Palander guida i grandi ritorni di Coppa
"A volte ritornano" è la prima antologia di racconti di Stephen King, il grande scrittore americano del horror e del fantastico. E sono storie degne di essere raccontate quelle di alcuni atleti che saranno al cancelletto sabato e domenica a Soelden. In primis quella di Kalle Palander: abbiamo seguito puntualmente la sua storia, a partire da quell'ultima gara a Schladming nel febbraio 2008, ben 33 mesi fa. Un lunghissimo periodo, fatto di qualche buona notizia e tante, tante difficoltà. Già nell'aprile 2009 Kalle dichiarava "a Soelden voglio esserci" e il suo ritorno pochi giorni più tardi in una gara FIS di fine stagione in Lapponia sembrava confermarlo. Poi di nuovo problemi a settembre, il ritorno continuamente posticipato, l'ombra del ritiro paventata a novembre, il volto del simpatico campione nordico ormai privo del consueto sorriso. Sono passati lunghi mesi e ancora a maggio di quest'anno i dubbi erano più delle certezze. Si è arrivati così a metà giugno: Kalle decide di partecipare alla
preparazione estiva coi compagni, di mettersi alla prova. Siamo ai primi di agosto, sul ghiacciaio di Zermatt: sono giorni decisivi, il dolore per l'infortunio (microfrattura alla tibia destra) è quasi del tutto sparito, le sensazioni sono positive, inizia un nuova fase, fatta di recupero fisico e tecnico. Ora è deciso, sarà al cancelletto di Soelden: "ho chiesto a Sami Uotila di venire con me a Zermatt ad inizio agosto, volevo un parere sincero. I primissimi giorni non mi sentivo bene dopo 10 mesi di stop. Sami insisteva. Piano piano mi sono sentito meglio, ho fatto i primi pali, prendendo diversi secondi dai compagni. Ma nel secondo stage i miei tempi sono migliorati sensibilmente e allora mi son detto: posso tornare! Ho fatto circa 25 giorni di sci in buone condizioni. Ho provato mille soluzioni per il mio problema, ho parlato con non so quanti medici e provato tutte le cure. Per sciare non puoi avere problemi ad una gamba, è troppo importante! Certo il muscolo di una gamba è ancora più piccolo e meno sviluppato dell'altro, ma spero di recuperare presto. Sono pronto a gareggiare, mi sento a posto. Ancora non so che sensazioni proverò al cancelletto, non andrò timoroso, di sicuro! Farò tutto un passo alla volta, ma non per questo mi pongo dei limiti, insomma voglio fare bene: voglio chiudere la stagione tra i migliori 10 in gigante e i migliori 20 in slalom. Lo stimolo più grande per tornare è stata la fame di vittoria e di risultati, l'adrenalina che provi quando tagli il traguardo e vinci."
Con lui tornerà in gara il connazionale Markus Sandell che un anno fa si infortunò in allenamento perdendo il rene e la milza. Torneranno anche i francesi Grange e Fanara, vittime della trasferta nordamericana a dicembre, che lentamente hanno recuperato dalla rottura dei crociati.
In campo femminile ci saranno Lara Gut e Niki Hosp. Abbiamo seguito la giovane campionessa elvetica in tutte le fasi del suo recupero negli ultimi 12 mesi, dal triste momento dell'annuncio della caduta, alla diagnosi (lussazione posteriore dell'anca destra), alle prime ipotesi di rientro, alla fisioterapia, alla rinuncia alle Olimpiadi, al ritorno sugli sci. Ora Lara è pronta, si è ben allenata, e ha tanta voglia di tornare a mostrare il suo immenso talento.
Impossibile dimenticare poi l'elicottero che un anno fa portava via Niki Hosp: pochi secondi di gara e una stagione persa per la campionessa austriaca 11 volte vittoriosa in Coppa.
E non dimentichiamo Dani Albrecht e Nadia Fanchini che, se tutto procede come previsto, rivedremo in pista tra poco più di un mese per le gare veloci nordamericane.
Tutti, c'è da starne certi, sognano un ritorno da fiaba, magari sul podio, con le bandiere sventolanti e la folla in tripudio nella splendida cornice del Rettenbach...certo, non è facile, ma sognare è lecito...
(martedì 19 ottobre 2010)
Con lui tornerà in gara il connazionale Markus Sandell che un anno fa si infortunò in allenamento perdendo il rene e la milza. Torneranno anche i francesi Grange e Fanara, vittime della trasferta nordamericana a dicembre, che lentamente hanno recuperato dalla rottura dei crociati.
In campo femminile ci saranno Lara Gut e Niki Hosp. Abbiamo seguito la giovane campionessa elvetica in tutte le fasi del suo recupero negli ultimi 12 mesi, dal triste momento dell'annuncio della caduta, alla diagnosi (lussazione posteriore dell'anca destra), alle prime ipotesi di rientro, alla fisioterapia, alla rinuncia alle Olimpiadi, al ritorno sugli sci. Ora Lara è pronta, si è ben allenata, e ha tanta voglia di tornare a mostrare il suo immenso talento.
Impossibile dimenticare poi l'elicottero che un anno fa portava via Niki Hosp: pochi secondi di gara e una stagione persa per la campionessa austriaca 11 volte vittoriosa in Coppa.
E non dimentichiamo Dani Albrecht e Nadia Fanchini che, se tutto procede come previsto, rivedremo in pista tra poco più di un mese per le gare veloci nordamericane.
Tutti, c'è da starne certi, sognano un ritorno da fiaba, magari sul podio, con le bandiere sventolanti e la folla in tripudio nella splendida cornice del Rettenbach...certo, non è facile, ma sognare è lecito...
(martedì 19 ottobre 2010)