Michael Walchhofer saluta il Circo Bianco
Per 10 anni consecutivi è stato tra i 10 migliori discesisti del mondo. Con un pizzico di amarezza per la mancata conquista della coppetta di discesa e per non aver potuto lottare per quella di superg si è conclusa a Lenzerheide la carriera di Michael Walchhofer, uno dei più grandi specialisti del Wunderteam. In suo onore sabato prossimo si terrà una grande festa nella natia Altenmarkt-Zauchsee, con parte dei proventi devoluti ai terremotati giapponesi.
Michael verrà certamente ricordato per le sue grandi vittorie nella disciplina regina dello sci alpino, ma in realtà i suoi primi passi in Coppa del Mondo sono stati tra i pali stretti dello slalom! E non per poco! Già nella stagione 96/97, a 21 anni, si mette in luce in Coppa Europa con la prima vittoria in discesa e in quella successiva riesce, nell'arco di una settimana, a salire sul podio sia in discesa che in slalom.
E continua a macinare risultati fino a vincere la Coppa Europa 1999, ormai è pronto per saltare nel circuito maggiore, dove i tecnici lo lanciano come slalomista. Esordisce a Kranjska Gora nel gennaio 1999 centrando subito uno splendido 9/o posto e per i successivi due anni gareggia solo in slalom, conquistando qualche discreto piazzamento. Ma proprio nel tempio della velocità, a Kitzbuhel, fa il suo esordio nella disciplina più veloce ed è splendido 9/o sulla Streif, e poi il giorno successivo solo il grande Lasse Kjus fa meglio di lui in combinata. A Kitz scriverà pagine di grande sci, conquistando punti in tutte le discipline (tranne in gigante, dove si è corso solo nel 1970), compresa la vittoria sulla Streif nel 2006 e la conquista del Trofeo Hahnenkamm nel 2003. Così nel giro di poco più di una stagione da discreto slalomista si trasforma in grande discesista, ricordandosi del suo passato tra i pali stretti in occasione delle combinate, in cui può vantare due vittorie. A queste si aggiungono 3 centri in superg e 14 in discesa per un totale di 19 vittorie in Cdm, un bottino da grande campione, impreziosito da altri 30 podi su 240 gare, un argento olimpico a Torino 2006, un oro Mondiale a St.Moritz 2003, argento e bronzo in superg e discesa a Bormio 2005. Numeri che danno la dimensione della carriera di Walchho, che anche in quest'ultima stagione, 35enne, ha tentato fino all'ultimo di chiudere in bellezza vincendo l'ennesimo trofeo, quella coppetta di specialità che per 12 punti è andata ad un altro grande interprete della velocità, Didier Cuche. Michael ha saputo resistere alle tante pressioni e alla concorrenza presente nel Wunderteam, la sua ottima tecnica unita ad una incredibile scorrevolezza gli han permesso di rimanere per 10 anni al vertice della disciplina, avendo della sua la fortuna di non aver mai subito infortuni gravi. Con il suo addio e quello, molto probabile, di Jaerbyn, Cuche rimarrà il più anziano sciatore del circuito, seguito a ruota da Urs Imboden e Truls Ove Karlsen, coetanei di Michael.
(giovedì 24 marzo 2011)
E continua a macinare risultati fino a vincere la Coppa Europa 1999, ormai è pronto per saltare nel circuito maggiore, dove i tecnici lo lanciano come slalomista. Esordisce a Kranjska Gora nel gennaio 1999 centrando subito uno splendido 9/o posto e per i successivi due anni gareggia solo in slalom, conquistando qualche discreto piazzamento. Ma proprio nel tempio della velocità, a Kitzbuhel, fa il suo esordio nella disciplina più veloce ed è splendido 9/o sulla Streif, e poi il giorno successivo solo il grande Lasse Kjus fa meglio di lui in combinata. A Kitz scriverà pagine di grande sci, conquistando punti in tutte le discipline (tranne in gigante, dove si è corso solo nel 1970), compresa la vittoria sulla Streif nel 2006 e la conquista del Trofeo Hahnenkamm nel 2003. Così nel giro di poco più di una stagione da discreto slalomista si trasforma in grande discesista, ricordandosi del suo passato tra i pali stretti in occasione delle combinate, in cui può vantare due vittorie. A queste si aggiungono 3 centri in superg e 14 in discesa per un totale di 19 vittorie in Cdm, un bottino da grande campione, impreziosito da altri 30 podi su 240 gare, un argento olimpico a Torino 2006, un oro Mondiale a St.Moritz 2003, argento e bronzo in superg e discesa a Bormio 2005. Numeri che danno la dimensione della carriera di Walchho, che anche in quest'ultima stagione, 35enne, ha tentato fino all'ultimo di chiudere in bellezza vincendo l'ennesimo trofeo, quella coppetta di specialità che per 12 punti è andata ad un altro grande interprete della velocità, Didier Cuche. Michael ha saputo resistere alle tante pressioni e alla concorrenza presente nel Wunderteam, la sua ottima tecnica unita ad una incredibile scorrevolezza gli han permesso di rimanere per 10 anni al vertice della disciplina, avendo della sua la fortuna di non aver mai subito infortuni gravi. Con il suo addio e quello, molto probabile, di Jaerbyn, Cuche rimarrà il più anziano sciatore del circuito, seguito a ruota da Urs Imboden e Truls Ove Karlsen, coetanei di Michael.
(giovedì 24 marzo 2011)