Omar Longhi chiude la carriera
Soltanto lunedì scorso Omar Longhi aveva scritto sul suo profilo facebook: "SETTIMANA DI: 6 NAZIONI + CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI = ULTIME GARE". Ecco l'annuncio che purtroppo mette fine alla carriera agonistica del simpatico finanziere cresciuto al Passo del Tonale. Ed Omar ha chiuso alla grande, con un 7/o posto al "6 Nazioni" (gara riservata ai Corpi di Polizia Doganale delle 6 nazioni dell'arco alpino) e con il 9/o tempo ieri agli Assoluti, sempre in gigante, tornato da circa due mesi sugli sci dopo l'infortunio di metà dicembre. Già, gli infortuni: non si può certo dire che Omar sia stato fortunato, e ogni volta che stava per fare il salto di qualità è stato fermato da un infortunio. Come nel 2006: è la prima stagione di Coppa Europa dove si mantiene vicino ai migliori 10, chiude con il 14/o posto della specialità, con un 9/o posto a La Molina. Poi, proprio durante gli Assoluti di Santa Caterina si rompe i legamenti crociati e il menisco. Si opera, combatte, ritorna, e subito alle prime gare di Levi conquista un 8/o e un 6/o posto, dopo solo un paio di mesi di allenamento fuori squadra; e due settimane più tardi conquista il primo podio sulle nevi ladine di S.Vigilio. E' un momento magico per Omar: il DT azzurro Roda lo seleziona per l'esordio in Coppa del Mondo, sull'impegnativa Gran Risa dell'Alta Badia. E Omar non tradisce le aspettative e con il pettorale 53 si qualifica per la seconda prova, scivola nella seconda arrivando con il tempo più alto ma conquista comunque i primi due punticini di Coppa. Quattro giorni più tardi il suo secondo pettorale, a Hinterstoder, e anche qui va a punti, 20/o: sarà il miglior risultato della carriera in Coppa. Omar sta bene e i coach azzurri lo sanno e lo convocano anche per Adelboden, il tempio del gigante, dove il 6 gennaio è in programma la "classica" di Coppa. Ma non c'è pace per l'atleta di Vermiglio: un'ernia gli impedisce di essere al cancelletto e lo costringere a chiudere anzitempo la stagione. Il suo soprannome, "guerriero", è guadagnato sul campo: Omar non si arrende e a maggio torna sugli sci, sul "suo" ghiacciaio. Dopo la preparazione estiva arriva l'autunno, le gare, e quel discorso bruscamente interrotto con la Cdm: Longhi vince le selezioni interne per Soelden. In gara non riesce a qualificarsi per la seconda, così come in Alta Badia; riparte allora dalla Coppa Europa dove conquista qualche discreto piazzamento senza acuti. E arriviamo alla stagione 2008/2009: grazie ad un buon risultato a S.Vigilio, 7/o, come due anni prima è convocato per la Badia, dove non va a punti. La stagione vede più bassi che alti, almeno fino a Soldeu, ad Andorra, dove Longhi torna sul secondo gradino del podio, conquistando un pettorale per il gigante di coppa del Sestriere prima di farsi male ad un polso, per fortuna a stagione praticamente finita. Dopo l'ennesima estate passata ad allenarsi con le fiamme gialle Omar comincia con due piazzamenti a Levi la stagione di Coppa Europa, per poi conquistare ai primi di dicembre la prima e tanto sospirata vittoria nel circuito continentale. Ancora una volta fa bene a S.Vigilio, quanto basta per essere convocato per Badia e Kranjska, ma ottenendo solo un punto in 3 gare. In Coppa Europa invece sale ancora sul podio a Meribel, terzo, e chiude al 7/o posto la classifica di specialità. E arriviamo quindi alla stagione appena conclusa: nonostante sia tra i primi 100 della lista FIS per il gigante Omar non viene chiamato a riempire il contingente azzurro per Soelden, con qualche polemica. A San Vigilio, da sempre pista "amica", è 12/o e viene convocato per la gara di Cdm in Badia, un copione già visto in passato, sarebbe stato l'11esimo pettorale nel massimo circuito. Ma pochi giorni prima cade in allenamento e deve tornare sotto i ferri. Stagione, e carriera, finite. Il 2 aprile ci sarà una grande festa per Omar...dove? Al Passo, ovviamente!
(domenica 27 marzo 2011)
(domenica 27 marzo 2011)