e Mowinckel (solo 9 centesimi) nel momento in cui Sofia taglia il traguardo: a quella velocità la norvegese è staccata di 2 metri e mezzo, poco più di uno sci, mentre l'americana è 13 metri più indietro.
Less than half a second is all it takes: better landings and tighter turns around the gates helped Italian Sofia Goggia beat American Lindsey Vonn to downhill gold.https://t.co/DemaYQiHr5 pic.twitter.com/51cDYwV7vN
— NYT Graphics (@nytgraphics) 21 febbraio 2018
(lunedì 26 febbraio 2018)