Fenninger regina, Brignone seconda!!
Non poteva essere che la pista di Lienz ad interrompere il digiuni di podi dell'Italsci in gonnella: nel gigante tirolese Federica Brignone sale sul secondo gradino, preceduta solamente da una scintillante Anna Fenninger e seguita dalla fracesina Tessa Worley. Un podio di giovani (classi 89, 90 e 89 in rigoroso ordine di piazzamento) ma soprattutto un podio di grande talento che esalta l'esile fisico della graziosa Fenninger, la sensibilità degli sci e la capacità di inseguire la velocità ovunque di Fede Brignone e la grinta della Worley che dopo una prima manche non alla sua altezza ha anche accarezzato il sogno di vittoria.
Ma contro una Fenninger così non c'era nulla da fare: sta crescendo, la salisburghese. Stagione dopo stagione, settimana dopo settimana: lei ne è consapevole, sa di essere prossima a rivivere quelle sensazioni che ha vissuto qualche anno fa, quando dominava in lungo e in largo nel circuito continentale. Nel frattempo ha maturato la giusta pazienza e soprattutto è maturata, tanto da essere ormai una presenza costante ai vertici della classifica, anche in gigante: sesta a Solden, quarta ad Aspen, imprendibile oggi. Se non è una crescita questa...
E così la ventiduenne biancorossa può già vantare podi in tre discipline, mantenendo fedelmente le promesse ed il percorso verso il ruolo di possibile donna del futuro dello sci. Il carisma non le manca, i modi sono quelli della "fidanzatina d'Austria", il talento, bè... i risultati parlano.
Due decimi alle sue spalle ecco l'esuberante Fede Brignone che riparte dal secondo posto, proprio come a Garmisch. Quarta a metà gara, la carabiniera ventunenne ha sfoderato una seconda discesa delle sue: linee magari un po' più ampie della concorrenza, qualche arretramento iniziale, ma tanta velocità, quella necessaria per provare a tenere il passo della Fenninger, senza comunque evitare il sorpasso. Ma questo piazzamento vale quanto una vittoria, per Federica che necessitava dopo le delusioni di Solden e Aspen di un risultato che desse fiducia. E a Lienz la fiducia scorre a fiumi: Federica c'è, l'ha confermato a gran voce ed ora può tornare a divertirsi come sa fare lei, già dal superG di Bad Kleinchircheim di inizio 2012.
Terza piazza quindi per mademoiselle Tessa, solo nona nella prima frazione e capace di mordere, aggredire la pista nella seconda discesa per risalire sul podio, anche se l'attenzione italiana è tutta alle sue spalle, all'ottavo incredibile posto di Sabrina Fanchini, debuttante tra le porte larghe e autentica mattatrice di giornata. Non era mai riuscita a trovare spazio in gigante, pur trovandosi a suo agio rispetto ai paletti snodati dello slalom; ora sarà difficile toglierglielo, questo posto. Ottima nella prima discesa (23ima), superba nella seconda per regalarsi la giornata più bella di questi primi 23 anni e ricevere l'abbraccio di un'entusiasta Nadia, ora più che mai vogliosa di tornare nel giro dopo quasi due anni d'assenza, esclusa la parentesi dolorosa di Cortina.
E sorride anche Irene Curtoni, 11ima: una manche brutta, una fantastica con tanto di miglior tempo parziale. Una condotta poco coerente, ma la valtellinese è così, deve ancora maturare la giusta freddezza mentale per tener testa ad entrambe le discese, ma il morale oggi è a mille e domani...
Poco dietro Denise Karbon mette insieme un prezioso 13imo posto nonostante un ginocchio malandato mentre la sofferente Manu Moelgg chiude 25ima in scia ad una Lisa Agerer (24ima) contenta solo dei punti raccolti.
Tornado al vertice, ai piedi del podio trova posto Vikt Rebensburg, al comando dopo la prima, seguita da Lindey Vonn e dalla sorprendete Steffie Koehle.
(mercoledì 28 dicembre 2011)
Ma contro una Fenninger così non c'era nulla da fare: sta crescendo, la salisburghese. Stagione dopo stagione, settimana dopo settimana: lei ne è consapevole, sa di essere prossima a rivivere quelle sensazioni che ha vissuto qualche anno fa, quando dominava in lungo e in largo nel circuito continentale. Nel frattempo ha maturato la giusta pazienza e soprattutto è maturata, tanto da essere ormai una presenza costante ai vertici della classifica, anche in gigante: sesta a Solden, quarta ad Aspen, imprendibile oggi. Se non è una crescita questa...
E così la ventiduenne biancorossa può già vantare podi in tre discipline, mantenendo fedelmente le promesse ed il percorso verso il ruolo di possibile donna del futuro dello sci. Il carisma non le manca, i modi sono quelli della "fidanzatina d'Austria", il talento, bè... i risultati parlano.
Due decimi alle sue spalle ecco l'esuberante Fede Brignone che riparte dal secondo posto, proprio come a Garmisch. Quarta a metà gara, la carabiniera ventunenne ha sfoderato una seconda discesa delle sue: linee magari un po' più ampie della concorrenza, qualche arretramento iniziale, ma tanta velocità, quella necessaria per provare a tenere il passo della Fenninger, senza comunque evitare il sorpasso. Ma questo piazzamento vale quanto una vittoria, per Federica che necessitava dopo le delusioni di Solden e Aspen di un risultato che desse fiducia. E a Lienz la fiducia scorre a fiumi: Federica c'è, l'ha confermato a gran voce ed ora può tornare a divertirsi come sa fare lei, già dal superG di Bad Kleinchircheim di inizio 2012.
Terza piazza quindi per mademoiselle Tessa, solo nona nella prima frazione e capace di mordere, aggredire la pista nella seconda discesa per risalire sul podio, anche se l'attenzione italiana è tutta alle sue spalle, all'ottavo incredibile posto di Sabrina Fanchini, debuttante tra le porte larghe e autentica mattatrice di giornata. Non era mai riuscita a trovare spazio in gigante, pur trovandosi a suo agio rispetto ai paletti snodati dello slalom; ora sarà difficile toglierglielo, questo posto. Ottima nella prima discesa (23ima), superba nella seconda per regalarsi la giornata più bella di questi primi 23 anni e ricevere l'abbraccio di un'entusiasta Nadia, ora più che mai vogliosa di tornare nel giro dopo quasi due anni d'assenza, esclusa la parentesi dolorosa di Cortina.
E sorride anche Irene Curtoni, 11ima: una manche brutta, una fantastica con tanto di miglior tempo parziale. Una condotta poco coerente, ma la valtellinese è così, deve ancora maturare la giusta freddezza mentale per tener testa ad entrambe le discese, ma il morale oggi è a mille e domani...
Poco dietro Denise Karbon mette insieme un prezioso 13imo posto nonostante un ginocchio malandato mentre la sofferente Manu Moelgg chiude 25ima in scia ad una Lisa Agerer (24ima) contenta solo dei punti raccolti.
Tornado al vertice, ai piedi del podio trova posto Vikt Rebensburg, al comando dopo la prima, seguita da Lindey Vonn e dalla sorprendete Steffie Koehle.
(mercoledì 28 dicembre 2011)